Recensione: “Tra le braccia di uno straniero” di Iris Johansen
Balcani, 1809. Nonostante la giovane età, Marianna Sanders ha già dovuto affrontare gravi lutti e un difficile viaggio in territori segnati dalla guerra, per scoprire infine che la meta del suo pellegrinaggio è andata in frantumi. Ora cerca riparo e sicurezza per il fratellino Alex, ma non avrebbe mai immaginato di affidarsi alla protezione di uno straniero, Jordan Draken, freddo e bellissimo, che si offre di condurli con sé in Inghilterra… Il buon cuore non spicca tra le doti del valoroso Jordan, ma il suo intuito gli dice che quella trovatella, giunta come lui a Talenka per la Vetrata per il Paradiso, custodisce in realtà un segreto in grado di decidere le sorti dell’Europa. E per lui Marianna diventa ogni giorno più irresistibile…
Nessuna corporazione avrebbe accettato una donna nei propri ranghi; quella battaglia l’avevano già combattuta sia la mamma che la nonna. Se non c’era modo di guadagnarsi il pane con un lavoro artigianale, come avrebbero vissuto lei e Alex? Il Montavia era stato spogliato e defraudato delle proprie ricchezze dalla guerra provocata dal duca. La gente delle città che aveva incontrato lungo il viaggio da Samda stava lottando per sopravvivere e ricostruire la propria esistenza. Solo i ladri e le prostitute sembravano prosperare tra le rovine. Rabbrividì nel ricordare le donne truccate che aveva incontrato nelle città vendendo da Samda. Non sarebbe mai stata in grado di sopportare una simile vita. Certo che avrebbe potuto sopportarla. Per Alex. Ma soltanto come ultima risorsa, dopo aver fallito ogni altro mezzo a disposizione. Il Jedalar. Per tutta la vita le era stato insegnato che quando fosse venuto il momento di agire, avrebbe dovuto sfruttare il Jedalar. Sua madre si era assicurata che Marianna avesse memorizzato il segreto e il piano d’azione che doveva essere seguito.
Montavia, una piccola terra dei Balcani che confina col Kazan. Qui si sta disputando una guerra per il potere tra Re Josef e suo fratello, il duca di Nebrov. Nebrov ha messo a ferro e fuoco il paese, e anche se è stato momentaneamente sconfitto dal legittimo sovrano, durante la ritirata ha permesso violenze e saccheggi che hanno provato la popolazione. Ora si è nascosto e sta tentando di riorganizzarsi cercando un nuovo e potente alleato in Napoleone, che si sta preparando ad invadere la Russia e conquistare Mosca. Nebrov ha un solo modo per convincere Napoleone ad aiutarlo: scoprire il segreto che nasconde il Jedalar, una vetrata creata dal grande artista Pogani. Ma l’opera è distrutta, e l’unica a conoscenza del segreto è una ragazza di 16 anni che sta fuggendo con il suo fratellino. A trovarla, davanti alla vetrata distrutta, è un Duca inglese che sembra avere particolarmente a cuore le sorti di quella parte dei Balcani ed osteggia con tutto il cuore Napoleone: Jordan Draken, Duca di Cabaron, conosciuto come il Duca dei diamanti perché in gioventù era solito tenere in tasca sacchetti di questi monili da regalare alle amanti del momento. È giunto in Montavia proprio alla ricerca del Jedalar, e quando incontra Marianna pensa sia un segno del destino. È consapevole che la giovane potrebbe essere l’unica possibilità di venire a capo del mistero e, allettandola con la promessa di una vita migliore e la sicurezza per Alex il suo fratellino, la porta in Inghilterra, convinto che al momento giusto saprà convincerla, con le lusinghe o la seduzione, a rivelare tutto ciò che sa. Ma non ha fatto i conti con il carattere indomito della giovane, e mentre gli anni passano e la loro attrazione cresce sempre più, la minaccia di Napoleone si fa sempre più pressante, e Nebrov è pronto a fare la sua mossa per riprendersi Marianna.
Jordan Draken ha un passato dissoluto alle spalle. Diventato un Duca giovanissimo, ha passato i suoi primi anni alla ricerca del piacere fra donne e feste finché non ha scoperto un segreto accuratamente celato nella sua famiglia che lo ha fatto improvvisamente maturare, e per il quale è diventato di vitale importanza aiutare il piccolo paese del Kazan a non venire coinvolto nei piani di Napoleone. Quando incontra Marianna è subito follemente attratto da lei nonostante la giovane abbia solo 16 anni, e per questo, nei tre anni successivi, è sempre in viaggio e si tiene lontano da lei. È intrigato dal suo essere completamente diversa da tutte le donne: non è attratta dai gioielli, non ama le feste ne i vestiti. Ciò che adora è poter creare con il vetro le sue opere d’arte. Ed è per questo che, ormai convinto che Marianna non gli cederà mai il segreto senza lottare, Jordan decide che è giunto il momento della seduzione. Ma sarà la giovane a stregarlo, e si scoprirà incapace di mentirle. Marianna del resto ha sempre saputo quello che deve fare; sua madre e sua nonna l’hanno istruita tutta la vita, e nonostante ami Jordan, sa che ciò che si appresta a fare, renderà il Duca così furioso da chiudere ogni rapporto con lei, ma troppe sono le persone che soffrirebbero se lei si tirasse indietro.
È un libro con una trama estremamente corposa. Oltre ai due personaggi principali, ce ne sono altri che hanno una notevole importanza e che incontriamo durante la storia, tutti molto ben caratterizzati e con personalità davvero interessanti, specialmente Ana, che ricopre un ruolo estremamente importante per Jordan e che ha influito sul suo modo di vedere le donne e di rapportarsi all’amore. Ci sono scene di grande sensualità e all’epoca della sua prima uscita era considerato particolarmente erotico, ma ora, naturalmente, non rientra più nella categoria. Iris Johansen ha una scrittura molto bella e se non lo avete letto, è il caso di farci un pensiero, perché è uno storico di grande qualità.
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