Recensione: Montagne e nuvole negli occhi di Wu Ming-yi
Titolo: Montagne e nuvole negli occhi
Autore: Wu Ming-yi
Editore: Edizioni e/o
Genere: Narrativa
Data di pubblicazione: 10 marzo 2021
«Una storia indimenticabile e suggestiva, narrata con grande maestria. La descrizione dell’agonia delle balene e dello tsunami incipiente mi ha commosso. Quest’opera è destinata a diventare un classico».
Hugh Howey, autore di Wool
«Riesce a fluttuare con incantevole disinvoltura fra due mondi. Con la stessa grazia di Haruki Murakami, sa trasformare l’onirico in stravaganza verosimile».
Times Literary Supplement
«Non avete mai letto nulla del genere. Non prima d’ora. Se il Sud America ci ha regalato il realismo magico, questo è il dono che ci riserva ora Taiwan: una narrativa capace di incantare, divertire, spaventare, e di ritrarre la nostra nuova realtà in maniera tanto grottesca quanto autentica. Privo di sentimentalismi ma anche di brutalità, Wu Ming-yi racconta la natura vulnerabile dell’essere umano (e del mondo) con intrepida tenerezza».
Ursula Le Guin
Sull’isola di Wayo-wayo, il destino di ogni figlio maschio secondogenito è già segnato: al compimento dei quindici anni, dovrà mettersi in mare per offrirsi come sacrificio umano al dio del mare. Atrei, tuttavia, ha deciso che sarà il primo a sfidare questa sorte. E a sopravvivere.
Sull’altra costa, la vita di Alice sarà travolta da un gigantesco accumulo di spazzatura galleggiante venuto a infrangersi sulle coste di Taiwan, e che porta con sé anche Atrei. All’indomani della catastrofe, Atrei e Alice intraprendono un viaggio fra le montagne, cercando di ripercorrere il sentiero battuto dal marito della donna, prima di morire: sperano così di risolvere il mistero della scomparsa del figlio. Mentre fra i due nasce un’inaspettata amicizia, emergerà un oscuro segreto, per cui Alice dovrà mettere in discussione i propri ricordi e tutte le sue (finora incrollabili) certezze.
Surreale, onirico, spietato, sublime, magico, superstizioso, ricco di leggende. Questo mi viene in mente pensando a Montagne e nuvole negli occhi. Un libro che parla di vita, natura, amore, perdita, isole sperdute nella vastità dell’oceano, madri e figli.
Alice e Atrei, personaggi opposti a allo stesso tempo con un forte legame, entrambi soli e alla ricerca di coloro che amano. Leiha perso la sua famiglia; lui, come tutti i secondogeniti wayonesiani, dovrà prendere il largo e allontanarsi dalla sua amata isola lontana dal mondo civilizzato, Wayo-Wayo, perché così vuole la tradizione.
S’incontreranno in un modo suggestivo e ricco di significato, trasportati dalle correnti e da un’enorme isola di rifiuti in procinto d’abbattersi sulla costa di Taiwan.Due esistenze opposte che saranno l’uno l’ancora di salvezza dell’altra. Due vite in sospeso che troveranno forse il loro posto, in un viaggio senza fine.
Un romanzo dal forte realismo magico e una scrittura totalmente immersa nella realtà sociale di Taiwan, dove lo sviluppo economico ha provocato danni irreparabili all’ecosistema. Wu Ming-Yi dà voce agli aborigeni che, attraverso il folklore, ci raccontano la loro storia e i miti, tutti legati all’oceano. Un oceano che, ora, si sta ribellando all’incuria dell’uomo, rimandando al mittente ogniimmondizia, sconvolgendo la vita degli abitanti.
Attraverso la fantasia questo libro denuncia l’inquinamento ambientale, la mattanza delle foche e delle balene, lo smaltimento di pattume nel mare. Senza volerlo si finisce colriflettere sulle proprie responsabilità e comportamenti, perché la natura, qui, è parte centrale della storia, è la vittima silenziosa che osserva ogni cosa.
Un romanzo da leggere per immergersi nel folklore e nelle leggende legati al mare.