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Recensione “Nautilus – Tempesta rossa” di Claudia Tonin (serie Le cronache di Gaia #2)

Sono passati dodici anni e Sam non è più il neonato che Moira stringeva tra le braccia mentre metteva piede su Marte. Il ragazzo è cresciuto assieme al senso di disagio verso la società femminile di Gaia. Nonostante l’amicizia che lo lega a Johanna lasciare la sua famiglia e andare a sud, nella scuola maschile del Forte, è proprio quello che desiderava. Non sarà solo, suo padre e Johannes lo seguiranno passo a passo mentre nuovi amici gli si stringeranno attorno. 
Anche Han Chan Mei lo segue da lontano, sa che quel ragazzo potrebbe diventare un problema. Per questo è stata generata una bambina molto speciale e ha preparato una nuova governatrice in grado di tenere testa alla resistenza. 
In una lenta partita a scacchi Han Chan Mei e Andrej Kurikov si sfidano muovendo i loro pezzi e disponendoli con abilità nella scacchiera. Eppure, nel mezzo dei due contendenti, c’è chi non vuole essere solo un pedone e pensa che non sia necessario uno scacco matto per porre fine alla partita. 
Nella seconda parte de Le cronache di Gaia una nuova generazione si affaccia alla lotta e l’esito della sfida non sarà per nulla scontato. 

Dopo dodici anni Amélie non avrebbe mai creduto di trovarsi un giorno di fronte quell’uomo e proprio in quello stesso ufficio, in qualità di direttrice dell’istituto. Quando aveva letto il suo nome sulla domanda di assunzione come insegnante, un campanello era suonato dentro di lei, ma solo mentre ne leggeva il curriculum aveva capito con chi aveva a che fare. La sua esperienza come pilota facevano di lui il candidato ideale e, se anche così non fosse stato, Amélie avrebbe scelto lui: dopo tanto tempo stava ancora cercando le stesse risposte. Aveva accettato l’incarico di direttrice sei anni prima, dopo avere fatto l’insegnante nella scuola per alcuni anni, assecondando gli ordini che Han Chan Mei e Samana le avevano impartito e servendo Gaia lì su Marte. La sua capacità di adattamento e la fedeltà a Gaia avevano reso quasi automatica la sua promozione a preside del Forte. Non voleva quella vita ma si era adattata o, meglio, rassegnata. Le restava però la speranza di riuscire a capire meglio quello che pensavano gli uomini e come fosse stata strutturata la società terrestre. In più di dieci anni di permanenza marziana non era ancora riuscita a comprendere fino in fondo i legami sui quali si fondava l’assetto antico, forse Johannes Harkett poteva avere le risposte e lei non doveva lasciarselo sfuggire.

Dopo aver visto la nuova società nascere dalle ceneri della guerra, che ha portato le donne al potere, abbiamo lasciato quella che non si chiama più Terra ma Gaia e ci siamo inoltrati nello spazio, arrivando su Marte, il pianeta rosso in cui gli uomini hanno la possibilità di vivere in libertà anche se sorvegliati, dove esiste ancora la possibilità di vivere una storia d’amore e avere dei figli in modo naturale. Qui Moira ha potuto allevare Sam, il bambino che ha portato in grembo, anche se la sua gioia è stata in qualche modo attenuata dalla scoperta dell’identità del padre: Andrey Kurikov, un uomo che non si rassegna alla perdita della Terra da parte del genere maschile. Nonostante sia agli arresti domiciliari, impedito nei movimenti dal cip che gli provoca scosse dolorosissime se si sposta lontano dalla sua casa, Andrey è riuscito a lavorare a un progetto segreto che da anni sta cambiando l’assetto sociale del pianeta. E, per raggiungere i suoi scopi, non ha esitato neppure davanti al dolore dei suoi amici, che sono tenuti all’oscuro di molte delle sue trame. Ora che Sam ha raggiunto l’età per essere mandato alla scuola maschile, chiamata il “ Forte”, per Moira è giunto il tempo di riprendere in mano la propria vita, e tornare a servire Gaia. Andrey ha piani molto precisi per suo figlio, ma Sam non dimostra di avere la sua indole. È molto più attaccato a Johannes, il padre della sua amica, un uomo che, a differenza del proprio padre, non vuole vendicarsi delle donne, ma cerca solo un modo di coesistenza pacifico con loro. Non desidera riprendersi la Terra, ma creare su Marte un mondo diverso, che  permetta al genere maschile di riavere la propria dignità, e in questo nuovo capitolo per lui ci saranno grandi rivelazioni. Tuttavia, mentre Andrey tesse i suoi piani, le Sorelle Fondatrici non sono rimaste a guardare: la grande Han Chan Mei non ha mai sottovalutato il problema rappresentato dal nipote della Sorella Natalja, ed è pronta ad attuare una mossa che porterà le donne lontane, in un luogo che gli uomini non potranno mai raggiungere. E ciò che è davvero importante sembra finalmente arrivato: il momento in cui il genere maschile non è più necessario per la procreazione.

