Recensione: La donna mascherata di Tori Phillips

Chi si nasconde dietro la maschera di colombina che copre il volto della misteriosa Bianca Leonardo? Una strega, come è considerata da molti nella superstiziosa Repubblica della Serenissima, oppure la dolce e pura fanciulla di cui si era innamorato l’intrigante Francis Bardolph? Seguendo l’istinto, Francis organizza l’evasione della giovane dai Piombi, portandola in salvo in Inghilterra. Pur ricambiando l’amore del cavaliere, tuttavia, Bianca rifiuta di sposarlo. Perché anche lui nasconde un segreto che minaccia la loro felicità.

La Tori è ormai sinonimo di garanzia, la sua scrittura ti cattura e ti invita a leggere pagina dopo pagina fin quando non arrivi alla fine e dici “già finito?” 

Anche questo romanzo non è da meno.

Cosa succede se una cortigiana veneziana, Cosma di Luna, vuole accaparrarsi uno dei Cavendish, Francis, che l’ha usata solo per carpire informazioni per salvaguardare la propria nazione? 

Soprattutto se il suddetto uomo la vuole scaricare perché si è invaghito di una innocente e dolce colombina, Bianca di Leonardo, con le mani da fata? 

Beh ve lo dico io un gran macello! Perché le cortigiane, quando si ficcano in testa qualcosa, sono disposte a tutto pur di ottenerlo! E poi non può lasciarsi sfuggire un Conte a causa di una piccola e insignificante guaritrice che porta su di sé il simbolo del diavolo!  

Francis da uomo furbo e navigato com’è riesce a tener testa a Cosma fin quando lei non fa una mossa inaspettata, nella convinzione di averlo indietro, ma invece lo porterà a rischiare la vita per salvare quella di Bianca; per fortuna potrà contare sull’aiuto di Jobe, una nostra vecchia conoscenza, che veramente sembra l’angelo custode dei Cavendish! 

In tutto questo trambusto, il nostro protagonista deve far capire a Bianca che la ama e la corteggia come meglio può e cercare di farle cadere, letteralmente, la maschera che lei indossa sempre perché, a suo dire, è sfigurata e non vuole turbare nessuno. Impresa non facile perché purtroppo la giovane ragazza, pur abitando a Venezia, non ha mai vissuto la gioia e il divertimento che la città offre, soffocata dalle tante paure e preoccupazioni che, complice il particolare periodo storico, gli hanno inculcato i genitori, la società e la chiesa a causa di ciò che porta sotto la maschera. 

Riuscirà Francis a sfuggire definitivamente dalle grinfie di Cosma, a salvare Bianca, a farla aprire al mondo che la circonda per vivere la vita a testa alta senza maschera oppure quest’ultima morirà provandoci?

Un romanzo carico di sentimento che fa capire quanto l’Italia e la maggior parte del mondo, in quel periodo, avevano paura di ciò che non conoscevano, non comprendevano o per meglio dire di tutto quello che usciva fuori dei cari canoni prefissati triti e ritriti, in una vera e propria caccia alle streghe e ai diavoli. 

Ma per fortuna c’erano uomini capaci di andare al di là delle apparenze e guardare più in profondità. 

Romanzo scritto in terza persona carico di sentimento, che tocca una tematica particolare che è quella della Santa Inquisizione e della caccia alle streghe. Ho adorato entrambi i protagonisti, Bianca per quella sua gentilezza e delicatezza senza tempo che la sua triste vita, per fortuna, non è riuscita a scalfire e Francis in quanto uomo che vede e percepisce le cose come solo i Cavendish sanno fare anche se alcune volte gli servirebbe una tirata d’orecchi! 

Se avete letto gli altri romanzi non vi potete di certo farvi sfuggire questo! Buona lettura!