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Recensione: Lunatico di Onley James

Serie: I Mali Necessari Vol. 6

Titolo: Lunatico

Serie: I Mali Necessari Vol. 6

Autore: Onley James

Genere: Dark romance MM

Editore: self

Data pubblicazione: 17 settembre 2024

Età di lettura consigliata: +18

La serie I Mali Necessari è composta da:

 

 

Ogni psicopatico della famiglia Mulvaney ha un ruolo da svolgere. Archer Mulvaney è il giocatore d’azzardo, il libertino ubriaco che si guadagna da vivere intorno al tavolo da poker in modo professionistico. Pochissime persone conoscono il vero Archer, nemmeno i suoi fratelli. Ma c’è un uomo che di lui sa fin troppo.

Mackenzie Shepherd trascorre le proprie giornate fotografando animali selvatici in via di estinzione. È anche il fratello di un sociopatico e il figlio di una donna che ha letteralmente scritto un libro su come crescerne uno. Quando sua madre gli chiede di dirigere un progetto governativo segreto, quella gli sembra la scusa perfetta per sfuggire alla propria vita.

Scappare dal passato, però, porta Mac a scontrarsi con Archer. E questo è un problema. Affinché quel progetto abbia successo, infatti, i due devono concordare su ogni decisione, solo che non la pensano allo stesso modo su niente. Tranne forse sul sesso. Perché il sesso tra loro è spettacolare.

Quando la vecchia vita di Mac torna a tormentarlo, Archer insiste per mettere da parte le loro divergenze e aiutarlo a restare al sicuro. Purtroppo, sono entrambi abituati a risolvere le cose da soli. Quindi la domanda è: riusciranno finalmente a smettere di lottare tra loro per trovare la verità, o la loro relazione è la prossima cosa sulla lista delle specie in via di estinzione?

Lunatico è una storia d’amore psicopatica enemies to lovers schifosamente sensuale, con un lieto fine e senza cliffhanger. Incontreremo un sexy e malizioso pervertito e un muscoloso roscio dal cuore a pezzi che adora l’odio che covano l’uno nei confronti dell’altro. Come sempre, c’è violenza gratuita, umorismo molto oscuro, più sangue che in un mattatoio e sufficiente ardore da sciogliere le metaforiche mutandine. Questo è il sesto libro della serie I Mali Necessari. Ogni volume segue una coppia diversa.

 

 

Avevo già intravisto Archer Mulvaney nei precedenti volumi, con una grave dipendenza da alcool e il vizio del gioco d’azzardo, ma (sorpresa!) si è scoperto che si trattava di una copertura per sviare sospetti rispetto alla sua implicazione in un progetto top secret. Nonostante la curiosità di conoscerlo davvero nella sua incapacità di provare stimoli ed emozioni, però, quello che emerge fin dalle prime pagine è un uomo che perde il controllo e si lascia sedurre, un battibecco dopo l’altro, da Mac Shepherd (fratello di Jayne, protagonista del secondo libro della serie Elite Protection Services), un uomo infastidito ma allo stesso tempo stuzzicato, incapace di dominare il proprio desiderio e che si odia per questa debolezza. A quanto pare, un lato di sé che non conosceva prima e che solo Mac riesce a risvegliare, grazie alla sua esperienza con un fratello sociopatico.

Questo sviluppo a rovescio mi ha un po’ destabilizzata, perché non mi ha dato modo di empatizzare con la personalità psicopatica di Archer, di soffrire con lui per le difficoltà che questo gli ha creato crescendo, e di arrivare a desiderare che Mac compiesse la sua magia portandolo al cambiamento nella sua personalità grazie allo sbocciare del legame affettivo.

 

«Perché mi dai contro per ogni dannata recluta?» chiese Archer. Mac gli infilò la lingua in bocca prima di rispondere: «Perché adoro farti incazzare. Diventi tutto rosso, furioso. Nessun altro riesce ad avere accesso a quel lato di te. Solo io.»

 

Con l’avanzare della storia diventa sempre più chiaro il modo in cui i due uomini sono perfetti l’uno per l’altro: Mac ha trovato la chiave giusta per far cadere la maschera di Archer, gli rende impossibile fingere come fa con chiunque altro, inclusa la sua famiglia. Sa stuzzicarlo, sfidandolo a rifiutarlo ma allettandolo con la ricompensa del piacere; sa piegarlo al suo volere con le sole armi della seduzione e di un dispotico controllo al quale volontariamente Archer si sottomette, fino a lasciarlo nudo e indifeso. 

