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Recensione: “Le donne. Istruzioni per l’uso” di Barbara Parodi

Titolo: Donne Istruzioni per l’uso
Autore: Barbara Parodi
Genere: Manualistico/Ironico
Editore: Self publishing
Data d’uscita: 23 Luglio 2019
Pagine: 81
Prezzo: 1,99

Cosa accadrebbe se la mente di una donna fosse accessibile? Se si potessero svelare i suoi segreti? Quotidianità, segreti, misteri e manie che con ironia verranno raccontati in questo manuale sull’universo femminile.

Disclaimer: Nessun uomo è stato maltrattato per fare questa guida.

Salve Fenici, oggi vi parlo di “Le donne, istruzioni per l’uso”, un breve manuale molto divertente. L’autrice, Barbara Parodi, affronta con estrema sensibilità e ironia uno dei più grandi misteri dell’Universo: la donna. Lo fa svelando i segreti più intimi, le insicurezze e le debolezze femminili. Il manuale affronta, pagina dopo pagina, i cliché che spesso e volentieri ci vengono appiccicati addosso come etichette che definiscono il nostro genere. L’autrice inizia ogni capitolo con un breve scambio domanda/risposta tra uomo e donna: un modo semplice, ma efficace, per contrapporre due mondi differenti e due modi diametralmente opposti di pensare. Questo rappresenta il punto di partenza da cui iniziare a sviscerare, di volta in volta, i temi trattati nei diversi capitoli. Arrabbiature, ormoni impazziti e sesso. Barbara Parodi parla di tutto, non si risparmia e lo fa con ironia, senso dell’umorismo e senza condire il discorso di inutili banalità. Semplice, diretta e vera. Il suo è uno stile tecnicamente impeccabile, che rende la lettura scorrevole dall’inizio alla fine. Niente fronzoli, un vero e proprio manuale questo, che lascia il lettore sicuramente divertito e con il sorriso sulle labbra, ma che lo induce a riflettere su dettagli, a volte intimi, e sui punti di forza che abbiamo tutte, ma che spesso non vengono assolutamente visti come tali, soprattutto da noi stesse. Leggendo non è difficile immedesimarsi nelle situazioni descritte di volta in volta dall’autrice. All’ultima pagina ci si arriva quindi con il sorriso sulle labbra, sì, ma anche con un pizzico di consapevolezza in più che lascia ampio margine per una riflessione su quelle che, a conti fatti, sono davvero le cose importanti.

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