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Recensione: L’uomo che odiava Ned O’Leary di K. A. Merikan

Serie: Dig two graves Vol. 2

Titolo: L’uomo che odiava Ned O’leary

Serie: Dig Two Graves Vol. 2

Autore: K. A. Merikan

Genere: Romance MM

Editore: Quixote Edizioni

Data di pubblicazione: 17 Giugno 2023

Età di lettura consigliata: +18

La serie Dig two graves è composta da :

  • L’uomo che amava Cole Flowers Vol. 1
  • L’uomo che odiava Ned O’Leary Vol. 2

Sette anni prima, Cole Flores è stato tradito dall’uomo che amava e la sua anima è rimasta carbonizzata. Quel giorno ha giurato che avrebbe trovato Ned O’Leary e lo avrebbe ucciso, fosse stata l’ultima cosa da fare prima di morire.

Ma Ned è scomparso e la vita di Cole è andata avanti.

Nonostante la fiamma dell’odio che ardeva dentro di lui, la speranza di Cole di trovare Ned si è affievolita. Almeno, ha imparato a non fidarsi mai, a non amare mai e a non legarsi mai più a nessuno. Quello era l’unico modo per un ricercato di non finire nel cappio in un mondo pieno di bugiardi e imbroglioni.

Proprio quando Cole smette di cercare Ned, però, trova quel bugiardo e bastardo, e la sua vita si capovolge di nuovo. Il loro incontro non va come previsto e le domande senza risposta salgono in superficie, avvelenando la mente di Cole con la brama e il desiderio che non si sono mai spenti.

Ned O’Leary è un traditore.
Ned O’Leary è una canaglia.
Ned O’Leary è tutto ciò che Cole Flores desidera.

Combattuto tra l’amore e la vendetta, la lussuria e la sanità mentale, Cole deve scoprire se il cuore ammaccato e martoriato di un fuorilegge può fidarsi di nuovo o se è destinato a mantenere la sua promessa ed essere la rovina di Ned O’Leary.

***

Oscuro, pericoloso, ma disperatamente romantico, L’uomo che odiava Ned O’Leary è un grintoso romanzo western M/M e il secondo libro della duologia Dig Two Graves. Preparati alla violenza, alle turbolenze emotive, alle scene esplicite e bollenti, ma anche a un vissero felici e contenti guadagnato con sangue, sudore e lacrime.

Warning: Questa storia contiene scene di violenza, linguaggio offensivo e personaggi moralmente ambigui, oltre a temi delicati come l’abuso di minori e il suicidio, menzione di cannibalismo.

 

Questo secondo volume della serie “Dig two graves” è tanto doloroso e commovente quanto il primo è stato dolce e romanico.

L’inizio, esplosivo e infuocato, riaccende tutta l’adrenalina di un romanzo d’avventura Western catapultandoci in una situazione di pericolo ricca di suspense, ma allo stesso tempo buttandoci addosso tutta l’intensità di sentimenti strazianti, sogni infranti e un futuro mai più realizzabile.

Ogni riga mi ha strappato lacrime per il senso di perdita, il dolore che scaturiva dalle loro scelte e per in modo in cui entrambi non riuscivano a tornare indietro, per l’impossibilità di aggiustare qualcosa di meraviglioso.

Cole ha visto tradito tutto ciò in cui credeva. Si è sentito usato al solo scopo di incastrare la comunità di banditi che lo aveva accolto come una famiglia. Non ha risposte per un gesto così inaccettabile, così deludente come il tradimento e l’omicidio dei propri fratelli da parte dell’uomo che diceva di amarlo.

Per sette anni cerca Ned per riversare su di lui tutta la rabbia, la frustrazione e la delusione. Tutto l’amore puro e incondizionato provato nel primo volume ora è marcito e incancrenito in un odio viscerale; Ned gli ha rubato la possibilità di fidarsi ancora di qualcuno.

Cole si considerava cinico, un uomo scolpito dalla dura vita che aveva sopportato, ma pur essendo orgoglioso della sua corazza dura, si trasformava in morbida argilla al tocco di Ned. Con Ned non c’era bisogno di una corazza e quando quelle mani calde e decise strinsero la sua carne, non sentì più il bisogno di resistere alla tentazione della vicinanza e lasciò che Ned lo trasformasse di nuovo nell’uomo lussurioso e disinibito che era stato.

Se Cole è sopravvissuto in qualche modo alla rottura, per quanto col cuore spezzato e affrontando delle disavventure insieme a un compagno che lo aiuta nella ricerca del suo ex-amante, Ned dopo sette anni è la brutta copia di se stesso. Privo di uno scopo, ha smesso di prendersi cura di sé, limitandosi a sopravvivere come un selvaggio, seguendo gli istinti più primitivi, lasciandosi abbracciare dalla solitudine e dal senso di colpa, rassegnato alla consapevolezza di non avere avuto scelta se non quella di proteggere la persona che amava a qualsiasi costo. Vive alla stregua di lupi e mostri immaginari della foresta, nella versione più primordiale, brutale e animalesca di sé.

