Serie: Linear Tactical vol.13 Autore: Janie Crouch Genere: Military Romance Editore: Calamittie Jane Publishing
Data di pubblicazione : 9 gennaio 2023
La serie Linear Tactical è composta da:
- Ciclone vol.1—> qui la Recensione:
- Aquila vol.2
- Shamrock vol.3
- Angel vol.4
- Spettro vol.5
- Ombra vol.6
- Eco vol.7
- Fenice vol.8
- Baby vol.9
- Redwood vol.10
- Scout vol.11
- Fiamma vol.12
- Nome in codice: Ariete vol.13 (Zodiac Tactical Book 1)
- Nome in codice: Vergine vol.14 (Zodiac Tactical Book 2)—> qui la Recensione
Ian DeRose. Nome in codice: ARIETE.
La Zodiac Tactical è la sua società. Loro proteggono, salvano… ed eliminano la minaccia quando nessun altro è in grado di farlo.
Ian si è sempre assicurato che nella sua vita non ci fosse nulla a cui non potesse rinunciare.
Fino a Wavy Bollinger.
Lei è l’artista che vede colori dappertutto e accoglie il mondo – e lui – con un sorriso. Ian sapeva che non avrebbe dovuto avvicinarla, ma la sua gentilezza l’ha conquistato.
E ora un mostro l’ha rapita e ingabbiata per pareggiare i conti con Ian.
Il suo nome in codice è Aries. Ed è pronto a ridurre il mondo in cenere per riportarla a casa.
Ciao Fenici!
Eccomi con la recensione di una serie che non avevo mai letto e di cui non avevo mai sentito parlare, mi riferisco alla Linear Tactical scritta da Janie Crouch, conosciuta, e devo dire, molto apprezzata soprattutto attraverso questo libro che mi ha regalato emozioni contrastanti.
Ma andiamo per ordine.
Il protagonista di questo tredicesimo volume è Ian De Rose, nome in codice Ariete, il BOSS della società Zodiac Tactical; dunque, da qui ho dedotto che fosse un personaggio molto atteso da chi la saga la conosce da molto più tempo di me, poiché lui rappresenta il solito CEO oscuro, tenebroso e incredibilmente difficile da avvicinare, almeno fino all’arrivo di Wavy Bollinger, una cameriera di una qualunque tavola calda che, seppur in modo abbastanza stupido e spericolato, lo scambia per un membro di una società nemica (il Mosaico) e… gli lancia un vassoio di ciambelle in piena faccia.
Questo è stato l’incontro che mi ha fatta ribaltare dal divano, lo ammetto.
L’amore, o per meglio dire, la passione, scatta sin da subito. Ian è incredibilmente e inspiegabilmente attratto da Wavy, non riesce in nessun modo a togliersela dalla testa, e nonostante sappia di non poterla avvicinare più di tanto a causa del pericolo che lui stesso rappresenta, non resiste e fa l’unica cosa che non dovrebbe fare, ovvero, avvicinarsi. Ma anche in questo caso la casualità lo aiuta fin troppo, durante un inseguimento, quando i nemici lo stavano per acciuffare, Wavy gli si para davanti con la macchina urlando “Ehi! Vuoi un passaggio?”
A questo punto penso “ma che diamine succede?!” ribaltata per la seconda volta dal divano.
Dal canto suo Wavy veniva da una notte piena di sogni erotici su di lui, quindi perché no? Dato che è una recensione con spoiler ma non voglio neanche spoilerare troppo, mi limiterò a dire che la passione divampa frenetica fin quando la nostra tenace, divertente protagonista non viene rapita dal nemico e guarda caso è proprio il nostro baldo giovane a doverla salvare.
Potrei urlare al cliché ma queste cose mi piacciono troppo per disdegnarle. So che è così anche per voi.
“Ian si sedette e strinse la mano di Wavy. Era la prima volta che la toccava da quando l’avevano rapita. Aveva passato diciassette giorni senza toccare la sua pelle morbida. E per quanto adesso quella pelle fosse ricoperta di graffi e croste, non c’era sensazione migliore al mondo. Non avrebbe mai più dato per scontato la possibilità di toccarla.
“Ehi, Arcobaleno, sono io. Adesso sei al sicuro. Devi tornare da me.” Le baciò la mano. “Devi dipingere altri quadri, non solo per me, ma per te stessa. Perché sei ancora piena di meravigliosi colori, e devi lasciarli uscire.”
Le parlò così per ore, facendole sapere che erano lì e che era al sicuro, come gli aveva detto di fare la dottoressa Ling. Alla fine si addormentò, le loro dita intrecciate.”
Il mio cuore qui ha preso il via.
Questo romanzo mi ha fatto sognare, è stato una montagna russa di divertimento, sensazioni e passione che non credo dimenticherò presto, Ian rimane impresso nella mente facendo desiderare ardentemente di avere un uomo così nella vita, quindi, care Fenici, scapicollatevi a leggerlo perché non so se quella ad andare a fuoco ero io insieme al divano oppure il mondo intorno a me.
Scrittura semplice e scorrevole, non pesante e si mangia in un pomeriggio, parola mia!