Recensione: “Legati dal dovere. Mafia chronicles: 2” di Cora Reilly
Sono passati quattro anni da quando Dante Cavallaro è rimasto vedovo. Ora, L’Organizzazione è pronta a eleggerlo come Capo e ogni Uomo d’Onore che si rispetti ha bisogno di una moglie accanto in grado di dargli un erede.Valentina pare la scelta perfetta: giovane, anche lei vedova, proveniente da una famiglia rispettata. Tutti requisiti perfetti per un matrimonio di convenienza. Valentina sogna un matrimonio in piena regola, desidera un rapporto coniugale che vada oltre l’indifferenza, vuole un marito che la soddisfi. Dante deve starle alla larga, non può permettersi di provare attrazione verso sua moglie, figuriamoci dei sentimenti. In una Chicago che la vorrebbe solo come moglie trofeo, Valentina dovrà fare i conti con il passato, che torna a bussare alla porta e con un marito che vorrebbe conquistare, che la guarda come se non esistesse, ma la possiede come se fosse stata sua da sempre.
Nel secondo capitolo di questa serie è il capo della mafia di Chicago, Dante Cavallaro a convolare a nozze.
Vedovo da quattro anni, sua moglie era una donna di cui era molto innamorato e ne mantiene ancora vivo il ricordo.
La scelta ricade su Valentina che, a soli ventidue anni, è vedova di un uomo donore ucciso solo nove mesi prima.
La coppia non è convenzionale, ma entrambi hanno il loro tornaconto. Dante in questa unione cerca solo di mantenere le apparenze, che impongono a un capo di generare un erede, mentre Valentina, che è ancora molto giovane, cerca di rifarsi una vita con un uomo da amare. Lei in realtà aveva un matrimonio impostole dalla famiglia, con un uomo che considerava solo un amico.
I ruoli dei personaggi sono capovolti, il protagonista maschile sembra sfuggire dal rapporto fisico con la moglie, la quale anela sempre più a provocare il marito in tutti i modi, cercando di farlo capitolare e avvicinare a sé. Il fantasma di questa moglie defunta, di cui Dante ancora conserva i ricordi rinchiusi in una stanza, diventa per la ragazza una sfida. Valentina mi piace, è forte e determinata, non si fa scoraggiare e la sua bellezza, unita alla testardaggine, sono basilari per farsi apprezzare dal marito. Anche la scelta di lavorare la mette al centro dell’attenzione della famiglia mafiosa, che non le rende la vita facile, ma l’alleanza del marito che l’aiuta a realizzarsi è significativa e dimostra la considerazione che comincia ad avere per la moglie. La sua più fedele amica e confidente è la cugina Bibbiana, la quale subisce ogni tipo di violenza dal marito che è un uomo di Dante. Anche qui dimostra grande forza cercando in tutti i modi di aiutarla, anche a costo di sfidare le regole.
Valentina però nasconde un segreto che riguarda il precedente marito, la sua lealtà è sconcertante ma potrebbe essere anche la sua rovina.
Sorpresa sorpresa, la vedova è pura e immacolata, questa prima notte di nozze sembra non arrivare mai. E le certezze e la forza di Valentina vanno via via scemando e comincia a pensare di non essere abbastanza attraente. Come mai una bellissima ragazza è ancora vergine? Quale segreto nasconde? Il bel Capo della mafia quanto potrà ancora resistere alla sua avvenente moglie?
Devo dire che i protagonisti mafiosi di questa serie sono tutti dei gran signori con le loro compagne.
Un finale a effetto. Sicuramente aspetto di leggere il prossimo della serie.