Recensione: Prigioniero del desiderio di Loretta Chase
Prigioniero del desiderio
Autrice: Loretta Chase
Editore: Mondadori
Genere: Romance
Data di pubblicazione: 03 Marzo 2018
Ismal Delvina, agente segreto dello zar che viaggia sotto il nome di conte d’Esmond, è un uomo dotato di grande fascino. Le sue ricerche sui loschi traffici che minacciano i negoziati di pace fra Russia e Turchia lo hanno condotto a Parigi, nella fatiscente dimora di Francis Beaumont, dove la sua strada incrocia per la seconda volta il destino di Leila, talentuosa ritrattista e figlia di un trafficante d’armi misteriosamente ucciso anni prima. Basta uno sguardo e la ragazza cattura il suo cuore. Ma Ismal ha molti segreti da proteggere e non può permettersi di cedere alla passione, anche se l’ardente desiderio che si accende alla vista di Leila…
Prigioniero del desiderio è il secondo volume autoconclusivo della serie intitolata Scoundrels di Loretta Chase.
La trama è collegata alla precedente dalle azioni svolte nel 1819 a Venezia che vedevano come principali interessati Jonas Bridgenburton e Ismal Delvina. Tutti e due, ai tempi, contrabbandavano armi ed erano considerati nemici dell’Inghilterra. Ma questo secondo capitolo è ambientato nel 1828 in Francia e Gran Bretagna, dieci anni dopo gli eventi del primo. I protagonisti sono Alexis Delavenne, Comte D’Esmond, e Leila Bridgenburton, diventata Leila Beaumont.
Lo stile di scrittura, però, è lo stesso e si tratta di una storia d’amore ben strutturata e con una grande ambientazione: spionaggio, crimini, truffe, inchieste, segreti. I protagonisti rimangono anticonvenzionali: lei una pittrice e lui… meglio scoprirlo da soli, altrimenti direi troppo. Non si tratta, comunque, della solita debuttante innocente e del classico mascalzone, entrambi appartenenti all’aristocrazia.
Se il primo capitolo mi era sembrato più un libro d’avventura, quest’ultimo si è rivelato un giallo con la storia d’amore forse un po’ in secondo piano. Nonostante tutto, i personaggi sono ben definiti e complessi, come lo è l’intrigo del mistero da risolvere. Bello, alto, biondo, affascinante, intrigante è il conte e seducente, misteriosa, intelligente Leila.
“So che sei forte, coraggiosa e pericolosa, e ti amo per questo. Per il tuo cuore generoso, per la tua intelligenza diabolica e, naturalmente, per il tuo bellissimo corpo.” (Tratto dal libro)
Queste parole dette da D’Esmond a Leila sono le principali qualità della donna e sono indicative nello sviluppo della narrazione.
Anche le figure secondarie mi sono piaciute. Ho ritrovato con grande piacere l’anziana Lady Brentmor, che ha un peso importante e porta un po’ di sale e pepe grazie al suo carattere. Mi è solo dispiaciuto che dei due protagonisti del primo volume si faccia solo un piccolo accenno in relazione all’arrivo del loro quarto figlio (una bimba). Normalmente anche solo con ruolo secondario s’incontrano e si ha la possibilità di dare una sbirciatina ancora nella loro storia, ma la Chase ha deciso di non farceli più incrociare.
Sembrerebbe questo il suo stile narrativo: fanno tutti parte di una serie ma in realtà sono ben separati e con zero interferenze da parte degli eroi precedenti. Ho trovato un’altra particolarità: se normalmente riuscivo quasi ad anticipare il protagonista dell’episodio successivo, devo confessare che questa volta non ne ho la minima idea. Si tratterà di una totale sorpresa.