Recensione: Niente di buono di Stevie J. Cole e L.P. Lovell

Un tocco di troppo e mi sono trovata a bramare ogni sua parola perversa.

Ogni sporca promessa.Bellamy West non era niente di buono, e io volevo essere cattiva.

Lui era il re scapestrato del liceo di Dayton. Io ero la cinica principessa esule dal mio regno. Eravamo in guerra. È iniziato tutto con una bugia e una sveltina andata nel verso sbagliato. Sebbene sapessi che dal mio incontro con Bellamy West, l’affascinante ragazzaccio della nostra piccola città, non sarebbe venuto niente di buono, non mi ero aspettata che gettasse benzina sul fuoco della mia vita incasinata. Per poi andarsene con un ghigno sexy e lasciarmi lì a bruciare.

E quanto bruciavo…

Lui mi ha fatta licenziare.

Io l’ho fatto arrestare.

Eravamo nemici, e poi non più. Un tocco di troppo e mi sono trovata a bramare ogni sua parola perversa.

Ogni sporca promessa.

Bellamy West non era niente di buono, e io volevo essere cattiva.

Al diavolo il Principe Azzurro. Ho scritto la mia storia d’amore con il cattivo.

E per questo ho pagato un prezzo salato.

Ciao a tutti amici lettori, oggi nella mia recensione parliamo di una serie piena zeppa di bad boy, bully boy e iperstronziboy, la Dayton. 

Nel primo volume le autrici ci hanno raccontato la storia di due protagonisti entrambi abitanti di Dayton mentre in questo secondo capitolo della serie, i personaggi principali provengono invece da due universi diversi. Lui, Bellamy West, è un ragazzo di Dayton che ruba macchine e spaccia erba per aiutare sua madre con le bollette, mentre lei, Drucella Morgan detta Drew, è una ragazza ricca dei quartieri alti, porche rosa shocking e vestiti da quattromila dollari. 

Ma nonostante i soldi non le manchino, Drew non ha una famiglia nel vero senso del termine: presenza, baci e consigli materni non fanno parte della sua realtà. La vita le cambia drasticamente quando il padre per punirla, decide di ritirarla dalla prestigiosa scuola di Barrington e inserirla nel ‘Liceo di Dayton’, luogo il cui unico scopo è preparare gli studenti alla prigione. 

Sia la scuola che la splendida cittadina di Dayton sono la tana di spacciatori, malfattori e prostitute, dove le sirene della polizia fanno da sottofondo alle giornate e le grida dei vicini litigiosi sono alla base della vita di tutti i giorni. Chi ci vive conta gli spiccioli per decidere se pagare le bollette o mettere benzina.  Un liceo in vero stile Orange is the New Black. Un posto dove la massima comune è: Chi mena per primo mena due volte!

Ed è in questo bellissimo posto che Drew incontra Bellamy. In realtà se vogliamo dirla tutta lo incontra un pò prima, più precisamente sul retro di un furgone per fare cosacce, ma tant’è che tra i due inizia una relazione di amore-odio, fatta di ripicche, gelosie, automobili bruciate e colpi di scena. Davvero una storia travolgente, piena di passione, sentimenti di rivalsa e voglia di far emergere le parti migliori di sé.

Quel ragazzo era incredibile. 

Non aveva nulla ma mi dava tutto ugualmente.

Ho apprezzato particolarmente come le autrici hanno trasmesso le differenze socio culturali tra i due giovani e di come affrontino la vita in modo completamente diverso l’uno dall’altro.  Adoro poi come l’amore vince sempre su tutto, non conosce né ostacoli né differenze fregandosene del denaro. Scritto in modo impeccabile con l’alternanza dei pov. Troverete un linguaggio rude e sboccato, ma molto adatto al tipo di ambientazione voluta dall’autrici.

Assolutamente consigliato! 

«Io non ti merito,» dissi.

«Hai ragione.» Mi baciò con dolcezza le labbra.

«Ti meriti di meglio.»

«Ma io non voglio qualcosa di meglio.»

«Bene. Ora dimmi che mi odi.»

Sorrisi. «Ti odio da morire.»