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Recensione: Passione e vendetta di Nancy Haviland

Serie: Wanted Men vol. 4

Titolo: Passione e vendetta 

Serie: Wanted Men vol. 4

Autrice: Nancy Haviland

Genere: mafia romance

Editore: Follie Letterarie

Data di uscita: 28 febbraio 2024

Età di lettura consigliata: +18

La serie Wanted Men è composta da:

  • Per amore, per vendetta 
  • La mia vendetta ti salverà
  • Seduzione e vendetta
  • Passione e vendetta 

Per proteggerla, l’ha allontanata, inscenando una dolorosa farsa. Ma senza di lei non può vivere e ora è disposto a tutto pur di riaverla al proprio fianco.

Alek Tarasov ha allontanato la donna della sua vita inscenando un tradimento che di fatto non ha mai avuto luogo, perché solo così avrebbe potuto proteggerla dai pericoli che una relazione con lui comportava.

Ma presto si accorge che senza di lei non riesce a vivere e vuole riaverla indietro.

Solo che in quell’anno e mezzo di lontananza tante cose sono cambiate.

Sacha è riuscita a sparire e a vivere fuori dai radar, seppur consapevole che nessuno può sfuggire ai Tarasov.

Sarà il caso a farli rincontrare, e a quel punto per lei non esisterà più alcun posto dove nascondersi.

Alek la vuole al proprio fianco con un’intensità bruciante, perché è così che lui vive le proprie emozioni, al massimo, senza risparmiarsi mai nulla.

Odio, amore, sofferenza, Alek dà tutto, e come gli altri “Wanted men” non esita a sfoderare i propri lati oscuri pur di proteggere chi ama.

Quando si rivedono per la prima volta dopo tanto tempo, pesano sulle loro spalle i sensi di colpa, i ricordi struggenti e i pericoli che la vita di Alek comporta.

Inoltre c’è un segreto che la donna è riuscita a custodire gelosamente e che, se rivelato, potrebbe scatenare l’inferno, perché Alek sa amare senza riserve, ma sa anche distruggere i propri nemici con altrettanta determinazione.

La resa dei conti è imminente, ma a vincere sarà l’amore.

 

 

Si tratta di un mafia romance, per cui le caratterizzazioni, in particolare quelle maschili dei membri della bratva russa, ricalcano gli stereotipi da maschio alfa: duro, legato alla famiglia, con tradizioni e rituali consolidati, tenuto a mostrare una maschera imperscrutabile di forza e inflessibilità.

Nonostante l’impostazione, posso rassicurare sul fatto che questi elementi non vengono mai portati agli estremi. I familiari di Alek mostrano verso le donne una speciale empatia, dolcezza e perfino una bontà d’animo che allontana qualsiasi timore di cadere nelle tinte dark.

Per quanto rassicurati dall’ambiente familiare rispettoso e comprensivo, l’atteggiamento del protagonista rimane (volutamente) tirato al massimo per ricordarci quanto sia un uomo pericoloso, in bilico tra le proprie emozioni negative e positive, in costante sforzo di mantenere il controllo per non esplodere nella vendetta e nella rabbia. Un uomo al comando, abituato a ottenere ciò che vuole senza dover chiedere, che ha subito un’offesa.

Ma andiamo per ordine. 

— Non sono qui stasera a chiedere il tuo perdono… — Fece un’altra pausa. — Non lo chiedo, lo esigo. Ho bisogno che tu mi perdoni per essere stato un codardo, perché per proteggerti ti ho fatto soffrire. Farei di tutto pur di tenerti al sicuro.

Sacha e Alek erano fidanzati, ma nel tentativo di proteggerla, lui inscena un finto tradimento per allontanarla dal proprio ambiente violento.

Delusa e ferita, lei riesce a far perdere le tracce e finisce per nascondergli una gravidanza. Per quanto ai nostri occhi sia un gesto comprensibile, nel mondo della bratva questo rappresenta un’offesa imperdonabile, e lei ne è consapevole. Tuttavia, anche se i sentimenti per Alek non sono mai svaniti, Sacha ha troppa paura che lui possa, in modo anche illegale, portarle via il bambino pur non desiderandola più. D’altro canto, lui non vuole altro che ritrovarla e spiegarle che la ama ancora. Riescono a rincontrarsi solo dopo un anno e mezzo, ma hanno compiuto entrambi errori capaci di provocare molto dolore all’altro. Dovranno svelare i loro segreti, perdonarsi e riconquistare la fiducia reciproca, prima di poter riprendere da dove avevano lasciato. 

