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Recensione: Pazzoide di Onley James

Serie: I Mali Necessari vol. 3

Titolo: Pazzoide 

Serie: I Mali Necessari vol. 3

Autore: Onley James

Genere: Dark romance MM

Editore: self

Data pubblicazione: 11 luglio 2023

Età di lettura consigliata: +18

La serie I Mali Necessari è composta da:

  • Squilibrato vol.1—->Recensione
  • Psicopatico vol.2
  • Pazzoide vol.3
  • Svitato vol. 4
  • Mad Man (Necessary Evils Book 5)(inedito in Italia)
  • Lunatic (Necessary Evils Book 6)(inedito in Italia)
  • Maniac (Necessary Evils Book 7)(inedito in Italia)

Atticus Mulvaney è il figlio maggiore dell’eccentrico miliardario Thomas Mulvaney – un ruolo che prende molto sul serio. Come tutto, del resto. Alla stregua dei fratelli, Atticus è uno psicopatico, allevato per correggere i torti di un sistema giudiziario corrotto. A differenza dei membri della sua famiglia, però, lui non è molto bravo a farlo.

Jericho Navarro non è uno psicopatico, ma è un assassino feroce. Come Atticus, anche lui ha una vita segreta. Per i più, infatti, lui è solo un meccanico. Ma per un gruppo raffazzonato di disadattati sociali è Peter Pan, colui che insegna loro a eliminare senza alcun compromesso la feccia che fa del male ai più deboli.

Quando Atticus e Jericho si trovano faccia a faccia davanti allo stesso nemico, il loro incontro accidentale finisce in un amplesso esplosivamente sensuale che nessuno dei due riesce a dimenticare. Eppure non hanno nulla in comune. Atticus è uno scienziato abbottonato, mentre Jericho è un uomo in missione, determinato a trovare e punire i responsabili della morte di sua sorella. Tuttavia, Jericho non riesce a stargli lontano. E in tutta sincerità Atticus non vuole che lo faccia.

Via via che la missione di Jericho inizia a debordare nella vita di Atticus, le loro due famiglie, diverse ma ugualmente brutali, si trovano costrette a dover collaborare, e a imparare a farlo, per sconfiggere un nemico comune. Nessuna quantità di forza bruta, però, potrebbe mai mostrare a Jericho il modo per scalare le pareti del cuore di uno psicopatico. Riuscirà a convincere Atticus che, a volte, la coppia che uccide insieme rimane insieme?

Pazzoide è una storia d’amore particolarmente psicopatica e super sensuale, con lieto fine e senza cliffhanger. Ha come protagonista un maniaco sessualmente confuso e maldestro, e il capo di una banda che non riesce a smettere di tormentarlo. Come sempre è possibile trovare violenza gratuita, umorismo molto oscuro, più assassini di quanti se ne possano contare e una chimica esplosiva a sufficienza da radere al suolo un isolato. Questo è il terzo libro della serie I Mali Necessari. Ogni libro segue una coppia diversa.

 

 

Atticus è il maggiore dei fratelli Mulvaney, il primo a essere stato adottato da Thomas, colui che si è sempre sentito in dovere di occuparsi della stabilità e della sicurezza della famiglia, che sente di dover essere perfetto. 

Ora è miliardario, ricercatore, plurilaureato, e ha molte responsabilità sulle spalle. È un uomo sempre al comando, che trova la sua altra metà della mela in un bad boy che riesce a gestire lo scambio di potere, liberandolo, per lo meno nei loro momenti intimi, del peso dell’avere tutto sotto controllo.

«Dai,» mormorò leggermente. «Aprile per me. Sai cosa voglio.» Atticus odiava la facilità con cui cedeva e apriva la bocca sotto quella di Jericho così che lui potesse infilarvisi dentro. Odiava il modo in cui si imperlava di umori l’istante stesso in cui quell’uomo assumeva il comando. Odiava quanto nessuna di quelle affermazioni fosse vera. Era troppo, però: quel desiderio schiacciante era troppo per qualcuno che non provava mai nulla. Era come essere convinti di premere la lingua su una batteria quando in realtà si trattava di una recinzione elettrica.

