Recensione: Mille pezzi del mio cuore di Tillie Cole 

L’attesissimo seguito di Dammi mille baci.

Tre anni. Dodici mesi. Un dolore senza tempo.

Savannah Litchfield non sa dare un’età al dolore che prova per aver perso l’amata sorella Poppy. Angoscia, sofferenza, un senso prevaricante di impotenza si sono inesorabilmente impossessati di lei. La luce che emanava Poppy sembra non riuscire a illuminare le giornate di Savannah e, ora a diciassette anni, vive in un limbo costellato di attacchi di panico e ricordi strazianti.

Quando la sua famiglia le propone di partire per un viaggio insieme a due psicologi e ad altri adolescenti che hanno subito un lutto, Savannah comprende che questa esperienza potrebbe essere l’unico modo per affrontare la sua perdita, onorare la memoria di Poppy e soprattutto… tornare a vivere.

Cael Woods, giovane promessa dell’hockey, non pattina più da tempo, dal maledetto giorno in cui suo fratello Cillian gli è stato portato via. Dopo aver allontanato chi gli vuole bene, avvolto in un manto di abiti scuri, tatuaggi e aggressività, Cael è rimasto senza direzione, in balia della rabbia e dell’impotenza. Controvoglia, si ritrova a partecipare a un viaggio che promette di aiutarlo ad affrontare la sua perdita, ma Cael non nutre alcuna speranza di far pace con un futuro senza suo fratello.

Nell’attimo in cui gli sguardi di Cael e di Savannah s’incrociano in aeroporto, nei loro occhi riconoscono la medesima desolazione, lo stesso devastante senso di vuoto.

Un’emozionante tappa dopo l’altra, in un viaggio di guarigione, Cael e Savannah iniziano a scorgere barlumi delle persone che sono realmente al di sotto della cortina di dolore: la gentilezza e la premura di Cael sono un balsamo per il cuore a pezzi di Savannah, la dolcezza e la vicinanza costante di Savannah riescono a lenire la solitudine del giovane.

Ma ricomporre le parti di un cuore spezzato richiede amore, speranza, accettazione e, soprattutto, la forza… per provare di nuovo tutte queste emozioni.

Tornano i personaggi di Dammi mille baci, il romanzo rosa più letto del 2023 in Italia con oltre 300.000 copie vendute.

Due frammenti di vetro rotti in cerca di una soluzione 

per sentirsi di nuovo parte di qualcosa.

Ciao Fenici, dopo aver letto Dammi mille baci non potevo non proseguire con questo nuovo romanzo di Tillie, Mille pezzi del mio cuore. Questo può essere considerato, a mio parere, un seguito del precedente, in quanto se in Dammi mille baci viviamo la morte di Poppy, in questo scopriamo cosa succede a Savannah, sorella minore di Poppy. 

Savannah, nonostante siano passati quattro anni, ha ancora difficoltà a lasciare andare il ricordo di sua sorella e a riprendere in mano le redini della sua vita. Lo stesso dolore lo vive Cael, anche lui ha subito un lutto che lo ha segnato in modo irreparabile. Entrambi, costretti dai genitori, intraprendono un viaggio fatto di tappe in vari paesi del mondo, accompagnati da due psicologi e da altri ragazzi che, come loro vivono questa difficoltà.

Cael e Savannah scopriranno il concetto di resilienza ma anche il vero senso dell’amore e della felicità, fino a ottenere una pace interiore e totalizzante. 

Se il primo volume, con la storia di Poppy e Rune, mi ha spezzato il cuore completamente, questo, per quanto io abbia empatizzato con i personaggi, non mi ha toccato allo stesso livello e, in alcuni punti, mi è sembrato lento poiché la storia d’amore è solo marginale e l’intero romanzo è incentrato sul percorso di elaborazione del dolore dei due personaggi. 

Da ogni pagina trapela quanto l’autrice si sia immedesimata e quanto studio ci sia stato dietro. La tematica della morte è un argomento difficoltoso da trattare, ma la Cole riesce a farci conoscere questo stato d’animo, sotto un’altra prospettiva e ci mostra, allo stesso tempo, come viverlo e come lo affrontano negli altri paesi, con tradizioni e culture differenti, aspetto che mi è piaciuto moltissimo soprattutto quando i protagonisti arrivano in India. (Ho avuto una voglia matta di visitarla!)

I personaggi, sia principali che secondari, sono, come sempre, sviluppati nei minimi dettagli e sono estremamente profondi, in carattere, pensieri e vissuti. I pov sono alternati e i pochi refusi non interferiscono con la lettura. 

L’unica nota dolente, che proprio non riesco a condividere, sia nel primo volume che in questo, è l’amore totalizzante, eterno che i protagonisti si dichiarano. Diciassette anni sono pochi per sapere cos’è realmente l’amore e per quanto possa sembrare profondo, deve essere vissuto per poter essere realistico.

Ma senza alcun dubbio lo consiglio!