Recensione: Once upon a sexy scrooge di Ella Frank e Brooke Blaine
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Autrici: Ella Frank, Brooke Blaine
Genere: romance natalizio MM
Editore: Triskell
Data di pubblicazione: 18 dicembre 2024
Ah, il Natale. Il periodo più magico dell’anno. Un momento in cui la neve cade, il sidro scorre a fiumi e le coppie si baciano sotto il vischio. Peccato che tutto questo mi faccia venire voglia di vomitare.
Non odio il Natale, è solo che ho un lavoro da fare, e questa particolare festa lo sta ostacolando. E so cosa direte, che la fattoria dell’albero di Natale di Micah Noble è una tradizione amata da molte delle famiglie di Merrihill, ma qui bisogna vedere il quadro più ampio: un resort di lusso a cinque stelle dove gli abitanti di Manhattan oberati di lavoro possono rifugiarsi, un luogo sereno con tanto di terme e shopping e in cui guardare i boscaioli sexy che tagliano la legna…
Oh, un attimo, meglio cancellare l’ultima parte. I boscaioli non fanno per me. Non più. Micah Noble mi ha guarito da questo malessere, ed è una cosa che capita se cerchi di acquistare la terra di famiglia di qualcuno per raderla al suolo.
Può chiamarmi Scrooge quanto vuole, ma gli affari sono affari, e il piacere è… be’, non è qualcosa a cui posso permettermi di pensare. Anche se il pacchetto comprende jeans attillati e camicie di flanella che vorrei strappargli di dosso a morsi…
No. Non succederà. Micah non è altro che un ostacolo tra me e ciò che voglio. Un ostacolo molto, molto sexy.
Ah. ’Fanculo il Natale e lo slittino con cui è arrivato.
Si tratta di una deliziosa novella natalizia.
Max, ragazzo cinico e determinato a fare carriera nell’ambito immobiliare, vuole convincere Micah che vendere la sua baita nei boschi a un prezzo disgustosamente alto affinché vi sia costruito un centro commerciale valga la pena.
Micah non sa come fargli capire di non essere schiavo del denaro e di amare la sua baita, e crede che una buona idea sia, con uno scherzo di cattivo gusto, fare in modo che Max rimanga bloccato lì con lui, in una cittadina isolata, immersa nell’atmosfera natalizia, con ritmi molto lenti e umanamente connessi alla natura, per dargli il tempo di assaporare la magia del Natale e addolcire il suo cuore.
«E tu pensi che mi sbagli? Sì, okay, la gente ama congelarsi il culo per qualche giro in slitta.» Accarezzai la testa di Snoopy e scrollai le spalle. «Penso che la vera persona che “finge” sei tu. Hai dimenticato il modo in cui ci si diverte, quindi è più facile comportarsi in modo misero. Sei così preso dal trambusto di quella tua città che non hai idea di cosa significhi fermarti e goderti la vita, ed è così triste.»
La vacanza si rivela efficace: i ragazzi inizialmente si scontrano, ma sono scintille provocanti, che nascondono l’attrazione fisica uno per l’altro e alimentano un interesse e uno spirito competitivo che stuzzica l’istinto di conquista.
Il cinismo di Max si scioglie un po’, una volta circondato dalle tradizioni della cittadina e dal calore dei familiari di Micah che lo riportano al vero significato magico del Natale. Finisce per aprire il suo cuore a questo ragazzo affascinante e per farsi conquistare da una vita semplice basata su ciò che dà il vero significato alla vita: lo stare in famiglia circondato dalle persone a cui si vuole bene, tramandare le tradizioni e godere dei momenti di tranquillità.
Se non fossi partito subito, forse non lo avrei mai fatto, e quella non era la mia vita. Era solo una bella tregua dal caos in cui vivevo, con un bell’uomo che era puro, buono e sincero, e occasionalmente uno stronzo, anche se sexy. Non credevo che avrei mai più incontrato una combinazione simile, ma trovare l’amore non era il mio obiettivo di vita.
Si tratta, però, di una bolla magica e irreale: il dubbio che uno dei due stia fingendo solo per convincere l’altro a cedere sulla questione della vendita dell’immobile si frappone tra loro. Le vacanze finiscono, l’auto di Max viene riparata e lui dovrà tornare alla sua vita e al giogo del denaro e del lavoro a Manhattan.
Se vuole un vero cambiamento, se ciò che ha visto e vissuto con Micah ha lasciato il segno nei suoi desideri, allora la scelta dovrà venire da dentro di sé.
Gli avvolsi le braccia intorno al collo, godendomi il momento, e mi concentrai soltanto su Micah, il resto del mondo che cessava di esistere. Era sempre stato lui. L’uomo che non potevo dimenticare. L’uomo che amavo, l’uomo che volevo per sempre.