Recensione: Le Corsare delle Antille e l’Isola delle Sirene de La Vedova Rossa

Titolo: Le Corsare delle Antille e l’Isola delle Sirene

Autore: La Vedova Rossa

Editore: Delos Digital

Genere: Erotico

Data di Pubblicazione: 31 Maggio 2022

Antille, XVII secolo. Dopo aver ucciso il marito, una giovane nobildonna milanese dalla chioma scarlatta attraversa l’oceano per sfuggire alla giustizia, approda infine alla Tortuga e si trasforma in una corsara, diventando così la famigerata Vedova Rossa. Insieme ad altre donne che come lei anelano alla libertà, anche sessuale, dà vita alle Sorelle della Costa. I loro nemici spagnoli le temono e le desiderano al tempo stesso, perché sanno che essere arrembati dalle filibustiere significa sì essere depredati delle proprie ricchezze, ma anche vivere avventure erotiche indimenticabili. Quando, partite alla ricerca di un colossale tesoro disperso nel Triangolo delle Bermude, le corsare si imbatteranno in un gruppo di sirene, troveranno finalmente delle avversarie alla loro altezza.

Ben trovate care Fenici. Sotto il sole cocente e  un mare di smeraldo che si staglia sotto il nostro sguardo, quale lettura migliore di una storia di corsari, anzi di bellissime corsare. 

Questo è un equipaggio molto particolare e  vi spiego il perché.

La Vedova Rossa come dice il suo nome, è una ricca donna italiana che dopo aver condotto a miglior vita il suo consorte, si dà alla fuga Insieme  alla fida Teresa, sua nutrice e amica. Preso un nome d’arte e acquistato un bel vascello, ingaggia un equipaggio di sole donne, diventando il più famoso equipaggio di Tortuga. Le corsare infatti, sono famose per la loro grande sensualità e ogni loro avventura è seguita da una ben nutrita sessione di sesso sfrenato. 

Gagliarde e intrepide hanno  una missione: ritrovare una loro compagna prigioniera degli spagnoli e recuperare il tesoro delle sirene. 

Dove le condurrà la loro smania di avventura? Quali misteri verranno svelati tra un gioco erotico e l’altro?

Le corsare delle Antille e l’Isola delle Sirene è un romanzo ben strutturato, correlato da descrizioni minuziose e una rappresentazione fedele della vita di vascello. Il world building quindi non lascia certo a desiderare, alternando  scene erotiche  con dettagliate visioni della vita da corsaro. 

Crudo nei momenti clou, non lascia niente all’immaginazione, con scene di arti amputati, appendici evirate, ma non voglio impressionarvi troppo. Si mette in risalto  l’animo disinibito delle nostre protagoniste che vivranno grandi avventure sopra e sotto le lenzuola.

È una lettura consigliata a un pubblico sicuramente adulto e non debole di stomaco, data la spregiudicatezza delle scene. 

Ho apprezzato molto la descrizione della vita di bordo e trovato interessante la versione data del mito della sirena.  Il personaggio che ho preferito  è la bionda Greta, disinibita e senza freni, ma a modo suo, forse la più innocente tra tutte, basculante tra una spensierata sensualità e un bisogno interiore di riscatto per apprendere ed elevarsi sopra la condizione che la   sorte le ha riservato.

Vi auguro buona lettura, e lasciatevi trasportare dalle nostre sensualissime protagoniste, per un’estate un po’ al di sopra delle righe.

A presto fenicette.