Atticus è sorpreso di provare attrazione per la prima volta, si tratta di un’anomalia che sino ad allora non ha mai sperimentato; ancora più strano è che l’irrefrenabile magnetismo scaturisca dalla semplice vicinanza con Jericho. Aiuta, naturalmente, il fatto che il cattivo ragazzo sia molto intuitivo e che abbia delle abilità spiccate per un kink che risulta utile con lui, e che vada matto per il senso di orgoglio e di potere che prova nel vedere un uomo tutto d’un pezzo come Atticus cedergli il controllo e liberarsi, sciogliersi tra le sue mani mostrando, solo a lui, una facciata completamente diversa, più vulnerabile, più arrendevole, sottomessa. 

Jericho è a sua volta un uomo duro, che fa cose cattive, e non teme il disturbo mentale di Atticus anzi di lui comprende molte cose e prova empatia e sintonia.

Saranno proprio questi aspetti introspettivi di Atticus che approfondiremo. Non vedremo spesso il sicario, quanto il ragazzo insicuro che credeva di essere un mostro. Anche se tutti lo ritengono e lo trattano come un automa, scopre di avere dentro molto di più e lo ritroviamo in difficoltà, incapace di gestire tutte queste emozioni mai provate prima, come l’attrazione, la passione e la tenerezza. Lentamente i suoi convincimenti sul fatto che essendo psicopatico non possa avere un partner vengono smantellate. Scopre, grazie a Jericho, che molte cose che credeva di se stesso non erano vere, e impara a concedersi delle opportunità in più.

«Perché mi hai seguito?» Aggrottò le sopracciglia. «Perché sapevo che eri arrabbiato.» «E?» lo imbeccò Jericho. «E volevo assicurarmi che stessi bene.» Il partner gli sfiorò la testa con le labbra. «Perché?» Non sapeva dove volesse andare a parare. «Perché non mi piace quando sei arrabbiato.» «Perché?» lo incalzò l’altro, la voce più bassa quella volta. «Perché non mi piace come mi sento quando sei arrabbiato.» Jericho emise un verso che rimbombò fin dentro il suo orecchio. «Per me quella è proprio un’emozione.» Sospirò. «Provo emozioni, ma non del tipo che stai cercando.»

Le caratterizzazioni sono adorabili: Jericho è un ragazzo a capo di una gang, dominante ma allo stesso tempo spavaldo e giocoso. Atticus ci intriga mostrandoci l’ambiguità di una doppia faccia: una pubblica controllata e glaciale e una privata che è una continua scoperta di sé.

La loro storia romantica non è molto contrastata: Atticus e Jericho non sono in conflitto con se stessi per l’attività che portano avanti e non nutrono dubbi sulla natura della relazione passionale che sta nascendo tra loro. Ma non c’è da temere per la mancanza di suspence e azione, che sono trainati dalla loro attività di giustizieri e dalla caccia ai trafficanti di esseri umani. La traccia thriller si snoda sulla ricerca dell’assassino della sorella di Jericho, ma la scena più sorprendente è quella in cui i due ragazzi si incontrano, sul lavoro, e trovano assonanza nel sangue e nella violenza.

Entrambi i protagonisti hanno i loro demoni, ma li hanno accettati e hanno trovato il modo di esorcizzarli ripulendo la città dai cattivi; insieme si integrano perfettamente formando non solo una nuova coppia, ma anche una nuova famiglia che include i randagi LGBTQ della gang di Jericho. Una nuova famiglia nella quale Atticus riscopre, tra l’altro, il suo ruolo paterno, affettivo e di cura che fin da bambino ha mostrato nei confronti dei fratelli minori.

«Non ti lascerò andare, Lenticchia. Non accadrà. Puoi chiamarlo accordo d’affari, relazione, rapimento, una specie di crisi di mezza età. Ma in ogni caso sei mio. E io proteggo ciò che è mio.» Atticus arrossì. «Posso proteggermi da solo.» «Sì, ma sappiamo entrambi che non vuoi farlo.»

Si tratta nel complesso di un romanzo molto passionale, il cui erotismo è piacevolmente reso intrigante dalla nota kinky sulla cessione del controllo.

Entrano in scena anche nuovi personaggi interessanti, ognuno con particolarità differenti, sui quali si potrà certamente costruire delle caratterizzazioni deliziose su cui basare i prossimi lavori.

 

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