È questo che sto provando. Eppure, ti voglio perché ho bisogno di te come dell’aria che respiro, ma allo stesso tempo ti detesto perché mi hai mostrato un lato di te che nemmeno immaginavo. Una Sacha calcolatrice, subdola e ingannevole. Ai miei occhi eri perfetta, impeccabile. Ti ho messo su un piedistallo e io me ne stavo ai tuoi piedi per adorarti. Sono furioso che tu abbia osato scendere per mostrarmi questo tuo lato oscuro e inimmaginabile.

Nel momento tanto temuto e sperato in cui si rivedono, le emozioni esplodono in un mix di sollievo, senso di colpa, rimorso e rimpianto. Entrambi ammettono i rispettivi errori, ma inizialmente sono più concentrati sul proprio dolore, invece che cercare di comprendere quello che i loro gesti hanno provocato nell’altro. 

In Alek vedremo maggiormente l’impulso a meditare una vendetta punitiva, a mostrarsi in una forma dominante e priva di scrupoli. Tuttavia, non arriverà mai a compiere gesti difficilmente accettabili, nonostante le minacce. 

Il riavvicinamento tra i protagonisti è un costante conflitto tra il desiderio di ricucire l’amore che non se n’è mai andato, la passione, la chimica esplosiva da un lato, e la rabbia per il tradimento subìto sommata al senso di colpa dall’altro.

Stranamente è proprio l’ambiente della bratva che riesce a moderare Alek, a farlo riflettere, a mantenerlo su una sorta di razionalità, in equilibrio e in controllo di sé… forse perché si tratta di un quarto episodio (in cui, quindi, gli altri uomini hanno già subìto una trasformazione in chiave romantica).

Lo tirò in piedi. — Grazie per il tuo perdono, Alekzander. Grazie per la bambina che mi hai dato. Ne vorrei altri due, per favore, — aggiunse con un ammiccamento civettuolo. — E, soprattutto, grazie per avermi dato la possibilità di dimostrarti che, se posso scegliere, sceglierò sempre di amarti.

Molto toccante il momento in cui Alek scopre di essere diventato padre e incontra la sua bambina per la prima volta. Emozionante quando si concede di riabbracciare, esplorare, possedere di nuovo la sua donna, nonostante il passato renda tutto più aspro e il filo della fiducia un po’ sfilacciato.

Trattandosi di un mafia romance, si aggiunge alla trama una punta di pericolo palpabile, di cui gli uomini sono ben consapevoli, che mette in massima allerta l’organizzazione nel tentativo di tenere al sicuro le proprie donne, e convoglia la massima attenzione nel cercare di scoprire la talpa, seguendo una scia che forse fa da sottofondo a tutta la serie.

Ma nel complesso le emozioni prevalenti sono la tenerezza nei confronti della figlia, la scoperta della paternità nei primi momenti di gioia, innocenza e magia che un bambino può portare; il conforto e il sollievo del ritrovare la persona amata, di scoprire che non ha dimenticato il passato. A questo si aggiunge un pizzico di adrenalina per il rischio di trovarsi con un uomo influente molto arrabbiato. 

Si respira il senso di pericolo attorno agli uomini della bratva, il peso di dover essere tenaci e coraggiosi, di una vita difficile, sanguinosa e violenta che non hanno scelto e dalla quale vorrebbero tenere lontani i propri cari. 

Si percepisce anche molto quanto siano importanti per loro i familiari, nucleo intimo esteso ora anche alle mogli e ai figli, con i quali condividono un legame sincero in cui scambiare emozioni forti, consigli, sostegno.

Hot 🔥 | molta sensualità ma scene non didascaliche; qualche feticismo
Sentimento❤️| massimo, incomprensioni da superare
Violenza ⚔️ | vittime innocenti 

valutazione

voto

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