Recensione: Nergal di M. D. Ferres

Nergal, Principe terrifico, Dio dell’Oltretomba, della Guerra e della Catastrofe, un tempo temuto in tutta Babilonia e relegato per millenni nella Terra del Non Ritorno, è chiamato a fare qualcosa che va contro la sua natura: proteggere l’umanità dai Distruttori, entità oscure in grado di sterminarla.
È pronto a tutto pur di conservare la libertà appena guadagnata, ma ancora non sa cosa, o meglio chi, gli servirà per compiere il suo destino.
Kaya si fa in quattro per inseguire i suoi sogni e diplomarsi alla Sherdford School of Fine Art di Londra, barcamenandosi tra lo studio e i suoi tre impieghi. Quando, durante il suo turno di pulizie al British Museum, un uomo imponente e terrificante compare dal nulla, il suo primo pensiero è quello di essere vittima di un’allucinazione.
Il “pazzoide” che si autoproclama Dio della Distruzione la seguirà finché lei non deciderà di aiutarlo.
Entrambi, però, si renderanno conto che, per salvare le sorti dell’intero universo, sarà necessario mettere in gioco ben più del loro coraggio.
Cosa succede quando un dio maledetto scopre di avere un cuore?

Questo romanzo è destinato a un pubblico adulto ed è da considerarsi autoconclusivo seppure appartenente a una serie.
(GENERE: Paranormal romance, monster romance, urban fantasy, spicy. TEMATICHE: mitologia mesopotamica, divinità, apocalisse, amore, fake dating, forced proximity, banter.)

Il terzo capitolo della saga The Crimson Thrones mi è piaciuto quasi quanto il primo. 

A mio parere, la storia è ben delineata e scritta molto bene, il tutto si svolge fra Londra, il Sudafrica e l’oltretomba.

I due protagonisti sono Nergal, il dio distruttore e signore dell’oltretomba e Kaya, una ragazza umana appassionata di arte.

Come nei libri precedenti l’egida del Dio si illumina in presenza della ragazza e questo crea un rapporto di amore e odio fra i due che sono costretti a collaborare per salvare l’umanità dal Distruttore.

Nergal è un Dio che ha sofferto molto in passato e che porta dentro di sé tanta rabbia verso le altre divinità (nel romanzo viene raccontata la sua storia e come diventa quello che è).

Nergal, Neil sotto copertura, è bellissimo, molto intelligente, uno stratega, un’amante passionale, leale ai suoi sottoposti e con una buona dose di egocentrismo e fiducia in sè; persegue i suoi obiettivi con grande tenacità e non si ferma davanti a nulla fino a quando non riesce a ottenere l’aiuto di Kaya. 

Nel finale scopriamo un lato dolce e romantico del Dio che ho molto apprezzato e vediamo come l’amore porta le priorità a cambiare.

Kaya è una ragazza molto determinata che ha lasciato la sua famiglia in Sudafrica per seguire il suo sogno e studiare arte a Londra, fa tre lavori per pagarsi gli studi ed essere indipendente e invoca Nergal per caso spinta dalla sua infinita curiosità.

Il loro inizio è piuttosto burrascoso ma entrambi imparano pian piano a conoscersi e a far prevalere le parti migliori l’uno dell’altro.

Se Kaya riesce a far emergere il lato buono di Nergal, lui sicuramente rafforza la sicurezza e dissipa le paure della ragazza. 

Le frecciatine e i momenti romantici fra i due protagonisti si intrecciano perfettamente alla trama paranormale che caratterizza questa serie.

Anche in questo terzo capitolo troviamo degli aiutanti, in questo caso gli Utukki, delle entità demoniache di diversa forma e dimensione che presidiano i cancelli dell’Oltretomba.

Purtroppo hanno avuto, a mio parere, meno focus in questa storia quando, invece, mi sarebbe piaciuta una maggior presenza come nel primo libro ma ho trovato, comunque, ben spiegata e sensata la loro presenza e le loro caratteristiche.

Il finale l’ho trovato prevedibile ma inaspettato… Mi aspettavo cosa sarebbe successo ma è il come che mi ha sorpreso. 

L’happy ending anche in questo caso è stata la giusta conclusione a questa bellissima storia.