Recensione: “La figlia del peccato” di Marianna Vidal
Titolo: La figlia del peccato
Autrice: MARIANNA VIDAL
Editore: SELF (VIDAL ROMANCE)
Genere: storico
Formato: ebook e cartaceo
Data pubblicazione: 06/01/2020
1957
Margherita è per tutti la figlia del peccato.
Concepita fuori dal vincolo matrimoniale, è nata in carcere e a vent’anni, nonostante la straordinaria bellezza, sa che non potrà mai sposarsi, perché l’amore è un lusso che non si può permettere.
Vittorio Ranieri di Montebello paga sempre i suoi debiti. Lo sa bene Alberto Coletti che, dopo averlo messo a capo della sua azienda, spera ora di assicurare il titolo di marchesa a sua figlia. Un vincolo legato all’eredità rischia però di mandare a monte i suoi piani, perché l’integerrimo genero insieme al titolo di marchese ha ereditato Margherita Di Meglio, la figlia ventenne di un’assassina.
Vittorio e Margherita dovranno lottare con le unghie e con i denti per il loro amore, sfidando il carcere e le regole bigotte di una società che cambia rapidamente, ma non al passo dei loro desideri.
Care Fenici, vi racconto con piacere il mio recente incontro con un’autrice talentuosa e appassionata che ha saputo creare una storia d’amore bellissima, con protagonisti affascinanti e di carattere, e una magica ambientazione anni Cinquanta con vicende assolutamente credibili.
Margherita è la protagonista principale del romanzo: una giovane donna orgogliosa e forte che cerca sempre di reagire ai colpi della vita ed è capace di sentimenti potenti e appassionati.
Oggi ci apparirebbe impensabile che la figlia di una donna arrestata per omicidio possa subire l’onta di non avere un padre e sia perciò perennemente a rischio di pubblica gogna, solo perché non ha un uomo che possa proteggerla, e sia trattata da tutti come uno scarto, eppure questa realtà era presente nella società di quegli anni del primo dopoguerra.
Figuriamoci se, a questo precario equilibrio, aggiungiamo l’attrazione senza speranza per il giovane nipote del Marchese Ranieri di Montebello, che l’aveva presa sotto la sua ala protettrice cercando di preservarla dalla sfortuna di essere orfana.
Così inizia la fortuna di questa giovane donna orgogliosa e passionale come la terra di Ischia nella quale è nata, ma anche l’inarrestabile amore con il giovane Vittorio, nonostante questi sia sposato con Angela. Si tratta di un sentimento al quale nessuno dei due potrà sfuggire e che li trascinerà verso molto dolore, ma anche verso un finale felice e a un destino insieme.
Il romanzo racconta la lotta dei due giovani per restare uniti nonostante i numerosi impedimenti e i tranelli che personaggi senza scrupoli cercheranno di tendere davanti a loro.
Bellissima la figura di Don Luca, il fratello sacerdote di Vittorio, che lotta contro la fatale attrazione per Alessia, l’amica Milanese di Margherita – mi sarebbe piaciuto approfondirne la storia – così come quella di Valentina, la stilista che prende Margherita sotto la sua ala, con la sua attrazione per il barista Fabio.
Leggerò sicuramente altri romanzi di questa autrice, padrona di uno stile scorrevole e leggero che sa raccontare l’amore meravigliosamente…
P.S. Le scene erotiche sono fantastiche….