Recensione: “L’ombra del drago” di Andrea Riccardo Gasparoni – Serie: Storie delle Terre Unite #2
Recensione: L’ombra del drago
Serie: Storie delle Terre Unite #2
Autore: Andrea Riccardo Gasparoni
Genere: Fantasy
Casa Editrice: Youcanprint
Data di pubblicazione: 26 Luglio 2021
Gli eserciti dei quattro regni hanno raggiunto Meridies e Seth, Caleb e Ginevra, si recano in solitaria nelle Terre Oscure per incontrare di persona Goldfire e, dopo aver ascoltato da lui una nuova verità, iniziano a pensare di accettare la sua richiesta: unire i loro poteri per mettere un fermo alla morte. In quel luogo oscuro Seth ritrova i suoi cari e, con gran sorpresa, delle vecchie conoscenze. L’alba della battaglia è vicina e l’esercito delle Terre Unite è pronto a riprendersi la propria libertà. Amicizia, coraggio e dolore accompagneranno i tre ragazzi durante questo lungo viaggio intricato, un viaggio che porterà alla luce nuove verità sulle quattro Creature e sullo stesso Goldfire.
Che cataclisma di emozioni, Fenici; dalla prima all’ultima pagina succede qualcosa di incredibile!
In questo secondo volume delle Storie delle Terre Unite gli eventi si susseguono incalzanti, al punto che non vi è nemmeno il tempo di riprendersi tra una battaglia e un mistero, talvolta intuibile alla mia veneranda età, altre assolutamente inaspettato. E vogliamo parlare del finale? Di cui assolutamente non dirò nulla; la mia bocca è cucita! Ma, caspita, si passa dal pianto, al sorriso, all’arcano con un cliffhanger decisamente non scontato, che ti invoglia ad andare a rileggere alcuni passaggi per ritrovare gli indizi nascosti nella narrazione.
Quando un romanzo piace è difficile imprimere su carta le sensazioni provate, perché generalmente non si esprimono, si vivono e basta, quindi forse la parola giusta per descrivere L’ombra del drago è “coinvolgente”.
Vediamo dove eravamo rimasti…
Gli eserciti dei quattro regni sono approdati a Meridies, ma una decisione obbligata pende sulla testa dei nostri Seth, Caleb e Ginevra. Il loro viaggio nelle Terre Oscure inizia ora, dovranno incontrare il loro acerrimo nemico, Goldfire. Proprio lui sarà una delle sorprese più grandi del romanzo. Cosa accade nella mente umana quando si scopre che colui che siamo abituati a odiare potrebbe celare delle verità mai rivelate dai propri alleati? A chi credere? Quali scombussolamenti avranno i nostri ragazzi?
Il personaggio di Goldfire si infittisce, e per quanto la sua crudeltà sembri non avere eguali nella storia, forse ognuno ha dei motivi per essere ciò che è. Ma il fine giustifica i mezzi? A quale famiglia appartenere ora?
Sussultai quando la sua testa ruotò nella mia direzione:
“ Non essere sciocco Seth, non può vederti”, ma il pensiero si concretizzò quando la sua bocca si contorse in un sorriso mellifluo. Mi sforzai per credere che si trattasse solo di una fatalità, in fondo io non ero concretamente lì.
<< Seth, ci rivediamo finalmente >> si voltò verso di me.
[…] << Cosa volete da noi?>>
<< Quello che vuole ogni fratello: riunirsi alla propria famiglia. […] >>
L’incontro con l’uomo, si fa per dire, che raffigura il male non sarà l’unico che sconvolgerà la psiche dei nostri protagonisti. Rivedere Finn per Caleb sarà un connubio di rabbia che incendierà il suo spirito, facendogli quasi perdere lucidità; Seth non crederà ai suoi occhi riscoprendo un Luke devoto al male, infatti quel fratello che tanto ha amato si è perso nell’oscurità. Ma non tutto è perduto, Emily e Tom sono lì, sono vivi, la speranza non può essere persa allora.
