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Recensione: “La lady volitiva” di Stephanie Laurens

Buongiorno Fenici, oggi Lucia ci parla di “La lady volitiva” di Stephanie Laurens 

Inghilterra, 1823.
Neville Roscoe, famoso ed enigmatico proprietario di case da gioco, vive ai margini della società e segue solo il proprio codice d’onore, finché la vera scommessa non diventa ottenere una donna che non può avere. Miranda Clifford è una lady che incarna nell’aspetto e nei fatti la rispettabilità, fino a quando non viene tentata da una passione che non riesce a negare, né tantomeno a contenere, per Roscoe. Uniti nell’intrigante vicenda che dovranno affrontare insieme, scoprono un amore impossibile da ignorare e un desiderio difficile da tenere a bada. Ma Neville ha ancora dei segreti chiusi nel cuore e la determinazione della bella Miranda è l’unica possibilità per entrambi di dare la giusta direzione al loro futuro.

Lionel Jeffers era un gentiluomo del Cheshire, molto più vecchio di lei, ma ai suoi ingenui occhi di ventenne questo rendeva le sue attenzioni ancora più speciali. Per un breve periodo Miranda aveva sperato di trovare il tipo di felicità a cui avevano aspirato la madre e la sorella, fino a quando una pietosa signora le aveva rivelato la verità. Jeffers non era interessato a lei, ma alla sua fortuna. Quando, umiliata e sconvolta, lo aveva riferito alle zie, loro non avevano reagito come sperava. Era venuto fuori che conoscevano il vero motivo del suo interesse per lei e sapevano della costosa amante che manteneva da anni. Miranda rabbrividiva ancora al ricordo dei litigi e delle recriminazioni seguiti al suo rifiuto di sposare Jeffers.

È stato durante la lettura del libro Missione per due che mi sono imbattuta nuovamente in Neville, (lo avevamo già incontrato nella serie Black Cobra) e ho scoperto qualcosa di più su di lui, rimanendone molto colpita. Neville Roscoe ha decine di case da gioco sparse per Londra ed è uno degli uomini più ricchi dell’Inghilterra, ma, pur essendo conosciutissimo, è riuscito a mantenere il suo più grande segreto. Il demone del gioco è da sempre nella sua famiglia e più volte questo li ha portati alla rovina, però, al contrario di molti suoi antenati, Neville vince. E in questo modo ha garantito alle persone che dipendono da lui una vita agiata.

Oltre a essere un uomo di successo è anche molto generoso. Con alcuni gentiluomini ricchi e titolati ha fondato una società che costruisce scuole, istituti per indigenti, e ospedali, ed è grazie a una delle loro riunioni che fa la conoscenza di Miranda. La giovane donna, preoccupata per il fratello, una sera lo segue fino alla grande villa che Neville si è costruito nel quartiere residenziale, dove vive anche lei con le zie. Tutti conoscono la fama dell’inquilino più noto della zona, e Miranda teme che il fratello sia caduto vittima delle carte e dei dadi. Decisa a salvarlo, entra anche lei, pur non essendo stata invitata, e subito si imbatte nel padrone di casa che, per rassicurarla, le permette di assistere, non vista, a una riunione di filantropi. Dopo che Neville la riaccompagna a casa, Miranda sa che deve dimenticarlo, perché Roscoe è proprio il genere d’uomo da cui le sue zie la mettono in guardia da tutta la vita: il tipo che ha condotto sua madre alla rovina sociale. Per quanto sia affascinante, lei deve rimanergli lontano, decidendo chi accettare tra i suoi noiosi corteggiatori, così come le zie la esortano a fare da tempo. Ma quando il fratello scompare, e le zie non intendono denunciare il fatto per paura dello scandalo, a Miranda rimane solo un uomo a cui chiedere aiuto. E intraprende così un’avventura che le farà capire che essere liberi può essere più appagante di essere accettate nel ton.