Se prima, a causa della sua insensibilità, Archer si sentiva annoiato ed era alla perenne ricerca di stimoli forti, eccessi e omicidi, da quando si vede con Mac è lui a fornirgli un pieno di adrenalina con il gioco di ruolo in cui due nemici si attraggono. Sommare a questa sfida le endorfine del sesso regala un mix di sollecitazioni a cui nessuno dei due riesce a più a rinunciare. 

Per quanto riguarda Mac, la sua fragilità è quella di essersi sempre sentito il terzo incomodo tra altri due fratelli preferiti dai genitori e bisognosi delle loro attenzioni. Adora essere “visto” da Archer; tuttavia, rispetto all’ossessività e al possesso mostrato dai fratelli psicopatici per i loro partner, anche su questo aspetto ho avvertito una minore pressione della malattia mentale, a favore di un sentimento più tenero, una intimità vulnerabile a cui pian piano Archer si apre.

Questa miscela esplosiva di attrazione incontenibile culmina in una nottata di follia alcolica in cui i protagonisti si sposano a Las Vegas. Oltre al prevedibile effetto shock sulle rispettive famiglie (per di più contrariate per aver attirato l’attenzione della stampa, quando avrebbero dovuto mantenere un profilo basso), questa maggior visibilità mette a rischio la vita di Mac, già preso di mira da alcuni sicari per essersi imbattuto in qualcosa di pericoloso.

A questo punto l’intera famiglia Mulvaney si mette in moto per proteggerlo, indagando per svelare il mistero, e questo sarà l’oggetto della trama d’azione secondaria (in realtà districata senza troppa fatica) che affiancherà gli sviluppi passionali. L’approfondimento dell’intrigante progetto di addestramento militare di adolescenti psicopatici viene purtroppo lasciato al prossimo (e ultimo) libro della serie.

 

«Sì, sei decisamente uno psicopatico.» «Era in dubbio?» chiese lui con un cipiglio. «No, ma a volte me ne dimentico perché sei fottutamente… reattivo. Tipo che quando voglio qualcosa ti arrendi senza alcuna resistenza. Mi dai dipendenza, ma dimentico che non lo fai perché provi emozioni, solo… piacere.» Archer aggrottò le sopracciglia. «Provo emozioni. Forse non tutte, ma alcune sì. E so che tu mi fai sentire… qualcosa. Anche senza fare sesso.»

 

La lettura è piacevole, convincente tutto l’aspetto romantico-passionale. Archer e Mac sono magneticamente attratti l’uno dall’altro, con un sentimento sincero che manca solo di una definizione per mancanza di esperienza. Tantissime le scene di passione, ma mai troppo volgari o descrittive. Le molte pagine che realizzano il loro legame caratterizzano due uomini dal carattere forte, ma quando sono insieme riescono a lasciarsi andare, a trovare i loro ruoli, con inclinazione chi più dominante chi più sottomesso, solleticati da scontri, battutine e tanta attrazione bollente.

 

Seppellì il viso nel suo collo. «Sei mio, Katniss. Mi hai sentito? Non vado da nessuna fottuta parte. E nemmeno tu. Ci siamo dentro per la vita. Se scappi, ti trovo, cazzo. Ho bisogno che tu lo sappia. Mi dispiace, ma è vero.»

 

Devo ammettere però che dopo la lettura dei precedenti libri della serie avevo maturato una grande aspettativa su personaggi intensi e fortemente disadattati, con una psiche in qualche modo danneggiata. Ero abituata a entrare in una mente che funziona in modo diverso, con difficoltà di percepire le emozioni, di interpretare i brividi che ne conseguono e di esprimere lo stupore e la confusione della potenza dell’essere colpiti da sentimenti mai provati prima.

In questo volume questi elementi ci sono, ma più blandi, talmente tanto da farmi pensare che Archer non sia davvero (solo) uno psicopatico, ma mostri gli effetti di fattori ambientali traumatici del periodo infantile. E anche se assistiamo al suo “disgelo”, al suo mostrarsi a Mac vulnerabile, attraverso gli sviluppi della trama non trova davvero una risoluzione catartica al suo passato irrisolto.

E per quanto riusciamo perfettamente a delineare il modo in cui i due uomini si completano, risolvono le rispettive limitazioni, a disinnescare i meccanismi di difesa dietro cui si trincerano, nel complesso ho trovato le caratterizzazioni meno peculiari rispetto a quanto mi avesse abituato questa serie.

 

Hot 🔥 | passione bollente 
Sentimento❤️| magnetismo enemy to lovers

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