I moti dell’anima si accendono, si infiammano e ci guidano nella narrazione come la scintilla che dà vita al fuoco: la vendetta, la speranza, il senso di giustizia e di fratellanza, le promesse da mantenere e la famiglia da proteggere sempre, ad ogni costo.
In questo secondo volume della serie, c’è un’evoluzione della storia e dei personaggi che crescono e si completano a vicenda, ma arrivano anche a dover fare i conti con il passato e i loro desideri inconsci. Potrebbero prendere strade diverse, perché non sempre la ragione accompagna il cuore e non sempre ciò che è giusto è quello che davvero vogliamo. La lotta sopraggiunge e non sarà solo sul campo di battaglia, ma anche all’interno di ognuno dei protagonisti. Il Lumen sta per arrivare… si potrà davvero sconfiggere la morte?
<< Cercherò di essere più chiara possibile. Il Lumen è il luogo in cui le anime mortali possono trovare la pace, una sorta di casa per l’anima, ma senza una dimora ad accoglierle, queste vagherebbero in un oblio infinito e senza luce. Aprendo quella porta, se ne invertirebbe il meccanismo: chi è dentro potrà uscire; chi deve entrare, invece, non vi può accedere.>>
“E allora? Io voglio solo rivedere la mia famiglia”, pensai egoista.
Le battaglie e gli intrighi incalzano, perché viaggiare in mezzo alle Terre Unite è molto pericoloso e il nemico li osserva e attende costantemente un passo falso, ma in sordina qualcuno è pronto a difendere le incarnazioni di Fenice, Pegaso e Grifone. E qui non puoi fare a meno di amare il nemico! Se nel precedente volume Caleb era il mio preferito in assoluto, sebbene Seth mi facesse sbellicare dalle risate per la sua ingenuità e testardaggine, ora il GENERALE è nel mio cuore! Lo amo, sappiatelo. È l’emblema del coraggio, del sacrificio e delle scelte difficili; son tutti bravi a giudicare, ma poi qualcuno si deve sempre prendere le responsabilità per tutti. Oh Generale, mio Generale!
Sto facendo di tutto per non spoilerare, mi mordo la lingua e mi tiro le orecchie – i capelli no, son sacri, non scherziamo –apprezzate l’impegno 😊.
E poi succede… il nemico del mio amico è mio nemico?
Qualcuno se ne va, abbandonando Gin nel suo oblio e incredulità. Lasciando un vuoto enorme da colmare, perché il dolore quando arriva è troppo grande e la vendetta dovrà avere luogo. La lama verrà infilzata e dividerà le carni!
Lo sconforto sopraggiunge, e si sa, quando le cose vanno male poi andranno pure peggio!
È arrivata la notizia e quella maledetta lettera in cui ho pianto così tanto da non riuscire a crederci. Questa volta non resusciterà, vero? Che commozione, ma non si può piangere per un libro, Karin, riprenditi!
Non so se questa sia la recensione che vi aspettavate, forse avrei dovuto dire che il romanzo è narrato in prima persona con un linguaggio semplice, concreto ed efficace. Una scrittura lineare che si lascia leggere in un battito di ciglia, con un lessico preciso e adatto ad ogni età. Un wordbuilding che risulta più articolato rispetto al primo capitolo della serie, ma sempre ben costruito, con maggiori descrizioni di luoghi e battaglie, che ho davvero molto apprezzato. Vivere i combattimenti l’ho trovato molto avvincente e l’azione va premiata sempre. Personaggi ben caratterizzati, che permettono al lettore di immedesimarsi e amarli… insomma, bla bla bla! Tutto verissimo… ma non è per questo che ho adorato il libro. L’ho amato per le emozioni che mi ha scatenato e per tutti quei valori importanti che mi sono stati insegnati, e a cui io credo.
Giusto per citarne qualcuno…
Mai smettere di sognare, solo chi sogna può volare.
- S. E se ancora non ve lo siete chiesto, vi lascio con questa domanda: chi è l’ombra del drago?
Un mondo di complimenti all’autore, Andrea Riccardo Gasparoni, per la passione che traspare in ogni parola.
In fremente attesa dell’ultimo capitolo della trilogia, vi consiglio questa bellissima avventura.