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Recensione: “La ragazza dell’isola” di Ann Cleeves

Care Fenici, oggi Buffy ci parla di un thriller, “La ragazza dell’isola” di Ann Cleeves

L’ispettore Jimmy Perez è appena sbarcato con la fidanzata Fran nella remota isola di Fair, il luogo in cui è nato, ed è impaziente di farle conoscere i suoi genitori. Seppure poco conosciuta, l’isola è una delle mete predilette dagli appassionati di birdwatching, che possono osservare uccelli rari nel loro ambiente naturale. L’antico faro è diventato così il luogo di incontro principale per tutti coloro che praticano questo passatempo. Quando proprio in questo osservatorio viene rinvenuto il cadavere di una donna, Jimmy si ritroverà coinvolto in un caso insidioso. La vittima, infatti, è una nota esponente della comunità scientifica locale e il suo assassinio non manca di impressionare i riservati abitanti dell’isola. A complicare le cose ci sono la tecnologia praticamente inutilizzabile e i trasporti bloccati per via del maltempo: l’assassino si trova ancora sul luogo del delitto. Nel corso delle indagini, il detective Perez scoprirà che a volte, nonostante le apparenze, la verità può nascondersi nei posti più impensabili.

Chi è “la ragazza dell’isola”?

Angela Moore, la star locale? Colei che ha scoperto un uccello creduto estinto da tutti, per poi sposarsi con un anziano accademico e ritirarsi in un avamposto sperduto nel nord della Scozia?

Oppure è la sua figliastra, le cui sfuriate sono ormai leggenda? O ancora Fran, la fidanzata dell’ispettore Perez, giunta nella remota isola di Fair per conoscere la di lui famiglia? O magari Jane, la cuoca del centro, che si è ritirata in come un’eremita in quel posto sperduto, dopo una delusione sentimentale?

Non ci è dato scoprirlo, ma quel che sappiamo è che l’isola stessa è la reale protagonista di questo thriller particolare: sempre presente, incombe sugli eventi e sulle persone, li contiene e li schiaccia, remota, impervia eppure bellissima, unica testimone di una serie di omicidi sempre più orribili e meno comprensibili.

Dopo la morte della splendida e disinvolta Angela, infatti, si innescherà un’escalation di violenza che in ultimo non risparmierà nessuno che possa costituire un rischio per l’assassino.

Devo dire che nonostante il confezionamento impeccabile, lo stile perfetto, la lettura piacevole e fluente e, naturalmente, la superba bellezza delle descrizioni, è mancata la scintilla che fa emergere un giallo tra i molti che saturano il mercato.

I personaggi sono ben caratterizzati ma non bucano la pagina, nemmeno Perez ti resta nel cuore come dovrebbero farlo gli investigatori protagonisti.

Romanzo comunque godibile nei pomeriggi d’inverno.

 

 

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