Recensione: “L’amore che viene” di Lisa Kleypas
Dopo la fine della Guerra civile americana, Heath Rayne, affascinante e volenteroso uomo del Sud, decide di trasferirsi a Concord, Massachussets, e di rifarsi una vita. Quando vede per la prima volta Lucinda Caldwell e se ne invaghisce, non può immaginare che di lì a poco i loro destini si sarebbero incrociati indissolubilmente.
Allontanatasi da casa dopo un litigio con il suo promesso sposo, Lucinda rischia di affogare nelle acque gelide di un fiume. Sarà Heath a salvarle la vita e a prendersi cura di lei durante la tempesta di neve che impedisce loro di tornare a casa.
Lucinda capisce subito che Heath non è come gli altri uomini che ha incontrato nella sua vita: è impetuoso, ironico, sensuale. Sa che è in grado di strappare ogni brandello di resistenza che lei stessa oppone al desiderio che le arde dentro e che può regalarle sensazioni che non ha mai provato. Ma sa anche di essere promessa a un altro uomo…
E’ impossibile non andare col pensiero a Via col vento: in molte parti questo libro lo ricorda. L’ostinazione della protagonista nel credersi innamorata di Daniel che, ai suoi occhi di ragazzina, è il cavaliere senza macchia, mi ha riportato alla mente Rossella del celebre film. In realtà sono una coppia davvero male assortita: lei, curiosa e intelligente ma anche innamorata del fatto che insieme sono una coppia bellissima, lui, talmente compassato e rigido da sembrare un sessantenne, pieno di preconcetti su quello che è giusto e decoroso. Quando incontra Heath, Lucy ne è affascinata, perché lui è davvero diverso dagli uomini che frequenta, ma è anche la rappresentazione del nemico. La guerra appena conclusa ha portato i vicini a combattersi e troppi morti separano i sudisti dai nordisti. Heath è tra gli sconfitti, ha conosciuto sulla sua pelle il significato della guerra, eppure è pronto a lasciarsela alle spalle sperando in un futuro in cui anche il sud ha la possibilità di rialzarsi, e per questo è disposto a lottare. Quando i due sono sorpresi in un atteggiamento intimo, a Lucy non rimane che sposarlo per riacquistare un minimo reputazione, ma tenterà di farla pagare a Heath, per quello che crede sia stato un suo sbaglio. Lucy nella prima parte del libro è un personaggio che non mi è piaciuta: testarda, infantile, incapace di vedere la verità, e solo pian piano comincia a crescere e a maturare, diventando una donna. Anche Heath è un personaggio che si rivela interamente solo nelle ultime pagine: progressista, pieno di ideali che la guerra non è riuscita ad offuscare, è preso da Lucy ma mantiene il suo cuore al sicuro e, pur facendole vivere una vita agiata e dandole passione, tiene celata parte di sé. Solo dopo qualche tempo Lucy, portata a vivere in una grande città, in cui comincia a conoscere gente interessante e intelligente, si troverà davvero ad apprezzare suo marito, cominciando a capire quanto sia stata fortunata nell’incontrarlo e a quanto diversa sarebbe stata la sua vita con Daniel. E’ a quel punto che per Lucy incomincia la battaglia per abbattere il muro di riservatezza che Heath ha costruito attorno a sé, ma è durante il delirio della malattia che lui le rivelerà cose di sé che lei non ha mai sospettato, e la strada per arrivare al cuore di suo marito sarà ancora irta di difficoltà. In un libro scritto molto tempo fa, riusciamo comunque a intravedere lo stile della Kleypas, i personaggio sono davvero tratteggiati molto bene e sono loro, più che la trama, a sostenere tutta la narrazione. Heath e Lucy rendono interessante un libro che ha una partenza lenta, ma costante e che poi appassiona. Non ci sono particolari accadimenti in questa storia ma la narrazione, dopo la prima parte, è scorrevole, Una menzione particolare mi sento di fare per il personaggio di Damon, (Socio di Heath), che è davvero notevole. Mi sarebbe piaciuto molto un libro su di lui, nelle parti in cui appare si rivela un personaggio pieno di ombre che, sono sicura, sarebbe stato interessante poter scoprire. Un bel libro, una bella storia d’amore e un romance vecchio stile che piacerà alle estimatrici della scrittrice, ma anche a chi ama le storie simili a Via col vento.