Recensione: Il problema dei tre corpi di Liu Cixin
Serie: Il problema dei tre corpi vol.1
Serie: Il problema dei tre corpi vol.1
Autore: Liu Cixin
Genere: fantascienza
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 31 ottobre 2017
La serie Il problema dei tre corpi è composta da:
- Il problema dei tre corpi vol.1
- vol.2
Nella Cina della Rivoluzione culturale, un progetto militare segreto invia segnali nello spazio cercando di contattare intelligenze aliene. E ci riesce: il messaggio viene captato però dal pianeta sbagliato, Trisolaris, l’unico superstite di un sistema orbitante attorno a tre soli, dominato da forze gravitazionali caotiche e imprevedibili, che hanno già arso undici mondi. È quello che i fisici chiamano “problema dei tre corpi”, e i trisolariani sanno che anche il loro destino, prima o poi, sarà di sprofondare nella superficie rovente di uno dei soli. A meno di non trovare una nuova casa. Un pianeta abitabile, proprio come il nostro. Trisolaris pianifica quindi un’invasione della Terra. Sul Pianeta azzurro, nel frattempo, l’umanità si divide: come accogliere i visitatori dallo spazio? Combattere gli invasori o aiutarli a far piazza pulita di un mondo irrimediabilmente corrotto?
Parto subito con una precisazione, visto che io l’ho scoperto una volta arrivata alla fine: questo è il primo volume di una trilogia, quindi, per non avere delusioni, non vi aspettate una soluzione al problema che troverete lungo il racconto.
Per i patiti di fantascienza, un libro del genere rappresenta una ghiotta occasione per affrontare sempre il problema dei tre corpi. (Per chi non sapesse di cosa parlo, si riferisce al problema del calcolo delle orbite in un sistema di 3 corpi, come quelli che sono rappresentati da Sole, Terra e Luna. Pur avendo postulato Newton alcune teorie, non si è mai arrivati a capire come le tre orbite interagiscono tra di loro a causa della loro gravità. Fatto sta che ancora ora il problema risulta irrisolto).
Faccio un’altra precisazione, questa volta sulla comprensione dell’incipit: si parte da un periodo piuttosto lontano dal nostro, soprattutto di clima politico e culturale che si vive, e sto parlando della Cina nel periodo di Rivoluzione Culturale. Per chi non fosse ferrato in questo tema, suggerisco di ricercare qualche nozione in rete o sui libri di storia, per comprendere appieno che clima c’era in questo grande paese e quanto le dottrine del Libro Rosso di Mao hanno impattato sulla vita di tutti i cinesi.
Il libro è formato da almeno un paio di parti molto diverse tra loro, che in alcuni punti non si uniformano, dando vita a un romanzo non molto originale, anche se intrigante.
Nella prima parte ci si ritrova nella surreale situazione della Cina degli anni sessanta, con le Guardie Rosse che si accaniscono su moltissimi intellettuali, soprattutto sul padre della protagonista, un professore universitario, docente di fisica, che impavidamente affronta i suoi accusatori, con una calma e un orgoglio che ci colpisce moltissimo, anche se perde la vita a causa delle ferite inferte da una guardia particolarmente invasata.
Ye, la figlia, assiste alle torture, ma viene dissuasa dall’intervenire. Verrà poi deportata in un campo di lavoro a disboscare alcune regioni inaccessibili e, in seguito a vicende non chiarite, verrà accusata di essere una sovversiva a sua volta. Quando sembra che sia destinata alla stessa dolorosa sorte del padre, intervengono forze esterne, che la conducono in un misterioso luogo, dove in cima alla collina, c’è un’antenna enorme e terrorizzante, che crea non pochi misteriosi fenomeni.
A questo punto si sono lette circa duecento pagine e si arriva a una seconda parte, circa quarant’anni dopo, dove un altro scienziato, Wang, esperto in nano-materiali, viene inserito in un team in cui ci sono agenti CIA e FBI, per studiare un gruppo di scienziati, al cui interno si sono manifestati molti comportamenti devianti che hanno condotto alcuni membri al suicidio. Durante le sue ricerche Wang si imbatte in Ye, che, con degli occhiali speciali e una tuta, è intenta a studiare un gioco virtuale, ‘Three body’, nel quale si ritrovano personaggi particolari che fanno capo a un altro pianeta, imprigionato in un sistema planetario di tre soli, i Trisolariani.
Qui ritroviamo una civiltà che è destinata a continue estinzioni, perché il pianeta, dipendendo dai diversi soli, costringe i suoi abitanti a idratarsi e de-idratarsi, per poter sopravvivere, in quanto non si hanno calcoli precisi dello spostamento dei corpi celesti e quindi sono imprigionati in un oscuro futuro.
A questo punto la trama diventa un po’ ingarbugliata, perché si assiste a dialoghi abbastanza tecnici su come si potrà passare da un’era all’altra, senza danni per gli abitanti del pianeta.
In un passo, si cerca di spiegare il complicato passaggio:
“I tre soldati costituiscono una componente informatica. Si tratta di un tipo di porta, esattamente di una porta AND.” Von Neumann fece una pausa per lasciare che l’imperatore digerisse l’informazione.
Qin Shi Huang rispose impassibile, “Non mi dice niente. Continua.”
Von Neumann si rivolse nuovamente ai tre soldati. “Formiamo un altro componente. Sì, tu Output: se vedi Input 1 o Input 2 che sollevano una bandiera nera, tu solleverai la bandiera nera. Attenzione, le situazioni in cui questo dovrà succedere possono essere soltanto tre: nel caso di nero-nero, bianco-nero, nero-bianco. Solo quando è bianco-bianco, devi alzare la bandiera bianca. Hai capito? Bravo ragazzo, sei proprio bravo. Tu sei la chiave del corretto funzionamento della porta. Se farete un buon lavoro l’imperatore vi ricompenserà! È ora di cominciare. Sollevare! Bene, sollevare di nuovo! Sollevare di nuovo! Perfetto. Vostra Imperiale Maestà, questo componente è chiamato porta OR.”
Da questo punto in poi, più che una lettura, diventa una raccolta di citazioni scientifiche (o presunte tali) perché alla fine non si ritrova una vera spiegazione, né un motivo per cui è stato fatto un determinato dialogo.
Inoltre, anche quando si affronta il problema dei Tre corpi, si parla di alta matematica e quindi ci si perde in un universo che un lettore, se non preparato o ricco di informazioni proprie, non riesce più a seguire.
Anche sul finale, su cui avevo riposto molte speranze, non me la sento di confortarvi, perché purtroppo non c’è il finale!
Ci sono una serie di aspettative, una sorta di messaggio, che – almeno penso – dovrebbe essere spiegato nel prossimo volume.
Tutto sommato, una trama intricata, nella prima parte, che si sviluppa in un crescendo di mistero e sensazioni. I personaggi sono carismatici, anche se il linguaggio, il confronto è più fatto da brevi monologhi che di dialoghi veri e propri, tratti forse proprio dalla cultura cinese che poco ci appartiene.
Un po’ debole e monocorde la seconda parte, farcita di dati incomprensibili ai poveri lettori, ma che lascia comunque una domanda sospesa e una curiosità atavica in tutti noi: la razza umana merita di sopravvivere?
Lo vedremo presto!
Buona lettura!