Recensione: Offline, something dark – Serie: Offline  #1 di Fannie Heather

«Lui era come me, l’avevo capito fin dal primo momento.»

Capelli rosa, piercing al naso e sorriso strafottente, Ginevra – Ginger – Middleton sembra la classica ragazza dalla vita perfetta, che sui social racconta al mondo la sua felicità. La realtà, tuttavia, è molto diversa da come appare: Ginger non ha mai superato il lutto per la morte del padre e combatte ogni giorno con le ombre che le infestano l’anima. La Glasberry Academy, un’accademia esclusiva e molto rigida nei sobborghi di Glasgow, per lei rappresenta un nuovo inizio dopo un periodo difficile, un’occasione per ricominciare. I suoi buoni propositi, però, si schiantano contro Travis Crawford. Hacker imperscrutabile, Travis è una sfida, un rompicapo da risolvere. Ginger sa di dovergli stare alla larga, ma come resistere al fascino di un mistero? Dopo aver conquistato i cuori delle lettrici su Wattpad, dove ha raggiunto oltre 1 milione e mezzo di visualizzazioni, approda finalmente in libreria il primo volume di OFFLINE, l’amatissima storia di Fannie Heather che unisce con maestria romance, mystery ed elementi cyber.

Se c’è una parola con la quale voglio iniziare questa recensione è: mistero.

Fannie Heater ci regala Offline, primo volume della serie ambientato a Glasgow, Scozia o, più precisamente, tra le mura della Glasberry Academy.

La trama viene narrata da Ginger (Ginevra Middleton) e Trevis Crawford, entrambi studenti e “casualmente” coinquilini di stanza.

Ma lasciatemelo dire, il vero protagonista della storia è proprio quello che vi ho anticipato all’inizio: il mistero che aleggia su ogni pagina.

Sin dall’inizio Ginger si presenta come una ragazza “diversa”, con un passato doloroso che non sembra lasciarle via di fuga. Si sente persa e continuamente circondata da quelle che lei chiama “ombre” le quali non fanno altro che ricordarle la sofferenza che le attanaglia il cuore e ingrigisce ogni sua giornata.

Travis, d’altro canto, sembra aver così assorbito dentro di sé le proprie oscurità tanto che queste riescono a soffocare ogni sua emozione.

Entrambi sono personaggi complessi e difficili da decifrare, soprattutto Travis, il cui passato viene svelato attraverso qualche Flashback mentre si conosce, fin da subito, l’eccezionale talento per l’informatica.

L’antipatia tra loro è immediata eppure non possono fare a meno di sentirsi “vicini” poiché, entrambi, sembrano vivere nello stesso mondo grigio pieno di tristezza.

“La felicità apparteneva agli altri. Era sempre stato così. Io potevo solo ammirare le navi, osservare le persone viaggiare, sfiorare la libertà e la contentezza, e fondersi con i loro sogni, ma non potevo andare con loro.”

(Tratto dal libro)

Non aspettatevi una storia d’amore, tra i due, non in questo primo capitolo almeno, c’è attrazione certo ma più che altro aleggiano molti non detti. Parecchie sono le questioni lasciate in sospeso e, a mio parere, forse anche troppe.

La lettura mi è piaciuta e non nego che mi abbia incuriosita, ogni enigma mi spingeva a volerne sapere di più ma purtroppo quasi nessuno ha avuto risposta. Avrei preferito qualche spiegazione extra, magari più pagine avrebbero tolto la sensazione di incompletezza che mi ha colta finito il libro.

La trama, nel complesso, è molto intricata e ben elaborata, inoltre, lo stile dell’autrice è piacevole, così come i dialoghi e i personaggi secondari.

Le descrizioni sono accurate e per un attimo riuscivo a immaginarmi a passeggiare tra le splendide vie tipicamente scozzesi.

Offline lascia molte porte aperte e l’autrice ha, senza dubbio, molte sorprese in serbo per il futuro poiché i segreti da svelare sono molti e gli enigmi da risolvere ancor di più.