È da lì che inizia il suo percorso di crescita, con la prospettiva di recuperare la sua umanità e tutti suoi lati più teneri e ingenui che ormai sono andati persi. Ma Cole non può aiutarlo, ancora troppo furioso per concedere ascolto e sostegno, e senza più intenzione di aprire il suo cuore perché sia trafitto una seconda volta, ora che ha scoperto che tutti, senza eccezione, gli hanno mentito in passato.
E tuttavia i loro corpi ancora si riconoscono, nonostante la ragione.

«Stai dicendo sciocchezze. Avrei dovuto lasciarti morire su quelle dannate montagne, ma volevo rimetterti in piedi, trovarti un lavoro, ed è questo che ottengo in cambio? Che tu sia maledetto, Ned!» «Ma non lo hai fatto! Non mi hai abbandonato, cazzo, non mi hai ucciso. Invece, mi hai salvato la vita e mi hai curato perché mi ami, anche se mi odi!» Ned strizzò gli occhi, due lame verdi che lo fissavano. «E questa è la verità. Tu mi vuoi. Non puoi lasciarmi e non ti interessa. Quindi smetti di mentire a te stesso e affronta la realtà!»

Soffriamo per questo amore trascurato, frantumato che i protagonisti non riescono a ricucire e che anche quando sfugge a galla, in un gesto di riavvicinamento, viene di nuovo ferito, di nuovo strappato a causa della titubanza, della paura di Cole, che ha sempre qualche remora a lasciarsi andare.
Come il primo libro era centrato sulla difficoltà di Ned di abbracciare il futuro superando il senso di vendetta, in questo è Cole che fatica a lasciare andare il passato e perdonare, guardare avanti e cogliere finalmente ciò che insieme potrebbero avere di buono.

Ma tutto va costruito di nuovo, non è possibile ricominciare dai loro vecchi sogni semplicemente dimenticando il tradimento di Ned; sono passati sette anni e loro sono cambiati, sono uomini disillusi, un po’ più rovinati e danneggiati. Ned non tornerà mai più l’ingenuo ragazzino che sperimenta la sua sessualità e anni di vita in cattività hanno lasciato segni indelebili, mentre Cole è alterato in modo permanente dalla rabbia che ha covato a lungo e non riuscirà più a fidarsi di qualcuno tanto da affidargli il suo cuore senza timore di essere ferito a morte.

È Cole, stavolta, che per ricominciare a vivere deve trovare qualcosa per cui morire, e per farlo deve trovare la strada per superare le sue paure.


Ricordava chiaramente tutte le volte in cui Ned lo aveva guardato in quel modo. Nessun altro lo aveva mai fatto, non con quella tenerezza che non era di natura erotica e che esprimeva cose semplici ma meravigliose. Mi prendo cura di te. Mi preoccupo per te. Sono qui. Non andare. Solo che Ned non era lì, perché lui lo aveva respinto ed era fuggito come il più grande dei codardi. E quello perché Ned non si era comportato come lui avrebbe voluto.

La trama avventurosa western è più concentrata in alcuni momenti, e si accentua prendendo  una gran rincorsa in particolare verso il finale, dove arriviamo davvero senza fiato e col batticuore. Tuttavia non mancano altre parti più introspettive, adatte ad accogliere il nostro senso di perdita, di dolore e di mancanza; scene più pacate intrise di malinconia e rimpianto. Anche in queste fasi di stasi, però, non manca in sottofondo un brivido, un battito, qualcosa  che li spinge a muoversi, a scappare, a reagire, a cercare altre strade.

I due uomini sono alla ricerca di uno scopo diverso dallo stare insieme, dato il tenace rifiuto di Cole nel rendersi di nuovo vulnerabile, quindi sono spinti dal bisogno di scappare o per reazione, ma si muovono come alla cieca, preda di rivelazioni e fatti che accadono e li travolgono giocando con le loro vite già segnate.

Il livello di violenza non è tanto brutale ed esplicito come in una serie crime, ma le autrici non hanno timore di affondare gli artigli e non si tirano indietro quando si tratta di descrivere crudeltà tipiche del periodo storico.
Pur trovandoci in un far west ricco di pistole, polvere da sparo e avvoltoi che beccano gli occhi, in cui se non uccidi vieni ucciso, la sensazione che fa da sfondo alla lettura rimane un senso di tenerezza, di purezza di sentimenti costretti a sopravvivere in un ambiente ostile.

Hot 🔥| Presenti alcune scene

Sentimento ❤️| Presente in vari aspetti

Violenza ⚔️ |  Presente ma non è molto esplicito o brutale

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