Recensione: Legacies – 3×12
Torna Legacies con il dodicesimo l’episodio. Sarà piaciuto alla nostra Cassandra Gold? Qui la recensione della puntata precedente.
Ben trovate Fenici. L’identità di Chloe è ormai svelata e con essa il motivo per il quale Malivore sembra tanto interessato a lei. Nel frattempo i suoi compagni cercano di capire come utilizzare i suoi poteri da Fenice. Da una parafrasi iniziale capiamo che l’artefatto in mano ai nostri ragazzi proviene da un lontano passato, misterioso e inquietante. Intanto il preside, insieme ad alcuni di loro, compie ricerche teoriche. Hope e Landon tornano nella dimensione prigione con l’intento di risolvere a modo loro la situazione. Come direte voi? Non lo immaginerete mai. Vi do un piccolo indizio: c’entra il Negromante. Infatti Hope vuole sfruttare il suo aiuto per sbrigare la faccenda. Le cose però precipitano e la ragazza viene ferita da un mostro insettoide che la infetta, tramutandola in un triibido nettamente più strano.
Lizzie tiene rinchiusa l’innamorata di sua sorella, con l’intento di scoprire il modus in cui è diventata una licantropa. Questo per evitare che lei possa trovarsi in pericolo in sua presenza. Scoprirà, a malincuore, che la ragazza è solo una vittima di una tradizione di famiglia. All’oscuro di tutto questo, Josie è insicura di se stessa e delle proprie capacità, credendo di essere stata allontanata per altre ragioni dalla persona che ama. La situazione in cui si viene a trovare la spinge a chiedere consiglio, usando un artefatto magico, al suo Io oscuro, per poter andare concretamente in fondo ai propri problemi. Si rende conto così che rinunciare a una parte di sé per essere qualcosa di diverso, non le ha portato la vita che ha sempre sognato. La ragazza cerca di resistere all’ammaliamento, ma le ragioni della sua controparte sono, a malincuore, sin troppo logiche. Nel frattempo nella scuola Salvatore c’è un po’ di confusione. Hope quasi trasformata in insetto è difficilmente contrastabile. A fatica riescono a tenerle testa cercando di risolvere la situazione.
Qui mi fermo, ho detto abbastanza. Devo dire che “finalmente” si respira un’aria frizzantina da queste parti. Notevole il dialogo tra le due Josie, esempio della più moderna psicologia. La parte oscura e quella buona si mettono a confronto, mettendo sul piatto della bilancia le loro ragioni, come per venire a patti per mettere le basi di una nuova Lei, che poi è quello il motivo per il quale la ragazza cerca consiglio. MG dà man forte a Lizzie nell’occuparsi della lupa mannara, senza però sbilanciarsi troppo con la sua ex musa. Per la serie ti aiuto, ma non ti allargare… riesce comunque a mantenere le distanze da lei, per ribadire il fatto che non l’ha certo perdonata per il suo comportamento. Di fatto la ragazza da il peggio di sé nel tener rinchiusa Finch, facendole rivivere ricordi tristi, con l’intenzione di scoprire la radice della sua licantropia. Landon ribadisce a Hope di voler far parte delle attività pratiche delle loro missioni, non solo di quelle teoriche, rifiutando di essere estromesso nonostante i pericoli costanti nei quali si trova la loro scuola. È arrivato il momento per Josie di scegliere cosa è davvero importante: tentare di avere una vita normale, o riprendere i suoi poteri per aiutare Hope, sua amica, in pericolo di vita. All’ultimo secondo Landon dovrà fare una scelta difficile, che metterà in luce un nuovo lato delle sue capacità. Sarà questo suo fare spregiudicato che insinuerà dei dubbi nei suoi riguardi nei pensieri dei suoi amici.
E mentre cala il buio e le coppie si confrontano… vi lascio con un caloroso saluto, con la speranza di sapere le vostre opinioni al più presto su Legacies.
Buona visione Fenici!