Recensione: “Luna di Sangue” di Laura Randazzo. La stirpe delle Lowlands #4
Ciao fenicette oggi la nostra Issy ha recensito per noi il libro “Luna di Sangue” di Laura Randazzo. La stirpe delle Lowlands #4
Rieccomi Fenicette, sono sempre io, la vostra Issy. Oggi mi ritrovo a recensire un libro che ho divorato in una giornata scarsa. Sì, sono una lettrice compulsiva e non mi vergogno di dirlo.
Il libro di cui vi parlo è il nuovo capitolo della serie “LA STIRPE DELLE LOWLANDS”. Premetto che ho amato questo libro dall’inizio alla fine. C’è tutto dentro a queste pagine: amore, disperazione, combattimento e speranza. È molto coinvolgente; il paesaggio è appena accennato, ma i personaggi son ben delineati. Ovviamente è impossibile non innamorarsi del nostro affascinante alpha Christopher: leale e coraggioso ma tormentato. Allo stesso modo non si può che adorare la nostra dottoressa Madison Silver: dolce ma coraggiosa e sempre pronta ad ogni emergenza.
Ammetto di aver versato qualche lacrimuccia alla fine, ma non mi pento certo di aver utilizzato un pacchetto di fazzoletti. Ok, forse è meglio dire due.
Beh, se non amate i licantropi questa serie non fa per voi, anche se a mio modesto parere potrebbe farvi amare i lupi e il fantasy in generale. La scrittrice per me è una scoperta molto gradita, ricca di talento e passione. Io amo fortemente i licantropi e purtroppo trovare storie dove queste creature siano protagonisti degni di nota è arduo, ma non per Laura Randazzo.
Ringrazio RFS per avermela fatta scoprire e avermi dato la possibilità di recensire questo libro stupendo.
Non credo che sarà l’ultimo di questa serie, o almeno lo spero, dato che sul finale ci lascia con delle domande che attendono solo i libri successivi per ricevere risposte.
Mi devo procurare ad ogni costo gli altri libri della serie e leggerli tutti: sono troppo curiosa, quindi non posso che fare i complimenti alla scrittrice che ha creato un mondo fantastico dove evadere per alcune ore piene di adrenalina e amore.
Ci rivediamo alla prossima recensione. Ciao ciao, Fenicette.