Recensione: L’Ordine di Liliana Marchesi
Titolo: L’ordine
Autore: Liliana Marchesi
Editore : Independently published
Genere: Distopico, Young Adult
Data di pubblicazione: 09 Marzo 2021
Il mondo in cui vivono Syria e Gregory non è più quello di un tempo. L’Ordine ha cambiato le regole e costruito Istituti in cui i bambini vengono condotti e cresciuti dal loro primo giorno di vita. Rigore e lavoro saranno gli unici genitori che avranno, fino al momento in cui anche a loro verrà chiesto di mettere al mondo dei figli, che non vedranno crescere. Il destino però ha in mente qualcosa di diverso per Syria. La vita all’Istituto per lei è come una gabbia che si restringe sempre di più attorno al suo cuore. Quando Greg viene portato via improvvisamente e lei vede svanire anche l’ultima speranza di un futuro insieme a lui, l’unica cosa che le resta da fare è fuggire. Riuscirà a sopravvivere al di là dei confini dell’Ordine? Ma soprattutto, riuscirà a ritrovare il suo Greg? Liliana Marchesi è nata nel 1983. Vive a Caravaggio, insieme al marito e ai quattro figli (di cui due pelosi).Ha iniziato la sua carriera letteraria nel 2012 con la pubblicazione del primo romanzo “Harmattan” attraverso il Self-Publishing. Nel 2014 ha fondato il primo sito italiano dedicato alla Distopia (LeggereDistopico.com), e dopo aver pubblicato la dilogia CAVIE, edita da La Corte Editore, ha deciso di tornare definitivamente al Self-Publishing, per potersi occupare in prima persona del suo percorso editoriale. “L’Ordine” è il suo undicesimo romanzo.www.lilianamarchesi.it
Immaginate un mondo in cui i figli vengono strappati alle madri per crescere in Istituti dove il loro compito è lavorare, lavorare e lavorare. Poi aggiungete un blackout misterioso che ha reso il luogo privo di tecnologia, anzi i cui abitanti più piccoli non sanno proprio cosa sia. Avrete così la storia de L’Ordine, romanzo distopico della bravissima Liliana Marchesi. In questo ambiente crescono i due giovani protagonisti della storia: Syria e Gregory, due ventenni che si amano e credono di poter stare insieme. Non hanno però tenuto conto delle regole ferree dell’Ordine, che ha già stabilito come dovrà essere la loro vita. Secondo tali uomini che detengono il potere, la sopravvivenza della specie è possibile solo grazie al rigore e ai sacrifici. Nella loro visione non c’è spazio per i sentimenti: le emozioni e i legami rendono deboli, per questo motivo i bambini vengono cresciuti negli Istituti e allontanati dai genitori, ritenuti incapaci di educare i propri figli.
Con una scrittura fluida e senza fronzoli, ci troviamo catapultati in un mondo pieno di bugie che cerca di annientare la personalità e i desideri dei giovani protagonisti, fino al giorno in cui saranno divisi e scopriranno che le cose non sono andate esattamente come l’Ordine gli ha sempre fatto credere. Venendo a conoscenza del loro passato, sono determinati a ritrovarsi e a vivere la vita come l’hanno sempre sognata.
Ho apprezzato molto le descrizioni dei vari gruppi di persone che Syria e Gregory incontrano durante il loro difficile cammino. La narrazione si alterna con il punto di vista di entrambi, raccontando le esperienze di ciascuno dei due.
Ci troviamo in un mondo in cui è netta la suddivisione tra coloro che lo popolano: ci sono i Nomadi che vagano per le foreste cacciando il proprio cibo e vivendo lontano dai confini degli Istituiti; poi ci sono i Vermi che abitano sottoterra dove l’unica legge è quella del più forte nei combattimenti; e infine ci sono gli Evoluti che saranno una scoperta alquanto inquietante, una sorta di iperbole della nostra società attuale.
Un romanzo che parla di noi, di come viviamo la nostra vita, soprattutto quella social, sempre alla ricerca costante di like e approvazione da parte dell’universo dietro lo schermo.
Una storia che mette in mostra il lato più oscuro del mondo virtuale, creando una realtà nella quale in pochi vorrebbero vivere. Un’esistenza che non è una vera esistenza. Un continuo cercare di creare contenuti che facciano guadagnare punti e “visualizzazioni” per garantire la sopravvivenza del proprio stile di vita e per “migliorarlo”. Una società che guarda più agli “oggetti” che alle persone, perdendo il contatto con loro e l’empatia verso chi soffre.
Un romanzo sui veri sentimenti, sui valori che contano davvero, sulla libertà di vivere la vita come meglio si crede ma nel rispetto degli altri.
Un libro per gli amanti dei distopici con giovani protagonisti alle prese con il mondo crudele che gli adulti gli hanno consegnato.