Recensione: ”Le unghie rosse di Alina (Le quattro amiche fiorentine Vol. 2) ” di Christine von Borries
Titolo: Le unghie rosse di Alina
Autore: Christine von Borries
Editore: Giunti
Genere: Giallo-Thriller
Serie :Le quatto amiche fiorentine vol.2
Pagine: n°256
Prezzo Cartaceo: € 13,60
Prezzo Ebook: € 9,99
Asin:B085CJQQ41
Data di pubblicazione: 11 Marzo 2020
Quattro amiche inseparabili e un delitto che scava nei desideri più profondi delle donne.
Un nuovo mistero da risolvere per le quattro inseparabili amiche Valeria Parri, pubblico ministero alla Procura di Firenze; Erika Martini, ispettore di polizia; Giulia Gori, giornalista; Monica Giusti, commercialista. Nelle acque di un torrente, alla periferia di Firenze, viene ritrovato il cadavere di una giovane donna, dai lunghi capelli biondi e dalle unghie laccate di rosso. Di lì a breve si scoprirà che la vittima è una prostituta ucraina, Alina. Ma quello che potrebbe sembrare il gesto di un balordo porterà gradualmente alla luce una vicenda molto più complessa, che affonda le radici nella Firenze altolocata, disposta a tutto pur di soddisfare i desideri più urgenti: come quello di avere un figlio, a ogni costo. E tra una cena, un aperitivo e una serata a teatro, le quattro amiche non solo dipaneranno la fitta trama di intrecci sentimentali, tradimenti e tensioni familiari che movimentano le loro vite, ma riusciranno a mettere insieme i vari tasselli del mosaico che ruota intorno alla morte di Alina. E tutto questo grazie a un’arma in più, l’unica veramente efficace: la complicità e la solidarietà femminile che le tiene unite da tanti anni. Ma stavolta Valeria, Erika, Giulia e Monica arriveranno così vicine alla verità da mettere a rischio perfino le proprie vite…
Ciao fenici, oggi vi parlo del seguito di A noi donne basta uno sguardo, libro che ho veramente adorato. Se vogliamo ben guardare questo romanzo potrebbe essere autoconclusivo, però senza aver letto il primo della serie Le quattro amiche fiorentine, secondo me, si perde un po’ di poesia. Ritrovare Valeria, Monica, Giulia ed Erika è stato bellissimo, come effettivamente prendere un aperitivo con delle vecchie amiche. Sono loro e l’amicizia che le lega le protagoniste indiscusse della storia, mentre sullo sfondo anche questa volta viene trattato un argomento “tosto” come la fecondazione eterologa. Fin dove siamo disposte a spingerci noi donne per avere un figlio? Quale prezzo siamo disposte a pagare?
Anche qui troviamo due mondi contrapposti, chi può permettersi di spendere qualsiasi cifra per vedere avverato il proprio desiderio di maternità e invece chi è costretto a vendere una parte di sè per ottenere una qualche stabilità economica. Sono un po’ sibillina, me ne rendo conto, ma non voglio svelarvi nulla sull’evolversi della trama; sono rimasta veramente sorpresa nello scoprire il colpevole! Forse si capisce nell’ultimo capitolo, ma io non ci sono arrivata prima.
Il libro inizia con l’omicidio di una bella ragazza bionda, che porta a mani e piedi uno smalto rosso. Si scopre quasi subito che si tratta di una prostituta ed Erika, nelle vesti di ispettore di polizia e Valeria, in quelle di pubblico ministero, si trovano a dover indagare sul caso. Come al solito vengono coinvolte anche la commercialista Monica e la giornalista Giulia.
Monica infatti è chiamata a fare da consulente per una facoltosa clinica privata e, ovviamente, non riesce a non ficcanasare in giro. Il suo personaggio mi piace un sacco, ha una curiosità esilarante e un acume che la mette al pari delle amiche altre addette al caso. Giulia invece deve scrivere un articolo sulla fecondazione assistita e si trova anche lei a calpestare i lucidi pavimenti della stessa clinica. Le quattro amiche sono quindi informate ognuna di una parte del caso e contribuiscono alla sua risoluzione parlandone davanti a un buon bicchiere di vino. Francamente sono bellissime, come tutte le donne partono da “non ve lo potrei dire ma…” e da lì alla fine tutte rivelano i loro segreti.
La parte “gialla” è veramente ben scritta e avvincente, nulla da invidiare a scrittori più blasonati di questo genere. Io ho particolarmente amato anche la parte “romance”, gli intrecci famigliari o di coppia che avevamo trovato nel libro precedente si sono evoluti, ma alcune domande rimangono ancora in sospeso. Monica resterà con il suo bel fidanzato attore che la critica perché è ingrassata (essere vile) e ama prendersi qualche distrazione? Erika riuscirà a trovare un punto d’incontro con il padre di suo figlio Tommaso? E Valeria, in attesa del terzo figlio dal marito traditore ed eterno indeciso, come si comporterà? Mentre Giulia riuscirà finalmente ad avere il suo lieto fine a lungo tribolato? L’amicizia che lega le quattro donne è raccontata splendidamente, riesci quasi a respirare la loro complicità e il loro essere vicine in ogni momento, in una fantastica rete di supporto. Devo ammettere che non tutte le questioni hanno effettivamente una conclusione, attendo quindi con ansia il prossimo libro per colmare la mia curiosità! Come ho già ripetuto, le loro storie sarebbero un bellissimo spunto per una serie tv!