Recensione: “Le cattive maniere di una lady” di Meredith Duran (serie Rules for the Reckless #5)
Care Fenici, ecco Lucia che ci presenta “Le cattive maniere di una lady” di Meredith Duran
Pur di sottrarsi al matrimonio combinato dallo zio, Jane Mason, orfana dei genitori e costretta a vivere coi parenti che la considerano una nullità, è disposta a tutto. In fondo, nonostante l’animo pacifico che dimostra ogni giorno, Jane è ben consapevole di essere, come la chiamano tutti, un’oca dalle uova d’oro. Perché allora non sfruttare la sua ingente eredità per riconquistare la libertà? Ma la fuga progettata con il capo stalliere di casa fallisce e Jane riceve da Crispin Burke, uomo ambizioso e senza scrupoli di cui però subisce il fascino, una proposta: diventare la sua personalissima spia nella dimora del potente zio. In cambio…
Aveva già aspettato sei anni. Se avesse atteso ancora… be’, avrebbe perso la ragione. Una donna non poteva fingersi senza cervello all’infinito senza che la recita si trasformasse in realtà. Le sue facoltà mentali si deterioravano di ora in ora.
Ma, naturalmente, un uomo come Burke non poteva immaginare cosa significasse vivere, giorno dopo giorno, come un’ombra: parlare ed essere ignorata come se ogni parola pronunciata fosse priva di suono. Protestare e ricevere piccoli scappellotti come un bambino. Suo zio non aveva bruciato il ricamo perché si era sentito oltraggiato, comprese d’un tratto Jane, ma perché spinto dal dovere morale. Il ruolo della nipote era di essere usata, non di pensare, o parlare o sentire. Quindi, nel comunicare un’opinione,
Jane aveva commesso l’enorme errore di mostrare la propria umanità. Burke non capiva niente di tutto ciò. La conosceva appena, anche se era un ospite regolare a Marylebigh. Nessuno si preoccupava di sapere davvero chi lei fosse.
Jane ha dovuto imparare a tacere, dopo la morte del padre che l’ha lasciata incredibilmente ricca ma costretta a vivere con lo zio, la sua vita è incredibilmente cambiata. Suo padre come suo zio era in politica, ma mentre il padre si batteva per i diritti dei più poveri e la madre lo aiutava, lo zio è di ben altra pasta. Ha costretto la nipote in campagna, consapevole che una donna con una tale ricchezza ben presto avrebbe avuto dei corteggiatori, ma il suo piano è un altro, farla sposare al suo stesso figlio e tenere in mano la sua incredibile fortuna. Jane ha finto di non capire i suoi piani, è rimasta nell’ombra ma ha preparato una via di uscita, offrendo ad uno stalliere la possibilità di sposarla dietro un lauto compenso, non appena tornata in possesso della sua eredità. Ma è stata tradita, e la sua fuga è l’occasione che lo zio aspetta per costringerla a sposare il figlio; a salvarla ed avvisarla un amico dello zio, un politico che si sta avvicinando ad essere primo ministro, ricattando, minacciando e spandendo mazzette. Jane lo detesta, è tutto ciò che suo padre le ha insegnato ad odiare ma la sua unica speranza, di avere ancora una via di fuga e poter usare il suo patrimonio come volevano fare i genitori, è assecondarlo. Poiché il suo aiuto non è senza prezzo, Crispin Burke le chiede di spiare lo zio, e dopo aver ottenuto le informazioni che cerca, lui le darà un certificato di matrimonio redatto da un arcivescovo e già registrato, a cui manca solamente il nome dello sposo. Ma poco prima di far passare un orribile disegno di legge, che i suoi danarosi sostenitori vogliono, qualcuno tenta di ucciderlo e lo manda in coma. La sua ripresa sembra impossibile, e per Jane quel certificato è una tentazione irresistibile, diventare la moglie di Crispin è un attimo. La sua famiglia pur incredula di questo matrimonio segreto la accoglie e la protegge dallo zio che non si rassegna alla fuga della sua gallina dalle uova d’oro. Ma del tutto inaspettatamente il giovane si riprende anche se senza memoria, e per Jane comincia l’attesa di essere smascherata, e subire la tremenda vendetta di un uomo che non ha mai dimostrato nessuna pietà.
Jane ha avuto due genitori molto liberali che le hanno insegnato ad esprimere sempre le sue idee. Il padre era solito portare lei e la madre ai suoi comizi e renderle partecipe delle sue idee riforniste, ma la loro morte ha cambiato tutto. Jane si è ben presto accorta che suo zio non intendeva farle avere nessuna stagione e permetterle di trovare un marito, troppo attaccato a quell’enorme patrimonio di cui può toccare solamente gli interessi, ma che gli permette di fare la bella vita. Ha praticamente segregato la nipote, ed intende costringerla a sposare il figlio che come lui è convinto che le donne debbano solo tacere e fare le madri. Per Jane è un tormento non poter usare il suo denaro per fare del bene, come avrebbero voluto i suoi genitori. Per anni è stata costretta ad ascoltare le inique leggi che lo zio e Crispin hanno appoggiato, per lei il giovane è il peggior politico che ci possa essere e sa bene che la sua etica è inesistente. Quando si trova, suo malgrado, costretta ad aiutarlo, lo fa solo per poter avere la sua libertà, e prende al volo l’occasione di diventare una vedova e poter riavere la gestione del suo denaro. Ma la ripresa inaspettata del giovane la pone in una situazione tremenda, si ritrova sposata ad un uomo che ha perso la memoria, ma che potrebbe riavere i ricordi in ogni momento e scoprire di essere stato ingannato, e per questo è decisa ad andarsene non appena i documenti dell’eredità saranno firmati. Ma l’uomo che si è risvegliato è completamente diverso da quello che ha conosciuto, ha perso i suoi ultimi cinque anni, quelli che lo hanno portato all’apice del potere per mezzo di ogni più bieco mezzo, ogni cosa che apprende di se stesso lo fa inorridire e Jane è l’unica di cui si fidi. Insieme tenteranno di rimediare al disegno di legge che sta per essere approvato, e nonostante la paura che l’altro Crispin ritorni, Jane non può fare a meno di innamorarsi di quest’uomo così diverso, ancora di più quando scopre i motivi che hanno prodotto questo incredibile cambiamento.
Una caratterizzazione dei personaggi davvero eccellente, permette di gustare un libro fuori dall’ordinario, non c’è troppo romanticismo ma la loro storia riesce comunque ad avvincere. Una parte importantissima viene data alla politica e non vi nascondo che ci sono momenti di pesantezza, ma il tutto risulta confezionato benissimo. C’è un giallo da risolvere, un uomo che deve ritrovare gli ideali persi nella giovinezza, ed una donna spaventata che deve decidere se rischiare di amare un uomo che potrebbe cambiare, se ritrovasse la memoria. L’ultima parte è piena di azione, ed un affasciante personaggio sta per tornare dopo aver vissuto un’esperienza traumatizzante. Sarà lui che finalmente farà luce sugli avvenimenti che hanno devastato il mondo politico londinese e chiuderà definitivamente una storia di ricatti e rapimenti.