Recensione: L’amante proibito di Janet McLeod Trotter
Titolo: L’amante proibito
Autore: Janet McLeod Trotter
Genere: Romanzo Rosa Storico
Editore: Newton Compton Editori
Data di uscita 05 Agosto 2021
Scozia, 1919. All’indomani della prima guerra mondiale, l’infermiera Esmie McBride conosce il capitano Tom Lomax, un reduce, durante un ricevimento dato dalla sua migliore amica, Lydia. Esmie è da subito preoccupata per lo stress post traumatico di Tom ma, altrettanto istantaneamente, è catturata dal suo fascino. Sarà però l’esuberante Lydia a ricevere da lui una proposta di matrimonio, e così la coppia partirà per l’India, per iniziare una nuova avventura: Tom ha infatti in mente di rilevare un hotel e gestirlo insieme a Lydia. Quando Harold, un medico amico di Tom, chiede a Esmie di sposarlo, dandole la possibilità di lavorare come infermiera in India, lei accetta. È sicura di riuscire a imparare ad amarlo con il tempo: il mondo è pieno, in fondo, di storie romantiche nate così. Mentre Esmie lotta con i suoi veri sentimenti per Tom e i pericoli quotidiani del suo lavoro, Lydia si rende conto che la vita mondana in India non è affatto elettrizzante come aveva sognato. Trascorre le giornate al Raj Hotel, recentemente acquistato, sentendo una grande nostalgia di casa. Quando il destino avverso si abbatterà su entrambe le coppie, Esmie dovrà affrontare una scelta difficile: comportarsi ancora una volta da amica fedele o rischiare tutto e seguire il cuore?
Bellissimo romanzo di fresca uscita che mi ha conquistata sin dalle prime pagine, grazie alla capacità dell’autrice di far viaggiare l’immaginazione del lettore tra la Scozia e l’India, e di approfondire i sentimenti e le personalità dei vari personaggi con delicatezza e passione.
La narrazione in terza persona presenta Esmie McBride, la protagonista della storia, attorno alla quale ruotano tutti gli altri personaggi. Infermiera sul fronte serbo durante il primo conflitto mondiale, Esmie arriva a Ebbsmouth in Scozia, per trascorrere le vacanze estive presso la famiglia della sua migliore amica Lydia Templeton, con la quale ha condiviso l’infanzia e la triste esperienza della guerra.
Durante quelle spensierate giornate, la vita di entrambe cambierà con l’incontro con Tom Lomax, ex capitano dei fucilieri di Peshawar nonché vicino dei Templeton e Harold Guthrie, un medico missionario.
Sebbene amiche, le due ragazze non potrebbero essere più diverse: mentre Esmie ha un carattere posato, riflessivo, empatico e altruista; Lydia è egoista, spensierata, desiderosa di divertirsi e di essere al centro dell’attenzione altrui.
Complici il momento e le situazioni, sebbene profondamente attratta da Tom, Esmie preferirà lasciarlo a Lydia e sposare il dottor Guthrie. Un uomo estremamente dedito al proprio lavoro e alle popolazioni povere dell’India coloniale, una terra intrappolata in continui conflitti locali. Ma negli anni, questo amore negato e frustrato, continuerà a crescere nonostante venga sempre tenuto nascosto da entrambi.
Dopo il matrimonio tutti andranno in India. Lydia seguirà Tom in quanto nuovo proprietario dello storico albergo Raja di Rawalpindi ed Esmie sarà impegnata con il marito a curare le popolazioni locali in una sperduta regione.
Alterne vicende vedranno le due coppie travolte dal destino che cambierà la loro vita.
Esmie incarna la perfetta consigliera, la donna saggia e coraggiosa che antepone sempre i bisogni degli altri ai suoi, colei che soffre in silenzio rinunciando al vero amore e immolandosi a un matrimonio platonico. Mentre Lydia, è così egoista e fatua, da non riuscire neppure ad amare il figlio avuto dal marito, così concentrata su feste e divertimenti da non apprezzare né le gioie del matrimonio, né l’esotico mondo che la circonda ma che sente estraneo e sgradito.
Mentre Esmie amerà profondamente la terra che l’ha accolta, sino a sacrificare tutto per lei, Lydia preferirà fuggire lasciando scie di amarezza e astio. Saprà Tom comprendere chi è la donna veramente degna di essere amata? E che ne sarà del matrimonio di Esmie, nato sotto una cattiva stella e destinato al fallimento?
Bellissima storia, con il giusto grado di tensione narrativa, unita alle affascinanti descrizioni di un’India negli ultimi anni della dominazione coloniale inglese.
Tantissimi i temi che l’autrice mette sul tappeto della storia: dai problemi psicologici e mentali che affliggono i reduci, alle gravi ingiustizie patite dagli indiani per mano degli inglesi.
Come di consueto la copertina del libro è leggermente stereotipata rispetto ai temi del romanzo, ma sono contenta di essere andata oltre l’apparenza. Vale veramente la pena di leggere questa storia che, come lascia intendere il titolo originale in inglese (The Emerald affair. Book 1 of the Raj Hotel Series), si presuppone avrà un seguito.