Recensione: “Madness (I Björk series Vol. 1)” di Julia B. Williams
Mi chiamo Elia Björk, sono nata e cresciuta a Stoccolma e già da piccola ero convinta che se solo mi fossi impegnata abbastanza sarei riuscita a cambiare il mondo. Le certezze di una vita si sono infrante sulla Troncal de occidente in Colombia, dove ho imparato cosa significa avere paura e ho iniziato a sgretolarmi come un foglio di carta lasciato al sole troppo a lungo.
Esteban Alvarez è riuscito a capovolgere la mia realtà senza nemmeno sforzarsi; ancora adesso mi domando quanto io sia stata folle ad averglielo permesso.
Mi chiamo Esteban Alvarez, sopravvivo grazie al narcotraffico e ammazzo la gente quando mi ostacola. Non ho mai creduto che ci fosse un’altro modo di vivere la mia vita, faccio parte di questo ambiente da sempre e per me non è mai stato un problema.
Elia Björk mi è piombata addosso con la stessa intensità che avrebbe avuto una tromba d’aria, un incidente di percorso di cui avrei volentieri fatto a meno. É l’unica persona al mondo che riesca a fare a pezzi il mio autocontrollo solo respirando. Sapevo che sarebbe stata una fottuta rogna e il tempo mi ha dato ragione.
Dall’autrice di Frammento di noi e Changed, una storia di passione consumata durante un viaggio per la salvezza, tra scenari mozzafiato e un epilogo incerto.
Questo romanzo è un viaggio nei sentimenti, crudo e spietato, dove la parola amore non esiste perché è stata dimenticata nel tempo.
In questo percorso dalla Svezia alla Colombia i due protagonisti così diversi tra loro, come il giorno e la notte, e come i due mondi da cui derivano, si riveleranno pian piano fra tradimenti e violenza.
Elia Bjork è una maestra elementare “la profesora”, che parte da Stoccolma per insegnare in una scuola colombiana, e per raggiungere il fratello Isak che non vede da tre anni poiché è diventato prete. Pelle diafana e capelli biondi, i tratti vichinghi dei Bjork si fanno notare decisamente in questo luogo così fuori posto per loro. Elia e Allan, il gemello di Isak, non hanno mai capito la scelta del fratello di prendere i voti e farsi prete e così, mentre Elia non vede l’ora di riabbracciarlo, Allan non gli parla dal giorno della partenza dalla Svezia. La vita a Cartagena si rivela tutt’altro che semplice, Elia infatti credeva che il mondo fosse un luogo sicuro, dove era possibile vincere le proprie battaglie senza concedere nulla in cambio. Inizia il suo percorso a scuola con tutte le raccomandazioni del fratello che le procura una scorta personale. Ma Elia col suo carattere forte e ribelle è desiderosa di cambiare la realtà del luogo e così si mette in un grosso guaio.
Esteban Alvarez comunemente detto “El padron de Cartagena” è un uomo che urla pericolo, un narcotrafficante e assassino. Quando Elia Bjork incrocia il suo cammino è un avvicendarsi di eventi fuori controllo che porteranno a un epilogo inaspettato con il rapimento e la fuga nella foresta pluviale.
Chi è Esteban? Un informatore della polizia? Un assassino complice dei narcotrafficanti che la vogliono morta? Che c’entra Isak in tutto questo? Con le…
Alla fine metterà insieme tutti i pezzi del puzzle e non sarà facile superare il tradimento. La luce caratteristica di Elia verrà offuscata dagli eventi e dalla violenza a cui assisterà e non sarà più se stessa.
Esteban è carnefice e salvatore, amante passionale e combattente ma in modalità “commando” mi ha conquistato definitivamente.
Elia smetterà di credere al lieto fine?
“Avevo lottato contro l’istinto di farla mia ancora una volta, mi ero maledetto per il semplice fatto di desiderare che i giorni non finissero mai e stavo soffrendo adesso, adesso che la stavo conducendo al sicuro, in salvo da una vita fatta di compromessi e fughe, menzogne e delitti, un mondo che non le sarebbe mai appartenuto e che alla fine, l’avrebbe distrutta.”
Bellissimo, un’emozione dietro l’altra, tanta sensualità mista ad adrenalina. Da notare che ci sono delle scene raccapriccianti, quindi consiglio la lettura a un pubblico adulto.
Il finale prevede sicuramente un seguito che attendo con ansia.