Recensione: “Le differenze tra di noi (I fratelli Walsh #2)” di Kate Canterbary
Andy
Mi chiamo Andy Asani e so di cosa ho bisogno: buon cibo, molte sessioni di Hot Yoga e un buon lavoro. Più di tutto, però, voglio un contratto di apprendistato alla Walsh Associates.
Patrick Walsh è il mio mentore, colui che, grazie al suo lavoro, ha guidato i miei studi e la mia passione per l’architettura. Ciò che non immaginavo è che quegli occhi nocciola avrebbero conquistato anche il mio cuore, facendolo poi a pezzi, e che la sua strana, pazza famiglia mi avrebbe fatto sentire… a casa.
Ma quanto sono disposta a sacrificare per l’amore?
Patrick
A esclusione dei miei fratelli, nessuno condivideva la mia ossessione per il restauro e la conservazione sostenibile. Almeno fino a che nella mia vita non è piombata Andy Asani… con i suoi capelli. Voglio intrecciare le dita fra quei riccioli scuri e tirarli, fino a perdermi. Ma lei mi concede molto poco e la mia vita, le mie responsabilità, i segreti della mia famiglia non mi permettono di essere del tutto sincero.
So che possiamo farcela, ma a quale prezzo?
Bere un drink e chiacchierare con Patrick dopo il lavoro avrebbe barrato un quarto della mia lista di cose da fare prima di morire (tratto dal libro).
Protagonisti di questo secondo episodio della serie I fratelli Walsh sono il fratello maggiore Patrick e la nuova tirocinante Andy. Sono due nerd molto intelligenti e capaci che eccellono nel loro lavoro.
A differenza della coppia che ha interessato il primo episodio, Patrick e Andy sono diretti, sanno quello che vogliono e riconoscono quello che provano. Per questo non ci sono giochetti, non ci sono fughe e rincorse, ma una passione vissuta con consapevolezza e maturità. Questo non toglie pepe alla loro storia, tenuta nascosta agli altri fratelli per la legittima aspirazione di lei a fare carriera per le sue sole capacità.
Non manca qualche fraintendimento dovuto alla difficoltà di mantenere sullo stesso piatto, nello stesso ambiente, carriera e affettività.
Il fuoco tra le lenzuola di Patrick e Andy è passionale, molto vivo e, nonostante i patti iniziali, è impossibile per loro mantenere il rapporto nell’ambito del “solo sesso” e del “solo nel weekend”.
È un sollievo (dopo il comportamento multisfaccettato di Lauren, nel primo episodio) trovare due protagonisti che riescono ad affrontare le cose senza scappare, con logica e razionalità, accettando il coinvolgimento sempre maggiore nel loro rapporto e i compromessi che necessariamente devono fare per conciliare l’accettazione sul lavoro e una relazione passionale.
I due amanti riescono ad affrontare le cose parlandosi e tirando fuori quello che devono dire anche se difficile. Un atteggiamento maturo e responsabile perfettamente in linea con la caratterizzazione del fratello maggiore, colui che ha dovuto prendere le redini della famiglia senza mai chiedere aiuto. Patrick, infatti, ha dovuto sempre sostenersi da solo, e in questa caratteristica, in questo bisogno, Andy riconosce un lato di se stessa.
Un altro passionale, ironico, romantico episodio di una serie che continuerò a seguire.
Tatuaggi di trifogli. Sesso lento. Calze. Mi cadde tutto addosso come una valanga, e spostai Andy in modo che la sua schiena si appoggiasse al mio petto. Uno sguardo e lei avrebbe riconosciuto il panico nei miei occhi. Si supponeva dovessi tenere io il controllo, mentre lei era quella che si tirava indietro. Quei ruoli funzionavano per noi, e non ero pronto a darle l’impressione che qualcosa stesse cambiando (tratto dal libro).