Recensione “La ragazza dagli occhi scuri” di Lisa Kleypas (serie Travis #4)
Avery Crosslin è una giovane stilista di talento, appagata e felice, con una brillante carriera davanti a sé. Fino al giorno in cui il fidanzato decide di mollarla e il suo tentativo di creare una linea tutta sua di abiti da sposa fallisce. Dopo aver conosciuto la sua sorellastra, al capezzale del padre morente, decide di trasferirsi con lei a Houston e insieme avviano una società di wedding planning. Quando durante un matrimonio, di cui sta curando l’organizzazione, incontra Joe Trevis la sua vita è sconvolta per la seconda volta. L’attrazione tra i due è irresistibile, eppure Avery cerca in tutti i modi di resistergli per evitare di soffrire ancora.
Lisa Kleypas regala alle lettrici italiane, in anteprima mondiale, una storia romantica e commovente, che parla ai cuori di chi ha paura di correre, fino in fondo, i rischi dell’amore.
La ragazza dagli occhi scuri, quarto volume della serie dei Travis, non appartiene al genere romance, ma alla fantascienza.
Sì, è proprio così.
Joe Travis, il quarto rampollo della famiglia più ricca e affascinante del Texas, è uno degli invitati al matrimonio organizzato dalla brillante wedding planner Avery Crosslin.
Sta tranquillamente camminando per i fatti suoi, quando la vede: capelli rosso fuoco, abiti di una taglia più grande e borsa alla Mary Poppins al seguito.
La salva da uno scorpione, per cui lei era già in panico, e si innamora.
Sbam!
Evidentemente Joe è dotato di un radar che gli fa riconoscere quella giusta ancora prima di parlarle, perché a questo punto non ha altri ripensamenti, delusioni o dubbi. La desidera con lo stesso ardore, e cocciutaggine, che avrebbe un uomo normale dopo una relazione di qualche anno con una donna normale.
Joe non teme niente e non si arrende di fronte a niente: vuole lei e basta.
Avery, chiaramente, non la pensa allo stesso modo, altrimenti la Kleypas avrebbe scritto la parola fine dopo le prime tre pagine del romanzo.
Ovviamente, la nostra protagonista ha un rapporto conflittuale con il padre, e uno pessimo con la madre (e quale protagonista femminile di questa serie non li ha?), e ha una lista abbondante di problemi psicologici per cui ci vorrebbero mesi di terapia.
È stata abbandonata dal fidanzato la mattina stessa del loro matrimonio, di conseguenza non si fida più di nessuno e non ha la minima intenzione di innamorarsi di nuovo.
Si sente troppo grassa, quindi sceglie solo abiti abbondanti, è perennemente insicura riguardo alle sue capacità, a dispetto di quanto pensa il resto del mondo, e cerca di tenere Joe a distanza, perché di sicuro non può essere l’uomo che fa per lei. Salvo poi finirci a letto il giorno stesso in cui l’ha conosciuto.
Insomma, Avery ha lo stesso spessore di un cartone animato 2D.
La trama procede senza scosse, le scene sensuali e piccanti sono molte, come nei precedenti romanzi della serie, ma scorrono con lo stesso pathos di un bugiardino farmaceutico. Per il resto, si è spettatori annoiati dell’organizzazione di un matrimonio VIP e della nascita dell’amore fra la sorella di Avery e un loro collaboratore.
È un vero peccato che la Kleypas non abbia investito di più su questi due personaggi: Joe e Avery avrebbero meritato una storia migliore e maggiore attenzione, con più dettagli e più conflitti.
La Kleypas mi ha dato l’impressione di aver scritto questa storia solo per dovere, ma in ogni caso resta sempre la Kleypas, e la lettura è comunque piacevole, anche se molto deludente, specialmente dopo aver letto i primi due romanzi della serie.
Recensione a cura di