Chi ha letto Missione per due è già a conoscenza dei trascorsi del protagonista, un uomo che ha compiuto un grande sacrificio, stravolgendo tutta la sua vita per aiutare le persone che ama. Nonostante l’ambiente in cui opera, Neville è un uomo di grande onore, assume donne nei suoi club in posti di responsabilità, e le protegge con un sistema di guardie del corpo. Nessuno molesta le sue dipendenti e nessuna di esse è costretta a prostituirsi: chiunque tenti di far loro del male viene allontanato e bandito da ogni suo club, senza distinzione di titolo e di ricchezza. Si preoccupa inoltre che ogni suo dipendente abbia uno stipendio adeguato a sostentare le famiglie, e nei suoi club il gioco è sempre pulito. È un uomo pieno di qualità, ricchissimo e con amici potenti, però svuota i forzieri di molte nobili casate, e per questo è tenuto al margine della società.

Ora che molti dei doveri che riempivano la sua vita non ci sono più, si rende conto di cominciare a sentirsi solo, e quando incontra Miranda rimane affascinato da lei. Nel desiderio della donna di proteggere il fratello, nonostante questi sia ormai un uomo fatto, rivede un po’ se stesso. Ma sa anche che lei aspira a una vita decorosa e priva di scandali, e lui, pur con la sua grande ricchezza, non sarà mai in grado di darle niente di simile. Eppure, è immediatamente pronto ad aiutarla, con tutti i mezzi a sua disposizione, non appena chiede il suo aiuto. E, nonostante intenda farlo senza mettere in pericolo la sua reputazione, si deve arrendere al fatto che Miranda non lascerà che lui vada alla ricerca del giovane senza di lei. La forzata vicinanza del viaggio non fa che acuire l’attrazione che sentono l’uno per l’altra.

Ma mentre lui intende resistere a ogni costo, Miranda, al contrario, non intende perdere la possibilità di assaporare per un momento la libertà e quella passione che ha sempre attirato le donne della sua famiglia. Il loro tempo insieme ha una scadenza, eppure, man mano che conosce tutti i retroscena della sua vita e i suoi segreti, Miranda si rende conto che non troverà mai un altro uomo come lui, ed è fermamente intenzionata a combattere per la loro relazione. Ma Neville è convinto che lei meriti di più.

Come sempre la Laurens riesce a regalarmi ore molto piacevoli in compagnia dei suoi personaggi: Neville è un protagonista maschile difficile da dimenticare. Un uomo che ha dovuto fare una scelta e che da quel momento ha continuato a sacrificarsi. Ama Miranda, ma pensa che lei meriti un uomo che la possa portare in società, che le dia un titolo e una famiglia, e intende fare in modo che lo abbia. Peccato, però, che le donne dell’autrice raramente si comportino in modo prevedibile, sono dame che non si arrendono, che sanno perfettamente quello che vogliono e come ottenerlo. Miranda non fa certo eccezione, visto che semplicemente lo metterà davanti al fatto compiuto, e tanti saluti al decoro.

È un libro piacevole, anche se la trama non presenta particolare originalità, vi troverete infatti, come molte altre volte, qualcuno che intende con ogni mezzo di impossessarsi di una fortuna, ma vi sono anche inseguimenti, intrighi, segreti e belle scene passionali. Il tutto è molto ben confezionato e tutto sommato si rivela una lettura più che piacevole, anche se qualche piccolo dubbio permane nella mia mente. Un esempio: per diventare Roscoe, il giovane è stato via molti anni dall’Inghilterra, e una volta tornato ha assunto la sua nuova identità, ma nonostante il cambiamento operato dal tempo, come è mai possibile che nessuno delle sue vecchie conoscenze lo riconosca? Nonostante il ton si regga in gran parte sull’ipocrisia, e sul non vedere le cose che possono dare fastidio, sembra davvero difficile crederlo, ma come sempre questa è una mia considerazione personale.

Amo molto quest’autrice bravissima e mi sono goduta la storia raccontata, ma sicuramente non posso dire che è uno dei suoi libri migliori, resta però da vedere come abbia influito il taglio di pagine, non indifferente, fatto. Amazon infatti mi dà l’ebook in lingua originale lungo settecento tre pagine e il libro cartaceo di cinquecento. Allora come si spiega che nell’edizione I grandi Romanzi Storici Seduction le pagine effettive siano poco più di trecento?

 

 

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