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Recensione: Le ventisette sveglie di Atena Ferraris di Alice Basso

Titolo: Le ventisette sveglie di Atena Ferraris

Autrice: Alice Basso

Genere: giallo- romance

Editore: Garzanti

Data di pubblicazione: 21 gennaio 2025

Età di lettura consigliata: +14

Mi chiamo Atena Ferraris e mi sa che non sono come gli altri, inutile girarci intorno. Mia madre mi ha sempre detto che siamo tutti diversi, e quindi è come se fossimo tutti uguali. Non ne sono convinta, ma mi fido di lei. Ho trent’anni, vesto fuori moda e odio le sorprese. E ho ben ventisette sveglie ogni giorno per ricordarmi di lavorare, di mangiare, di andare a letto, di smettere di pensare. Soprattutto faccio troppe domande, dicono. Perché per me è essenziale che ogni cosa abbia una spiegazione. Per questo dirigo una rivista online di enigmistica dove ogni gioco, rebus o anagramma ha una soluzione univoca. Mi fa sentire al sicuro. So che siamo in pochi a ragionare così. Ora, però, è successo qualcosa che ha scombinato le carte.
Tutta colpa del mio fratello gemello. Febo è uno scrittore in crisi e, per ritrovare l’ispirazione, si caccia nei guai più assurdi. Al momento, per esempio, si è iscritto a una scuola di magia. Sembrerebbe una cosa innocua, se non fosse che, fra giochi di prestigio e illusioni, è inciampato in un mistero vero, di quelli che scottano. Mi ha supplicata di aiutarlo, dice che ha bisogno della mia capacità di vedere particolari che gli altri non notano. E così eccomi costretta a uscire di casa, a conoscere persone nuove e ad avere conversazioni normali. Ma forse è quello che ci vuole: forse è arrivato il momento di mettersi in discussione e capire se mia madre ha detto la verità sul mio modo di essere. A volte bisogna uscire dal guscio per capire chi si è davvero.
Il nuovo progetto di un’autrice da mezzo milione di copie vendute, opzionato dalla più importante casa di produzione cinematografica italiana prima ancora della pubblicazione. Dopo averci fatto sognare con le avventure di Vani Sarca e Anita Bo, Alice Basso torna dai suoi lettori con una nuova protagonista: diversa, ma che assomiglia un po’ a ognuno di noi. Perché siamo pieni di fragilità, ma anche di una forza che non sappiamo di avere. E Atena è qui per dimostrarcelo.

Carissime Fenici,

oggi sono lieta di esprimermi sulla nuova fatica di un’autrice che è tra le mie preferite: Alice Basso. 

Sarà che le sue storie sono sempre ambientate a Torino (sono di parte, ma è una città indiscutibilmente stupenda), sarà che le sue protagoniste sono un po’ fuori dagli schemi, sarà che la sua scrittura è frizzante e autoironica, ma anche questa volta a mio parere ha fatto centro.

Con questo romanzo, si inizia una nuova serie (lei stessa ha dichiarato che ha già praticamente pronti almeno altri due volumi) che vede al centro Atena Ferraris, trentenne single che di mestiere fa l’enigmista, unica redattrice di una rivista settimanale online. 

Febo, suo fratello gemello, ha all’attivo la pubblicazione di due libri gialli, ma al momento ha il cosiddetto “blocco dello scrittore”. Il ragazzo, alla ricerca di nuovi spunti, si iscrive a un corso serale di “prestigiazione” e da qui inizia a dipanarsi la parte “gialla” della storia. A causa di un fatto strano a cui ha assistito, chiede aiuto alla sorella che a risolvere enigmi è maestra e inizia a indagare con lei, Gemma e Jacopo, compagni di corso.

Atena è una donna particolare, sin da bambina ha avuto difficoltà a rapportarsi con gli altri, si è sentita sempre fuori tempo e luogo. Per anni l’unica in grado di capirla e darle consigli atti a farla sentire meno “diversa” è stata la madre, che probabilmente per esperienza personale si era già costruita la propria corazza. I capitoli sono alternati con pagine di ricordi di conversazioni, in cui riceve consigli pratici per ovviare ai comportamenti  altrui che non comprende.

Devo fare, devo capire, devo imparare, devo chiedere scusa. Devo sempre fare qualcosa perché al primo colpo sbaglio sempre tutto 

Già la mania di montare ventisette sveglie ogni giorno la dice lunga, ha assolutamente bisogno che ogni minuto della giornata sia programmato, non c’è spazio per l’imprevisto, altrimenti il caos avrebbe il sopravvento. Vive seguendo un copione che ha imparato negli anni, non reagisce mai per come si sente, ma per come vorrebbero gli altri.  Nessuno le ha mai detto che è “strana”, ma sentirsi perennemente fuori posto non è di certo un bel modo di vivere. 

Che poi, chi determina ciò che è strano e ciò che è giusto? Personalmente non mi piace il bisogno attuale di etichettare e incasellare ogni comportamento che si discosti appena dalla maggioranza, non è che allora siamo tutti un pochino autistici? 

La componente  “giallo” questa volta passa un po’ in secondo piano, secondo me, ma del resto è comprensibile, Atena è un personaggio che si prende tutta l’attenzione. In ogni caso il colpo di scena finale è ben orchestrato.

Mi è mancata una maggiore caratterizzazione dei personaggi secondari, cosa che negli altri libri è sempre stata presente, ma sono sicura che verranno approfonditi in futuro, perché credo abbiano ancora molto da dirci.

Assolutamente deliziosi i giochi enigmistici presenti (con soluzioni a fine libro).

Da leggere con attenzione anche la postfazione, molto interessante e che dà spunti di riflessione e di ricerca. 

In conclusione, consiglio la lettura e attendo con ansia i prossimi volumi.

 

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Violenza ⚔️ | assente, anche se ovviamente un morto c’è

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