Recensione: “La promessa di mezzanotte” di Bronwyn Scott (serie Le mogli fedeli #4)
Buongiorno Fenici, ecco la recensione di Lucia per “La promessa di mezzanotte” di Bronwyn Scott (serie Le mogli fedeli #4)
Beatrice Penrose ha commesso un terribile errore, concedendosi a un bellimbusto che l’ha poi abbandonata, e ha pagato quell’imprudenza con l’isolamento forzato in uno sperduto villaggio della Scozia, dove ha dato alla luce il figlio del peccato, lontano dagli occhi severi e impietosi della società di Londra. Ora, però, i suoi genitori vogliono che lei torni a casa e hanno inviato per convincerla l’unico uomo al quale non può opporre un rifiuto: Preston Worth, il suo più vecchio e caro amico. Nonostante la rassicurazione che la famiglia non la costringerà a sposarsi per riabilitare la sua reputazione, una volta a casa Bea rimane vittima dei ricatti del padre del bambino, intenzionato in ogni modo a condurla all’altare per entrare in possesso della sua fortuna. Preston le promette allora di aiutarla organizzando un finto fidanzamento, che però di finto ha ben poco.
I loro sguardi si incontrarono, un messaggio inespresso passò tra di loro. Nessuno dei due era pronto a concludere il viaggio, indipendentemente dai motivi che potevano avere. Beatrice non osava pensare che fossero gli stessi per entrambi, perché in quel caso… No. Non doveva azzardarsi a imboccare la direzione che i sui pensieri avevano seguito la sera prima. Preston era suo amico e lei aveva già commesso un errore prendendosi un amante. Non poteva permettersi di ripeterlo. Si appoggiò al sedile, rilassandosi adesso che aveva deciso. Non avrebbero affrontato Maidenstone fino all’indomani. Quel rinvio le dava tranquillità.
Avevamo già conosciuto la protagonista nel precedente capitolo della serie, in cui abbiamo lasciato Beatrice sola con il suo bambino appena nato, in un piccolo villaggio, dove lei e l’amica May si erano rifugiate durante la sua gravidanza. May era poi dovuta fuggire assieme a Liam, ora diventato suo marito, per allontanare dall’amica e dal piccolo Matthew il pericolo. Ora la paura più grande di Beatrice è che i genitori la vengano a riprendere e tentino di allontanarla dal figlio. I suoi timori diventano realtà quando alla sua porta appare Preston, suo amico da sempre, incaricato di riportarla a casa. Avuto assicurazione che non c’è un marito di comodo ad aspettarla, Beatrice non può rifiutare. Lei e Preston si sono allontanati negli ultimi anni, ma il viaggio di una settimana, che li separa dalle loro case, permette loro di riprendere l’amicizia e la confidenza che sempre è esistita tra i due. Preston è intrigato dal nuovo modo di fare della ragazza e non tarda ad affezionarsi al bambino, ma sa che, una volta a casa, la sua famiglia pretenderà che si sposi, ora che ha ereditato la proprietà della nonna. Fra loro in quei giorni sembra nascere un nuovo sentimento, ma hanno troppa paura di perdere la loro amicizia, e Beatrice è intenzionata a rimanere sola: non si fida più del suo giudizio sugli uomini. Non ha mai detto a nessuno chi sia il padre del figlio, per il timore che ne chieda la custodia. Ma quando l’amante, che ha visto il padre tagliargli i fondi, si trova in un mare di debiti e comincia a ricattarla, Beatrice non può fare a meno di rivolgersi all’amico. Anche se neppure questo impedirà alla giovane donna di trovarsi in grave pericolo.
Con questo libro più che discreto si chiude la serie Le mogli fedeli o anche Il club delle escluse, dove quattro ragazze, che dopo aver fatto per anni tappezzeria, hanno deciso di prendere in mano la situazione e hanno trovato l’amore. Beatrice ha però fatto un errore di valutazione: l’uomo di cui pensava essere innamorata si è rivelato vile e meschino e lei ha dovuto inventare una storia per giustificare la sua gravidanza. Il ritorno a casa in carrozza le ha permesso di conoscere meglio Preston, un amico che ha sempre fatto parte della sua vita, ma che negli ultimi anni aveva frequentato poco. Fra loro vi è sicuramente attrazione, ma Beatrice sa bene che nessuna famiglia sarà felice di averla come nuora e non vede la felicità nel suo futuro. Desidera solo un posto tranquillo in cui crescere il figlio. Il ritorno dell’amante la terrorizza, non crede affatto al suo declamato amore o al suo pentimento, ma il bisogno lo rende un uomo pericoloso. Per Preston è difficile dimenticare come si sia sentito felice viaggiando con Beatrice e il piccolo Matthew, e anche i suoi famigliari se ne rendono conto, tanto che preferirebbero che accettasse una missione in Grecia, allontanandosi dall’amica, piuttosto che vedere quanto quel viaggio lo abbia intrigato. Eppure quando Beatrice si trova in difficoltà, lui è pronto ad accorrere e cominciare una lenta persuasione per rendere vero un finto fidanzamento, ma la giovane donna è decisa a impedirlo.
Un amico che si rende conto di provare ben altri sentimenti, una donna che ha sbagliato e pensa di non meritare di ritrovare la felicità, e un uomo che non ha più niente da perdere, inseguito da debitori che non perdonano. Sono questi i personaggi che danno vita a una storia d’amore dove vi è anche intrigo e pericolo, e nella parte finale anche molta azione, persino un po’ eccessiva, e mi riferisco a quella che avviene in chiesa negli ultimi capitoli. È un romanzo ben scritto, che riesce a emozionare e anche se non è un indimenticabile, risulta una lettura piacevole, ed è sicuramente il migliore di questa serie, che per quanto scritta bene non ha brillato particolarmente.
#1 Lezioni di francese
#2 La figlia dello storico
#3 Le ragioni del desiderio
#4 La promesse di mezzanotte