Recensione: Nove mesi per innamorarsi di Maia

Alla soglia dei trent’anni, Diana sente di essere molto vicina al raggiungimento di tutti i suoi obiettivi: ha una carriera bene avviata come wedding planner e si gode la frizzante vita sociale milanese, ricca di stimoli e occasioni mondane. Quando Roberto, l’uomo che frequentava da quasi un anno, la lascia senza spiegazioni, per Diana è una doccia fredda. E così, decisa a concentrarsi sul lavoro, accetta l’ingaggio che la porterà a trasferirsi per alcuni mesi nelle lussureggianti campagne intorno a Benevento, per organizzare il matrimonio da favola di una nota influencer. Il luogo dell’evento non è distante dalla casa dei nonni, che si offrono di ospitarla. Ma nonostante il calore con cui la famiglia la accoglie, e nonostante il bisogno di non pensare troppo al suo cuore spezzato, abituarsi alla vita di campagna è più difficile del previsto. Tra la mancanza di comfort, la connessione internet ballerina e le estenuanti frecciatine di Noah, il ragazzo che aiuta i nonni nella gestione dei terreni e degli animali, la pazienza di Diana viene messa a dura prova. Riuscirà a concedere alla sua nuova vita – e a sé stessa – un’occasione per ritrovare la felicità perduta?
Sono diversi in tutto e si detestano… Ma allora perché non riescono a stare lontani?

Salve Fenici! Questo nuovo libro della Newton è stata una scoperta piacevole, all’inizio pensavo fosse il solito romanzo rosa con tanti riferimenti e modi di dire moderni che si snocciolano pagina dopo pagina fin da subito rendendolo noioso e ridondante e invece andando avanti prende sempre più corpo e sentimento, ma andiamo con ordine.

Diana, la protagonista, fa la wedding planner a Milano ed è, lasciatemelo dire, anche molto brava. È una donna di ventisette anni, ha molti difetti e si fa cento pippe mentali ma qui vi elenco le più importanti: è ipocondriaca, maniaca del controllo, programma ogni cosa, anche il sesso, e orgogliosa. Per finire ha la sua coscienza scissa in due: quella che chiama “DD”, è la parte diavolesca, che per me è la più divertente e a cui dovrebbe dare più ascolto; e Angelica che, da come si evince già dal nome, è quella buona a cui ogni tanto andrebbe infilato un bel calzino in bocca!

Diana viene lasciata, dopo due anni di fidanzamento, da un giorno all’altro da Roberto, un uomo così freddo e inutile che in compenso l’era glaciale era più calda… Nonostante ciò non si butta giù, accetta una proposta lavorativa che la porterà in Campania, dove  potrà così far ordine dentro di sé e passare un po’ di tempo con i nonni che non vede da molto tempo.

Il passaggio dalla Milano caotica e glamour, che conserva però come sempre i suoi orari, e  la sua perfezione si scontrano con la vita di campagna, già rumorosa dalle prime luci dell’alba, con la puzza di letame, assenza di wifi,  e con la presenza di un uomo, Noah, che sembra vivere all’età della pietra e che tira fuori il peggio di lei. 

Durante questo viaggio/lavoro scoprirà una cosa che sconvolgerà tutta la sua vita e dovrà prendere importanti decisioni per il suo futuro. Tutto ciò sarà per Diana un lavoro su se stessa, per capire chi è diventata e chi vuole essere nel suo futuro, ma soprattutto cosa vuole: la sicurezza o l’amore, il ghiaccio o il fuoco.

Il romanzo non vi risulterà mai noioso, anzi! Tra i suoi alterego e Noah, le scene e le battute divertenti non mancheranno mai e non dimentichiamoci dei nonni che sono la cosa più bella, per me, di tutto il libro!

Bellissimo da leggere, gustare, con cui divertirsi a farsi qualche risata, senza disdegnare la profondità di certe situazioni, quali? Non vi posso mica dire tutto! Dovete proprio leggerlo per scoprirlo! Aspetto i vostri commenti!