Recensione: “Pazzo di te” di Cat Grant

Chase Sexy Aubrey suona la chitarra blues come nessuno ha mai fatto. A Brian Barclay, tastierista ventenne, è bastato assistere alle sue esibizioni nei nightclub di New York per rimanerne affascinato.
Brian, però, è fedele al suo ragazzo Kit… almeno finché lui non lo tradisce e non gli ruba tutte le canzoni che hanno scritto insieme. Senza un posto dove andare, Brian corre da suo padre, divorziato, che vive con il partner, Cameron, ma la tensione tra padre e figlio è evidente.
Brian ha bisogno di un amico e Chase è perfetto per quel ruolo, così come per aiutarlo a scaldare le lenzuola. La passione tra i due è rovente, finché Brian non scopre il passato che Chase tiene nascosto e da cui scappa da anni.
E quando il passato minaccia il presente, Brian non può fare a meno di chiedersi se l’amore della sua vita si sia preso gioco di lui.

Il terzo volume della serie Icon Man racconta l’incontro tra il giovane Brian (figlio di Trevor, protagonista del primo volume) e l’affascinante chitarrista Chase.
Nella parte iniziale del romanzo Brian passa davvero dei brutti momenti: viene tradito e derubato dal suo ragazzo, perde il lavoro, rischia la prigione ed è costretto a tornare a casa di un padre con cui non va d’accordo.
Ma le difficoltà sono anche opportunità di crescita, e questo momento difficile rappresenterà per la sua vita un vero e proprio punto di svolta, dandogli l’opportunità di dimostrare a se stesso, e a suo padre, che non è più un bambino.
Dopo aver trovato Chase capirà di avere diritto a una relazione di qualità e di dover prendersi carico delle proprie responsabilità.

«Respirare è sopravvalutato. Così come lo sono i vestiti.»

Ma Chase, ventottenne, sexy, dio della chitarra, disposto ad aiutarlo nel superare la dislessia per le note, e che in un attimo ha conquistato la sua famiglia, sembra davvero tanto… troppo luccicante per non nascondere a sua volta il pericolo di un cuore in frantumi per la seconda volta.
Non vi svelo di più.

«Ero felice con te, raggio di sole. Mi manchi, e ti rivoglio.»

É un romanzo dolcissimo e sensuale, calato tra le note blues suonate ai piedi del divano uno di fianco all’altro. Un romanzo che ammicca all’ingenua ribellione giovanile, al desiderio struggente di essere accettati dai propri genitori e amati per quello che si è, all’intransigente necessità di fare i propri sbagli per crescere, senza che questo debba far perdere la stima e l’affetto di chi ci sta accanto.

Le lenzuola furono come un bacio caldo sulla pelle di Brian, mentre lui e Chase si mettevano su un fianco, faccia a faccia, le braccia posate sulla vita l’uno dell’altro.

Infine, ho trovato decisamente azzeccata questa copertina, mentre il titolo è forse troppo generico, e non del tutto significativo per la storia che racconta.

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