Se nel primo capitolo di questa trilogia abbiamo avuto modo di conoscere la nuova società di Gaia, in “Tempesta Rossa”, secondo libro della serie “Cronache di Gaia”, ci troviamo in un nuovo scenario, dove abbiamo modo di conoscere meglio gli uomini di questa saga, che su Marte, seppur sorvegliati, godono di maggiore libertà. Sono Andrej e Johannes i due uomini più carismatici della serie, il primo, nipote di una delle Sorelle Fondatrici, ha un odio viscerale per Han Chan Mei e non perdona alla nonna Natalja l’uccisione di suo padre, nonostante la donna lo abbia in qualche modo protetto. La sua rabbia e il suo desiderio di rivalsa non hanno confini ed è pronto a usare gli stessi metodi pur di raggiungere il suo scopo. Questo lo ha allontanato da sua moglie, che non lo comprende più e sospetta che ci sia lui dietro il dolore della sua amica Nancy. Nonostante la sua ossessione, è un uomo così affascinante e geniale, che riuscirà ad ammaliare  anche una donna come Amélie, che pur capendone tutta la pericolosità non potrà fare a meno di ammirarlo. Anche Johannes fa parte della resistenza da sempre, ma al contrario di Andrej, lui desidera solo che donne e uomini ritornino ad avere gli stessi diritti. Non vuole riconquistare la Terra, ma creare una società più giusta per tutti, senza che sia necessario usare le armi. Per questo suo modo di essere riesce a diventare amico di Amélie, che qui ritroviamo anni dopo come preside del Forte, la scuola in cui tutti i maschi di Marte devono studiare fino ai vent’anni. Avevamo conosciuto Amélie durante le interviste per la stesura del libro sulle Sorelle Fondatrici: giunta sul pianeta rosso per l’ultima intervista, aveva scoperto, con sgomento, che non avrebbe mai potuto tornare indietro. Gaia e le Sorelle avevano deciso che lei sarebbe stata più utile per la società sul pianeta rosso e, dopo un periodo di tristezza, la donna aveva scoperto che Marte le piaceva. Diventata preside, ha fatto sostanziali cambiamenti, uno di questi era l’aver chiamato Johannes a insegnare al Forte, così da permettere ai giovani maschi di diventare piloti, una professione che era stata vietata al genere maschile. Ma ormai la ribellione è alle porte, dopo anni di una pace apparente tutte le pedine sulla scacchiera sono state schierate e, mentre la morente Han Chan Mei sta preparando l’ultimo rifugio per l’ideologia di Gaia, Andrej è ormai pronto per la grande rivincita.

La scrittura di Claudia Tonin è davvero molto bella, le sue trame intricate e piene di splendidi personaggi, impegnati in una pericolosa partita per il potere, sono molto ben caratterizzati. È emozionante seguire i piani ben elaborati di entrambe le fazioni, ognuna di loro ha segreti e rimorsi, ma sono entrambe convinte di essere nel giusto. Solo pochi elementi, in entrambi i gruppi, credono in una società in cui maschi e femmine possano vivere in parità e una nuova guerra sembra inevitabile. Se amate il genere distopico, questa è una serie davvero ben fatta, che merita di avere un occasione. È originale e molto ben scritta, anche se in questo nuovo capitolo c’è stato un lieve rallentamento, tutto è in previsione di uno sprint finale che si prospetta davvero spettacolare.

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