Recensione: La principessa e il giullare – Serie: Westbrook Vol. 3 di A. D. McCammon
Titolo: La principessa e il giullare
Serie: Westbrook Vol. 3
Autore: A. D. McCammon
Genere: Young Adult
Target: 18+
Editore: Triskell Edizioni
Data di pubblicazione: 5 novembre 2022
- Il ribelle
- La cattiva ragazza
- La principessa e il giullare
Cole Masterson è un impostore.
Falso. Fasullo. Bugiardo. È il terribile giullare della Westbrook High, e io sono la principessa viziata.
Gli altri non conoscono il vero Cole, non come lo conosco io. Per anni si è comportato con me come un estraneo, fingendo di essere uno di loro. E io spero disperatamente che torni a vedermi.
Finché non si è trasferito nella stanza in fondo al corridoio. Adesso, non c’è via di fuga dal suo sguardo smeraldo e arrabbiato né da quel sorrisetto perverso e sexy.
Gwendolyn Rhodes fa parte dell’élite ricca.
Privilegiata. Fortunata. Viziata.
Fuori dalla mia portata.
Poco importa ciò che faccio per adattarmi, gli altri mi vedranno sempre come il figlio della domestica. Ho provato a dimenticarla… ad andare avanti con la mia vita.
Ma ho permesso che i suoi giochetti mi ritrascinassero dentro. È andato tutto a monte nell’attimo in cui mi sono avvicinato a lei.
Mi ha sconvolto i pensieri, ma io ho cambiato le regole.
Non aveva intenzione di scommettere il suo cuore.
Mentre io faccio sul serio.
Si tratta di un libro “second chance”: Gwen ha spezzato il cuore di Cole lasciandolo due anni prima, un amore che doveva essere per sempre e reciproco.
Da quando si sono separati lui ha imparato a sfogare parte dei sentimenti di rabbia e frustrazione rivalendosi sui ragazzi che da piccolo lo bullizzavano, ciononostante non riesce a chiudere davvero la storia con Gwen: non ha mai davvero capito i motivi della rottura, e ha deciso farle pagare per il suo rifiuto giocando con lei in modo crudele, ripagandola con la stessa moneta.
Chiudo gli occhi al tocco delle sue dita sul collo, sulla clavicola e sulla spalla. È passato tanto tempo dall’ultima volta in cui l’ho sentito e mi godo il momento. Una volta, lui era mio… il mio tutto. Quando riapro gli occhi, noto che risentimento e malizia sono svaniti dallo sguardo di Cole. Sono stati rimpiazzati da un vortice di desiderio e tristezza. Mi osserva aggrottando le sopracciglia. Si avvicina come se stesse per baciarmi, mozzandomi il fiato, ma le sue labbra schivano le mie e mi si posano invece su una tempia. «Sarà davvero divertente giocare con te»
Gwen non ha mai voluto lasciarlo, lo ama ancora, ma… da subito capiamo che c’è un motivo molto grave per cui ha dovuto fare quello che ha fatto. Tuttavia, poiché l’autrice si impegna moltissimo per rendere la scoperta di questo mistero molto lunga e faticosa, non voglio spoilerare di più. Ci saranno varie ipotesi, alcune più assurde di altre, ma arriveremo a capire che forse la cosa importante non sarà neppure scoprire la verità, ma recuperare una serenità tra i due ragazzi.
«È tutto così… surreale.» Mi sporgo verso di lei, che si allunga per incontrare le mie labbra e ci uniamo in un bacio.
Un bacio tenero e sensuale. Proprio come quelli che ci davamo un tempo. Questa volta non sono la lussuria e l’odio a infiammarmi. Per la prima volta in due anni, lascio che sia il mio amore per lei ad ardere. Se questa è tutta una bugia, se sono destinato a farmi strappare il cuore dal petto una seconda volta, farò in modo che bruci anche lei. Quando interrompo il bacio Gwen sbatte le ciglia, confusa, e mi studia con occhi lucidi. «È tutto vero?»
Il comportamento passato di Gwen e il modo in cui si comporta ora con Cole porta a situazioni all’inizio incomprensibili, ambigue e ci lascia all’inizio straniti, per lo meno finché non iniziamo a unire un po’ di puntini e comprendiamo che dietro c’è di più.
L’attrazione tra loro rimane magnetica, e per quanto nessuno dei due si fidi ancora dell’altro e abbia il dubbio che l’altro lo stia manipolando, giocando con lui, prendendo in giro, è impossibile resistere alla tensione sessuale tra loro.
È su questa, e su una connessione che i due ragazzi provano da quando erano bambini, che devono ricostruire il loro legame, la loro complicità, constatando che quando ami qualcuno non puoi vietare al tuo cuore di cedere nonostante gli errori.
E man mano che riscopriamo la natura e la profondità del loro legame, anche grazie a capitoli relativi al passato, comprendiamo che niente avrebbe mai potuto dividerli se non un gesto d’amore.
«Dimmi cosa vuoi,» chiede. «Voglio te.» La tensione nella mia voce riflette la disperazione che provo. «Vuoi me?» ripete, lasciandosi andare a una risata sospirata che danza sulla mia pelle, inebriandomi. «Temo che tu debba finire la frase. Dove mi vuoi?» Mi accarezza il fianco mentre si dondola dolcemente contro di me, annebbiandomi la mente con tanto desiderio da non riuscire a pensare. «Voglio che tu prenda ciò che è tuo,» aggiungo ansimando e facendo eco alle sue stesse parole per fargli perdere il controllo. «Cazzo,» geme Cole.
Le caratterizzazioni sono deliziose, anche se il Giullare del titolo non c’entra nulla, a mio avviso: Cole è così ferito, triste e arrabbiato da assomigliare molto più a un cattivo ragazzo, un giustiziere capace di atti crudeli, anche se rivolti a fin di bene…
Nel testo è toccato anche, seppur senza approfondimenti troppo profondi, il tema dell’anoressia. Nel complesso, però, per quanto intenso e toccante, si tratta di uno young adult con molto, molto sesso.
«Ti sei sforzata per vomitare?» Un’espressione di panico le distorce i lineamenti e il mio cuore sprofonda davanti alle lacrime che le scorrono lungo le guance. «E se anche fosse?» chiede, prima di singhiozzare e strapparsi dalla mia presa. «Mi stai prendendo in giro?» Gwen sussulta per la furia nel mio tono, faccio un respiro profondo prima di continuare. «Rischi di farti male sul serio.» «Chi se ne frega,» dice singhiozzando, tanto che le trema il mento. «Odio il mio corpo. Sono stufa di essere la ragazza grassa.» «Preferiresti essere la ragazza morta?» sbotto.