Recensione: “L’inizio della mia fine ” di L.A. Cotton -Serie Wicked Bay vol. 1
Titolo: L’inizio della mia fine
Autore: L.A. Cotton
Editore: Hope Edizioni
Genere: Romance
Serie: Wicked Bay vol.1
Eloise “Lois” Stone sapeva che il trasferimento a Wicked Bay avrebbe reso le cose difficili. Lasciare la piccola contea inglese in cui era cresciuta, i ricordi e buona parte della sua vita non era certo facile, soprattutto considerando le prove a cui era stata sottoposta nell’anno appena trascorso.
Non aveva tuttavia preso in considerazione la possibilità di ritrovarsi faccia a faccia con il ragazzo che, una notte dell’estate precedente, durante la sua vacanza di famiglia a Wicked Bay, l’aveva trascinata nel suo mondo, facendole provare delle emozioni sconosciute.
Maverick Prince, il Principe della scuola, la star della squadra di basket, il ragazzo di cui tutte bramano l’attenzione, si comporta però come se non la conoscesse e, da perfetto stronzo, la tratta come se fosse una fastidiosa sorella minore che è costretto a tenere d’occhio. Lui sembrerebbe intenzionato a ignorarla, a tenerla a distanza, a trattarla come se non esistesse. Almeno, il più delle volte.
Lois ha una sola certezza: Maverick non è pericoloso solo per la sua sanità mentale, ma lo è prima di tutto per il suo cuore.
Il trasferimento a Wicked Bay non è il suo problema più grande e, quando si troverà in balia degli eventi, capirà che quello era solo… l’inizio della sua fine.
Bentornate fenici!
Oggi vi parlo de L’inizio della mia fine, primo volume della Wicked Bay Series, la nuovissima duologia di LA. Cotton, edita nel nostro Paese dalla Hope Edizioni.
Premetto che ho deciso di leggere questo romanzo per concedere all’autrice una possibilità di riscatto, dopo la cocente delusione provata con gli ultimi due volumi della sua precedente serie. Mi costa molto ammettere che purtroppo la Cotton non si è rivelata all’altezza del compito affidato.
Ma procediamo per gradi. L’autrice ci porta nell’assolata California e ci presenta i suoi due nuovi personaggi, Eloise “Lois” Stone e Maverick Prince.
Lois è una diciottenne inglese, la cui spensieratezza viene distrutta dalla tragica morte della madre e del fratello maggiore. La spirale di autodistruzione in cui la giovane cade, spingerà suo padre a far ritorno a Wicked Bay, approfittando dell’aiuto dello zio Gentry e della sua famiglia allargata, i Prince-Stone. È tra di loro che Lois riconosce gli occhi dello sconosciuto con cui ha trascorso solo un anno prima una memorabile serata. Ma quegli occhi un tempo caldi e gentili, adesso la osservano con sprezzo e freddezza.
Lois ben presto scoprirà che far parte dei Prince-Stone non è poi così semplice. Riuscirà la nostra protagonista a ricostruirsi una vita a Wicked Bay o sarà sul serio “l’inizio della sua fine”? Non vi resta che leggere il libro per scoprirlo, nella speranza che questa storia riesca a colpirvi più di quanto abbia fatto con me.
La trama così descritta, infatti, lasciava ben sperare sul contenuto del romanzo ma, col senno di poi, vi dico che ci sono troppe cose che non mi hanno convinta. Partiamo dai personaggi. Avevo davvero voglia di leggere un bel libro con un protagonista rude e problematico e, anche se non inserirei Maverick tra i miei dieci personaggi maschili preferiti, non posso dire che mi abbia deluso. A non convincermi è stata invece Lois, figura nei confronti della quale ho avuto molte difficoltà a provare empatia. Non ho apprezzato, in particolare, l’impronta data a questo personaggio, che ho trovato eccessivamente matura e piena di esperienza rispetto alla sua età anagrafica. Contrasto, questo, che si rivela in pieno in altre parti del libro, quando la protagonista reagisce invece in modo sicuramente più adeguato ai suoi diciotto anni (mi riferisco in particolare a quando Lois scopre le reali motivazioni che hanno spinto suo padre a trasferirsi in California).
A non convincermi sono state poi alcune scelte narrative. Ho decisamente sofferto la mancanza di un flashback iniziale, in cui ci venisse raccontata la famosa serata trascorsa da Lois e Maverick e quindi il legame che lei tanto decanta quando incontra nuovamente il ragazzo. Ma la brevissima descrizione che ne fa l’autrice all’interno del libro si rivela del tutto insufficiente, con la conseguenza che mi è mancata la curiosità di scoprire i dettagli del loro rapporto, di tifare per il loro legame e sperare nel lieto fine. A dirla tutta, l’intera narrazione non dico mi abbia annoiata ma mi ha lasciata del tutto indifferente (che forse è anche peggio!).
Nonostante le mie personalissime considerazioni, tuttavia, non mi sento di bocciare in toto un romanzo che potrebbe comunque incontrare i gusti di molte lettrici quindi lascio a ognuna di voi la scelta di avventurarvi o meno nel mondo dell’assolata Wicked Bay.
Alla prossima!
Maverick