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Recensione: La strana morte di Alessandro Cellini – Serie: Astore Rossi #4 di Riccardo Landini

Titolo: La strana morte di Alessandro Cellini

Serie: Astore Rossi #4

Autore: Riccardo Landini

Genere:  Thriller 

Editore: Newton Compton Editore

Target: 16+

Data di pubblicazione: 1 giugno 2022

 

  • Il giallo di via San Giorgio
  • Il giallo della villa abbandonata
  • Il giallo del paese maledetto
  • La strana morte di Alessandro Cellini

Un nuovo caso per Astore Rossi
Di ritorno dal funerale del suo carissimo amico Oscar, Astore Rossi trova una scritta inquietante sul muro di fronte alla sua bottega: “So cosa hai fatto”. La vernice rossa rende il messaggio ancora più minaccioso. Questo sarà solo il primo di una serie di avvertimenti che giungeranno, di lì a poco, al restauratore. Astore non ha idea di chi possa esserne il responsabile né immagina minimamente a cosa si riferisca. Quando una notte qualcuno lancia un sasso contro una delle sue finestre, infrangendone il vetro, affacciandosi Astore intravede una figura che si allontana nell’oscurità. Non riesce a credere ai suoi occhi: si tratta di qualcuno che gli ricorda una vicenda dai tratti orrorifici in cui è rimasto coinvolto anni prima. Possibile che una delle sorelle Spada sia ancora viva? E che qualcuno sappia quello che è accaduto? Astore è sconvolto, ma l’incubo in cui sembra essere precipitato non ha fine: pochi giorni dopo Alessandro Cellini, un suo amico di vecchia data, viene ucciso in modo atroce. C’è un legame tra la sua morte e le minacce che Astore riceve? È davvero possibile che quel passato che ha voluto dimenticare sia tornato a tormentarlo?

 

 

Ritrovare il vecchio caro Astore, emblematico protagonista scaturito dalla penna di Landini, è sempre un piacere. Sin dal nostro primo incontro ho identificato in Astore l’antieroe dei miei sogni. Un uomo sulla cui fisicità ci viene detto ben poco, così che ho finito per crearmi un Astore a mio piacimento e gli ho anche dato una sua voce, profonda e malinconica, qualcosa che ben pochi autori mi hanno indotto a fare con tanto piacere, specie in un periodo in cui nei romanzi la fisicità inizia ad essere davvero centrale. Il mio caro Astore non è così, lui è un’ombra dannata, appena visibile nel mondo crepuscolare in cui si è rintanato. Detective per caso, brav’uomo per puro errore, eroe a tempo perso. Lo ritroviamo in un momento della sua vita cupo più del solito: Oscar, l’amico improbabile, l’anima a cui era più legato, alla fine ha perso la sua battaglia con la malattia e ha lasciato il nostro Astore solo; una compagna lontana che va avanti con lui ad ultimatum e un figlio che desidera avere con sé come l’aria, salvo poi temere anche quel ruolo e non riuscire a rivendicarlo con decisione. Un uomo, dunque, che si adatta a vivere incapace di uscire dal buco in cui si è ficcato. Come non amarlo? Lo immagino trascinarsi in quella sua bottega dove restaura con dedizione e pazienza antichi mobili ridando almeno a loro una nuova vita. Lo scruto con trasporto, paragonato al suo vicino calzolaio, derelitto anche lui, che però è riuscito a mettere su famiglia e ancora riesce a sognare. E in questo quadro, quando Astore ha quasi deciso di gettare la spugna e lasciarsi andare, ora che l’amico non c’è più, ora che è davvero al tappeto, il suo passato torna violento e misterioso a travolgere la sua vita. Qualcuno sa un segreto che mai ha rivelato ad anima viva e quel qualcuno, in nome di quel segreto, ha deciso di vendicarsi su Astore, iniziando con l’uccidere Alessandro Cellini, una vecchia conoscenza del restauratore. Una persecuzione lenta e terribile che mette il nostro eroe con le spalle al muro: morti che si susseguono e sembrano spingerlo sempre più in un baratro di perdizione, fin quando un detective troppo scaltro e un amico inatteso lo aiutano in questa folle partita a scacchi con un oscuro personaggio che sino alla fine aleggia come uno spirito tornato dall’inferno per distruggerlo. 

Un romanzo dal ritmo serrato, crepuscolare eppure con forti aneliti di riscatto. Inquietante e a tratti claustrofobico, ben riuscito, con i suoi personaggi che hanno il sapore dei vecchi film in bianco e nero, i suoi misteri ingarbugliati e i suoi enigmi mai scontati.  Un fiume di eventi che travolge Astore e il lettore che con lui vorticherà nelle varie vicende sino alla sconvolgente verità che chiuderà i conti con una parte del passato, ma che, come sempre accade nella vita di Astore, lascerà un forte segno sul suo futuro. Non vi resta dunque che lasciarvi conquistare da questo thriller e, come me, finire per attendere con trepidazione il seguito. 

 

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