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Recensione: Micio cupido di Ilaria Carioti

Titolo: Micio cupido

Autrice: Ilaria Carioti

Genere: Paranormal romance

Editore: self

Data di pubblicazione: 22 gennaio 2025

Età di lettura consigliata: ADATTO A TUTTI

Ognuno ha un sogno nel cassetto. Chi di poter tenere stretto a sé il proprio idolo, chi di sentir parlare il suo gatto.
Quando si avverano, però, non sempre le cose vanno come ci si aspettava.

Adriel, ex cantante di una rock-band ormai in declino, è alle prese con Schizzo, un gatto logorroico e ipocondriaco.
Dopo aver sfregato per gioco l’amuleto donatogli dalla sua amica Armanda, l’amato felino ha iniziato a parlare… anche troppo.
Adriel, disperato, si reca nella sua clinica veterinaria di fiducia, temendo che Schizzo sia vittima di una strana malattia.

Cristiana, veterinaria, trasferitasi da poco a Roma per dimenticare un amore sbagliato, si ritrova a visitare il gatto del suo vecchio idolo: Adriel dei The Bats.
La sorpresa è grande, soprattutto quando scopre che il cantante vive nella mansarda del palazzo in cui ha preso casa in affitto.
I due iniziano a frequentarsi, non per scelta di Adriel o di Schizzo, entrambi asociali, ma a causa dell’invadenza di Cristiana, che entra nelle loro vite insieme alla sua gatta Minù.
Schizzo, dapprima intenzionato a togliersi di torno le nuove inquiline, colto in seguito dai rimorsi verso il proprio umano, si sforzerà di dare una svolta decisiva al rapporto fra i due…
Tra dialoghi esilaranti con protagonista un gatto rompiscatole, amori che fanno fatica a decollare e la giusta dose di ironia, “Micio cupido” ci trasporta in un mondo divertente e appassionante.

A distogliermi dai pensieri, ci pensa lei però, quando si ipnotizza sul mio avambraccio scoperto, dal quale sbuca un pezzo di tatuaggio: cazzo, ho un brutto presentimento.
«Oh mio Dio!» Cerca i miei occhi e strabuzza letteralmente i suoi.
Sì, credo proprio di essere stato beccato.
«Ma tu… Lei è… no, non può essere.» Scuote la testa.
«Puoi darmi del tu, non sono così vecchio.»
«Ehm… ricordo male o non mi hai detto il tuo nome?»
A questo punto inutile negare. «In genere lo ometto per ovvi motivi.» Ammicco.
«Sei tu?!» Molla Schizzo, che sgattaiola nel suo trasportino.
«Ecco una delle tue fan, papino» commenta dal suo posto sicuro.
Annuisco. «Il mio nome è Adriel.»
«Oh, allora è proprio vero!» Si porta le mani sulla bocca, nonostante la mascherina. «Non ci posso credere!»

 

Carissime fenici, questa volta ho deciso di leggere un libro non attratta dalla cover, ma dal fatto che come protagonista ci sarebbe stato un gatto chiacchierone, per cui, da brava gattara, ho accettato molto volentieri la proposta di Ilaria Carioti di leggere il suo lavoro. 

Di paranormal romance il romanzo ha unicamente un gatto (sclerotico, associale e ipocondriaco) che parla e questo rende il tutto molto gradevole.

I protagonisti della storia sono una veterinaria di Orvieto, Cristiana, e un ex cantante rock, Adriel. Cristiana, qualche anno prima dell’inizio della storia che andrete a leggere (tranquilli c’è un prologo che ci spiega bene cosa è successo in precedenza)  era una fan dei The Bats, band in cui Adriel cantava e che in Italia aveva un grande successo. Lui si godeva i momenti di gloria, aveva belle macchine, una casa di lusso e donne all’infinito (no, Cristiana non era stata una delle sue donne… cosa pensate XD); lei aveva appena iniziato il suo lavoro di veterinaria in una clinica di Orvieto gestita da Mariano, un uomo sposato con cui avrà una storia finita tristemente dopo diversi anni. Ovvero quando la moglie scopre il tutto e lui (un uomo senza palle) piuttosto che rischiare di non vedere più i figli preferisce rovinare la reputazione di Cristiana e lasciarla; la quale decide di recarsi a Roma dove trova un appartamentino in affitto, in cui pochi mesi prima il suo idolo musicale aveva preso dimora dopo aver venduto tutti i suoi beni per mantenersi. 

Per cause che non vi racconterò, per non darvi molti spoiler, il nostro Adriel si mette a strofinare un oggetto magico per poi esprimere un desiderio, che può essere esaudito per un anno come la lampada magica, poiché reticente chiede la prima cosa che gli passa per la mente… di far parlare il suo gatto di nome Schizzo (il nome è tutto un programma XD). 

Durante un attacco ipocondriaco del gatto, Adriel decide di portare dal veterinario (Cristiana) il suo Schizzo, che sarà praticamente l’artefice del primo incontro tra i due protagonisti.

Il romanzo di per sé, sarebbe una commedia romantica, scritta bene con pochissime parole volgari (che ci stanno tutte per fare calare Adriel nella sua parte di “dannato”), non ha scene erotiche volgari per cui penso di essere tranquilla nel consigliare questo libro anche al pubblico più giovane.

A rendere più gradevole la lettura sono le immagini che l’autrice ha disegnato di suo pugno e inserito nei vari capitoli. Tutto sommato Micio Cupido sarebbe da 3 stelline e mezzo se non fosse per Schizzo e Minù che sono il valore aggiunto; Schizzo con le sue paranoie, il suo essere così esagerato nel suo modo di fare mi ha conquistata e fatto leggere il libro in pochissimo e per questo si merita un punto in più.

Se amate i gatti e volete passare qualche ora a divertirvi, vi consiglio la lettura di questo romanzo.

I miei complimenti a Ilaria Carioti per averci fatto conoscere questo simpatico micione.

Hot 🔥 | nullo, un’unica scena di sesso non descritta
Sentimento❤️| presente anche se non caria (piacevolmente) i denti XD
Divertimento 😂 | Divertimento assicurato grazie a Schizzo

valutazione

voto

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