Recensione “L’eredità del Drago” di Catherine Archer (serie La Confraternita del Drago #1)
Allevata per essere docile e remissiva, Isabelle Kelsey ha imparato a celare i propri sentimenti dietro un atteggiamento freddo e distaccato. E quando suo padre la dà in sposa a lord Simon Warleigh, obbedisce senza discutere, sperando di sottrarsi così alle angherie dell’odiato genitore, responsabile della morte del Drago, suo amatissimo zio. Simon, invece, che l’ha sposata per non essere privato delle terre, nonché della sua stessa vita, rimane folgorato dalla bellezza della sua giovane sposa, dietro la quale sa intravedere un’indole diversa, capace di trasformarla in una donna tenera e passionale. Ma perché ciò avvenga…
Considerato un classico della letteratura romance di qualche anno fa, “L’eredità del Drago” è il primo, di tre volumi, della saga La Confraternita del Drago. È ambientato nel medioevo inglese, all’epoca di re Giovanni, dove agguati, combattimenti e vendette erano linguaggio comune e all’ordine del giorno.
E proprio la vendetta sarà il fil rouge di questa storia: tre amici, educati dal nobile Drago come scudieri, saranno testimoni della sua morte, operata per mano del fratello, e ne saranno indirettamente responsabili. Ciò li farà crescere con un grande rimorso nel cuore e un vivissimo desiderio di vendetta, che li porterà ad allontanarsi, a soli quindici anni, per andare a combattere in Terra Santa.
Simon, Jarrod e Christian vivranno tre destini paralleli, che li condurranno molto lontano.
Questo romanzo ci racconta gli eventi di Simon, che sposerà la gelida figlia del suo peggior nemico, nella speranza di salvare le sue terre confiscate dalla corona.
La storia d’amore tra il giovane e Isabelle sarà molto intensa, ricca di schermaglie e di momenti drammatici. Lui si convincerà che la bella dama sia tale e quale allo spietato genitore, mentre lei, che in realtà ha imparato a celare dietro una maschera di gelo la sua debolezza e sensibilità, non riuscirà a fidarsi. In cuor suo, infatti, riterrà il marito responsabile della morte dell’amato zio, il Drago.
Nonostante le difficoltà, Simon riuscirà lentamente a far sciogliere la giovane sposa in appassionanti incontri d’amore, molto coinvolgenti, dei quali ho apprezzato la sensualità e l’erotismo, che non scade mai nell’esagerazione.
La trama è ben costruita, con intrecci appassionanti e alcuni colpi di scena interessanti. Peccato che nella prima parte del libro alcuni momenti risultino un po’ troppo tirati per le lunghe e nella parte finale, dove si attende con ansia un bel duello, la scaramuccia termini troppo presto e in modo troppo sbrigativo. A mio avviso, l’autrice avrebbe potuto descrivere un po’ meglio e dilungarsi di più sui particolari.
In generale l’argomento storico è trattato bene, sebbene non ci si dilunghi, nei particolari, nel descrivere l’ambiente e la vita nel castello, facendo apparire quest’ultima, in alcuni momenti, anche troppo confortevole, come in realtà non era.
È comunque un bel romance, imperdibile per le amanti del genere.
Recensione a cura di: