Recensione: Pirate Girls di Penelope Douglas

Autrice bestseller del New York Times
I gemelli Kade e Hunter Caruthers un tempo erano inseparabili, ma poi qualcosa è cambiato. Hunter se n’è andato e si è unito a una banda rivale a Weston, schierandosi contro Kade, che adesso vuole vendetta. La guerra tra i due raggiunge l’apice durante la Settimana della Rivalità, in cui si fanno parate, feste e scherzi. E uno scambio di prigionieri. Come ostaggio di Hunter viene scelta Dylan, che è cresciuta con entrambi i gemelli, li considera una famiglia ed è molto vicina a Kade.
 La ragazza sarà costretta a trascorrere due settimane con Hunter, in un palazzo fatiscente, in una strada quasi abbandonata e con supervisione minima. Nessun coprifuoco, nessuna regola. Un tempo gentile e responsabile, Hunter ora non ha proprio intenzione di proteggere Dylan.
Quello che non sa, però, è che lei non è più la ragazzina che conosceva. Non è tipo da sottrarsi a una sfida, e ai suoi occhi non è mai stata così sexy…
Due gemelli un tempo inseparabili. Una ragazza decisa a sfidarli.
Rivalità, misteri, desideri proibiti: Penelope Douglas non smette mai di stupire.

 Potrei essere io, ma lei vedrà Kade. 

Lo fanno tutti. 

Persino io, a volte.

Buongiorno Fenici, ho appena concluso Pirate Girls della Douglas e come sempre ogni romanzo di quest’autrice si conferma coinvolgente e trainante. 

Nella prefazione l’autrice ci tiene a sottolineare che i capitoli della serie sono strettamente legati tra loro, sebbene lei fornisca tutte le informazioni per comprendere a pieno le dinamiche. Essendo il mio primo approccio alla Hellbent series è quindi probabile che sia questo il motivo per cui mi è sembrato di essermi persa qualche pezzo… ragione per cui vi raccomando di seguire il consiglio dell’autrice.

All’inizio del romanzo troviamo un albero genealogico che spiega i legami familiari e già da lì si può intuire quanto sia arzigogolata la storia. 

In Pirate Girls i protagonisti sono Dylan, Hunter e Kade. Al principio potrebbe sembrare un triangolo amoroso, ma leggendo il romanzo scoprirete che dietro c’è molto di più.

Kade e Hunter sono gemelli, un tempo erano inseparabili ma poi qualcosa è cambiato e quest’ultimo si è trasferito in un’altra scuola rivale andando contro il fratello che adesso cerca vendetta.

La guerra vera e propria inizia allo scattare della Settimana della Rivalità, durante la quale le scuole fanno uno scambio tra studenti chiamato “lo Scambio dei Prigionieri”.  

Pirati contro Ribelli. 

La prigioniera che si offre volontaria quest’anno è Dylan. La ragazza è cresciuta con entrambi i gemelli e li considera la sua famiglia sebbene quando Hunter se ne è andato, lei si sia avvicinata molto a Kade.

Dylan è costretta a trascorrere due settimane con Hunter nel quartiere abbandonato di Weston, un luogo dove non esistono regole. 

Dylan scopre che il fratello non è più come lo ricorda e allo stesso tempo Hunter ritrova una Dylan caparbia e testarda, non più la ragazzina ingenua di quando erano piccoli. 

Riusciranno tutti e tre a riallacciare i loro rapporti? 

Dietro la loro storia d’amore però se ne nasconde un’altra, un mistero che è stato introdotto (a quanto dice l’autrice) già nel romanzo precedente e che, guarda caso, riguarda sempre due gemelli e una ragazza. Questa è l’ultima Pirata andata e morta a Weston, e la sua storia vi trasmetterà tensione e inquietudine durante tutto il romanzo. 

La casa di Dylan è la stessa dove viveva la ragazza? Cosa sono quei rumori in soffitta?

I personaggi che la Douglas costruisce sono sempre ben delineati, con un carattere forte e intenso, così come il mondo che struttura intorno a loro. 

Hunter è un ragazzo forte ma allo stesso tempo fragile, di una dolcezza disarmante. Dylan è una ragazza che cerca di evadere dalle catene familiari, determinata a superare i suoi limiti, testarda e senza paura, mi sono ritrovata molto nel suo personaggio. 

Trovo questa storia molto intrigante e merita senza dubbio di essere letta.