Recensione “Le brave ragazze non lo fanno” di Victoria Dahl (Donovan Brothers Brewery #1)
Le brave ragazze sanno come comportarsi. Non fanno certe cose. Ma c’è sempre una prima volta. Tessa Donovan assomiglia più alla ragazza della porta accanto che a una spietata rubacuori. Ma chi vuole avvicinarsi a lei deve fare i conti con i suoi fratelli; infatti non appena si accorgono che la loro “sorellina” risveglia l’attenzione di qualche uomo iniziano a diventare sospettosi e ad alzare il muro intorno. Dovere di ogni bravo fratello è difendere l’onore della sorella! Così quando Luke Asher, attraente detective dalla fama non troppo buona conosce la dolce Tessa, per i fratelli Donovan scatta l’allarme. Luke però non è come crede la gente… lo giura lui, ne è sicura Tessa: devono esserne convinti anche i fratelli Donovan. E allora l’amore trionferà.
Appena terminata la lettura del romanzo di Victoria Dahl “Le brave ragazze non lo fanno” ho deciso di condividerla subito con voi, dandovi le mie impressioni “a caldo”.
Per quanto mi riguarda è la prima volta che leggo qualcosa di questa autrice, il cui stile scorrevole, devo dire, ha mantenuto le promesse sussurrate dalla trama. Del resto, uno dei must degli autori Harlequin Mondadori è proprio la capacità narrativa coinvolgente che non viene mai a mancare, dote che da lettrice apprezzo moltissimo.
Victoria ha pubblicato il primo romanzo di questa serie di tre libri nel 2013, dando voce ai bellissimi componenti della famiglia Donovan. Ne fanno parte due ragazzi e una ragazza, Tessa per l’appunto, che ci accompagna nel primo romanzo della serie. Insieme a lei ci addentreremo in un momento particolare della sua complicata vita familiare e amorosa.
Perché “Le brave ragazze non lo fanno”? Se hai per fratelli due pezzi di marcantonio, muscolosi e protettivi, scopri presto il perché!
La cosa che mi è piaciuta di più di questo romanzo rosa, è stata il contrasto netto che l’autrice ha saputo creare tra l’idea (un po’ antiquata per la verità) che i fratelli hanno di Tessa, per loro illibata e virginea, e Tessa stessa, che ha una personalità ben più spregiudicata e, direi, molto seduttiva.
La Dahl fa affiorare il carattere di ognuno di loro, adoperando una scrittura moderna e molta maestria, in modo da indurre in me, lettore, la sensazione di conoscere di persona i vari protagonisti. E ha intessuto una trama architettando, in modo semplice, eventi complessi. Ma come ci è riuscita? Mettendo a frutto gli ingredienti vincenti di un buon romanzo. Ha unito un po’ di poliziesco ad un pizzichino di giallo, condendo poi il tutto con scene di gelosie fraterne. In seconda battuta ha presentato l’innamorato contorto, Luke, ligio poliziotto dalla dubbia fama morale, sul quale il fratello minore di Tessa, Jamie, ha molto da ridire.
Tessa e il fratelli perdono i loro genitori in tenera età, è questo a renderli così uniti. Gestire il birrificio, eredità del padre, prendersi cura di loro stessi, tentando nel contempo di realizzare ambizioni e carriere è molto gravoso, e rende i fratelli Erik e Jamie protettivi al limite del maniacale. In realtà, come balzerà all’occhio, sono dei gran ficcanaso… per questo Tessa ha una vita amorosa differita e senza troppe complicazioni, ben celata agli occhi sospettosi dei due che, invece, si danno parecchio da fare. Due pesi e due misure?
Ebbene, la femminilità che loro intendono reprimere, lei se la vive alla grande. Ha una gran passione per i completini intimi sexy, e Luke, il fascinoso poliziotto chiamato a investigare sul furto subito al birrificio, ne è il felice fruitore.
Passa dall’essere una brava sorella, sempre pronta a far da cuscinetto tra i due Donovan per impedirgli di litigare tra loro (cosa che paventa molto)…
“Fu Eric a parlare per primo. «Tu non sai niente di quel tizio.»
«Invece sì.»
Lui strinse la mascella e i suoi occhi passarono dal divano a lei. «Mi dispiace di dovertelo dire dopo che… dopo che voi…»
«Per l’amor del cielo, Eric. Ho una vita sessuale attiva da tempo. Università, liceo…»
«Liceo?» strillò lui.
«Calmati! Ho…» Tessa strinse gli occhi per la frustrazione. «Volevo solo dirti che non ho bisogno di protezione. Sono una donna adulta.»
Eric chinò la testa come se gli fosse caduto addosso il peso del mondo.”
… al trasformarsi in una donna sensuale e focosa, che sa usare bene il suo corpo, e ha numerose frecce al suo arco.
“A un tratto lei alzò una mano, si tolse la fascetta elastica dai capelli e, quando li scosse, Luke dovette chiudere gli occhi per un attimo. Stava cercando di mantenere il controllo, e quei capelli biondi che le cadevano sulle spalle mentre i suoi seni oscillavano col movimento… Non era una vista a cui poteva resistere, in quel momento.”
L’autrice ha di certo voluto mostrare la differenza tra ciò che uno è, e ciò che invece percepiscono gli altri. In parole povere il Diavolo e l’acqua santa… Per me, c’è riuscita.
Per concludere questa recensione (non vi svelo altro per non rovinarvi la lettura), il mio parere personale è che la trama, seppur gestita bene, non è molto originale. La linearità di scrittura, se da una parte impedisce, grazie ai molti personaggi, di far cedere l’attenzione di chi legge e fornisce elementi giusti al momento opportuno, dall’altra crea uno spiacevole effetto piatto.
Insomma, per quanto mi riguarda è stata una lettura emotivamente scondita. Neppure le scene hot, una delle quali mi ha fatto sorridere per l’eccessivo peso descrittivo, sono state capaci di farmi affiorare una qualche sensazione. Spero che il prossimo volume della serie mi dia più soddisfazione. Alcune volte preferisco meno uniformità, se poi il risultato è questo. Chissà se, dopo averlo letto, la penserete come me…
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