Recensione: La mia belva aliena di Stasia Black

Solo perché le due migliori amiche di Giselle si sono innamorate di ibridi alieni e ora vivono felici e contente nelle strutture personali del Re, non significa che Giselle si senta esclusa…

Certo, loro hanno i loro adorabili bambini semi-alieni alati e sono felici come non lo sono mai state, ma Giselle ha un lavoro di alto livello e un calendario pieno di attività di beneficenza ed è… felice. Sul serio. Lo dicono le affermazioni positive che legge a sé stessa ogni mattina.

Così, quando un alieno nemico la rapisce e vola via trascinandola nel bel mezzo del nulla, Giselle decide di combattere con tutte le sue forze per tornare alla sua vita normale.

Soprattutto se si tiene conto che Thraxahenashuash, il Primo dei Figli di Suo Padre, è deciso a metterla incinta per avere un erede che soddisfi il suo tornaconto politico. La sua formosa compagna umana sarà costretta a mettersi in riga, che lo voglia o no. La seduzione è un’arte a lui sconosciuta, ma l’ambizione spietata? Quella gli è molto familiare.

Più a lungo i due restano rinchiusi insieme, però, più ognuno sarà messo a dura prova dall’altro, costringendoli a fare i conti con passioni incontrollabili.

Nel frattempo, c’è quella piccola questione che riguarda il destino del pianeta.

Bentornate, Fenici!

Con il terzo libro sugli alieni Draci si conclude questa breve trilogia. I protagonisti sono Primo, il legittimo re di Draci e fratellastro di Shax, e Giselle, amica di Juliet e Ana.

Giselle viene rapita da questo pazzo alieno che vuole una sola cosa: impiantare il proprio seme nel suo ventre così da avere una propria discendenza e riottenere il potere su tutti i Draci ma, ovviamente, lei resiste.

Ho avuto come l’impressione di leggere una specie di La bella e la bestia in versione fast e aliena. Mi spiego meglio. Primo non ha avuto la transazione completa da forma aliena a forma umana e quindi risulta a metà, come se avesse una mezza maschera sul viso, tipo Fantasma dell’opera; possiede enormi ali ed è nudo. Si tratta di alieni fighi, alti, imponenti e sì, fanno paura oltre ad avere due cazzi, come ben sappiamo.

Ovvio che la resistenza della nostra protagonista dura da Natale a Santo Stefano e finisce per soccombere.

Ok, penso che cederei pure io, ma se sei portata geneticamente a salvare una razza aliena, che fai, te ne privi? Se poi i suddetti alieni sono bellissimi e farebbero di tutto per te, io non ci penserei due volte!

Sembra che l’autrice scriva prima le scene di sesso e poi aggiunga la trama. Certo è che il doppio pene come elemento di originalità mi lascia un po’ perplessa. Io non mi scandalizzo di niente, lo sapete, ma pensare che questi due cosi escano un po’ come quelli dei gatti e che siano eretti e grossi con due testicoli altrettanto grandi mi turba leggermente…

Non aspettatevi un capolavoro come il precedente, questi sono libri “easy to read”, sesso con trama annessa.