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Recensione: L’improbabilità dell’amore di Hannah Rothschild

 

Titolo: L’improbabilità dell’amore
Autrice: Hannah Rothschild
Editore: Neri Pozza
Genere: Narrativa / Satira
Data di Pubblicazione: 07 aprile 2022

La vita della trentenne Annie McDee negli ultimi tempi ha preso una brutta piega: dopo la rottura con lo storico fidanzato si ritrova sola, in un appartamentino un po’ squallido, l’unico che può concedersi con il suo magro stipendio di cuoca. Cinque settimane prima, a uno speed-dating organizzato in un museo di Londra, ha conosciuto Robert e, ora che vorrebbe fargli un regalo di compleanno, è costretta a rovistare in un negozio di seconda mano. Tra cumuli di ciarpame e scarti appartenuti a chissà chi, Annie nota un quadro appoggiato a una parete, dietro una pianta di plastica. Il proprietario non ne sa granché: ha acquistato la baracca alla cieca, cianfrusaglie e ninnoli compresi. Spinta da un impulso irresistibile, la giovane donna acquista il dipinto, salvo doversene pentire la sera stessa, quando Robert la molla senza nemmeno presentarsi a cena. Decisa a restituire il quadro per riavere indietro i soldi, il giorno dopo Annie pedala fino al negozio del rigattiere, ma al suo arrivo ha un’amara sorpresa: l’area intorno alla bottega è chiusa dal nastro della polizia e al suo posto non restano che macerie fumanti. Poche ore dopo la sua visita nel negozio, qualcuno vi ha fatto irruzione, ha legato il titolare, sparso benzina ovunque e lanciato uno straccio in fiamme. Il locale è bruciato in poche ore. Davanti all’accaduto, a Annie non resta che rassegnarsi al sacrificio delle sue settantacinque sterline e tornarsene a casa con il dipinto sottobraccio. Nelle settimane successive, tuttavia, la sua vita e la sua persona sembrano stranamente diventare oggetto di improvviso interesse e curiosità di un gran numero di bizzarri individui.

Prendendo spunto da un quadro di Watteau totalmente inventato, Hannah Rothschild crea una storia con una serie di personaggi bizzarri e alquanto eccentrici: oligarchi in esilio, mercanti d’arte, nobildonne cadute nell’oblio, faccendieri e mecenati. Di ognuno di loro si parla a profusione nel libro, raccontando come sono arrivati alla casa d’aste per aggiudicarsi il dipinto.

La vita della trentenne Annie negli ultimi tempi ha preso una brutta piega: dopo la rottura con lo storico fidanzato si ritrova sola in un minuscolo appartamento londinese e lavora come la cuoca per un regista italiano. Una sera, a uno speed-dating incontra Robert col quale ha una relazione. Intenzionata a fare a quest’ultimo un regalo speciale, entra da un rigattiere e tra le tante cianfrusaglie nota un quadro che d’impulso decide di acquistare per poi pentirsene la sera stessa perché Robert la molla. Così, rassegnata, decide di restituire il quadro, ma quando arriva al negozio trova la polizia e i pompieri perché c’è stato un incendio che ha devastato la piccola attività. Un po’ turbata torna a casa col suo dipinto, senza sapere esattamente cosa farsene.

Quando scoprirà l’importanza e il valore della tela, la sua vita cambierà finendo sotto i riflettori, senza tenere conto dell’esistenza di alcune persone che bramano tantissimo il dipinto che nasconde un segreto che tale deve rimanere.

All’inizio ho faticato a entrare nel romanzo, troppi personaggi, molti rimandi alle loro vite, descrizioni eccessivamente particolareggiate, come se tutto questo raccontare togliesse verve alla storia.  Proseguendo ne ho però apprezzato l’irriverenza, la critica pungente verso il mondo dell’arte e dei suoi anfitrioni.

Una storia che parla di un mondo chiuso nella sua cerchia danarosa, con la compravendita a porte chiuse o solo su invito. Come se l’arte, la sua bellezza fosse a disposizione solo dell’élite, di coloro che “possono permettersela”.

Una scrittura brillante e raffinata, critica in alcune parti, che porta in scena l’essenza dell’arte.

Ciò che più mi è piaciuto sono stati i capitoli in cui il quadro stesso, con un linguaggio forbito e con sottile ironia, ci racconta la sua vita e i suoi molteplici proprietari.

Da non perdere!

 

 

 

 

 

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