Recensione “Profezia Vaticana” di Josè Rodrigues Dos Santos
Un commando di uomini dello Stato Islamico entra clandestinamente in Vaticano e il papa scompare nel nulla. Qualche ora più tardi comincia a circolare su internet un video nel quale i terroristi mostrano il prigioniero facendo un annuncio sconvolgente: il papa sarà decapitato a mezzanotte in diretta mondiale.
Parte un angoscioso conto alla rovescia, mentre si scatena il caos. Milioni di persone si riversano in strada, le tensioni tra cristiani e musulmani aumentano sensibilmente e alcuni Paesi arrivano addirittura a prepararsi per una guerra imminente.
Tomás Noronha, che sta lavorando ai suoi studi nelle catacombe di San Pietro, viene immediatamente coinvolto nelle indagini per scoprire il luogo in cui è nascosto il papa e si imbatte in un nome enigmatico: Omissis. Che cosa significa?
Seguire questa traccia è l’unica speranza di trovare il pontefice prima che si scateni una crisi globale, ma addentrarsi tra le spire di un segreto così oscuro potrebbe richiedere un prezzo altissimo…
Tomas Noronha ha appena fatto una scoperta importantissima nelle catacombe capitoline, quando viene convocato addirittura dal Santo Padre.
Il Papa ricorda le brillanti doti investigative del professore portoghese e gli affida il delicatissimo compito di capire chi e come, si sia introdotto abusivamente negli uffici del Palazzo delle Congregazioni allo scopo di derubarne le casse.
Ciò che il Sommo Pontefice teme è che il furto possa essere collegato alla profezia di Malachia e a quella di Fatima, che lo vedrebbero ultimo Papa della storia vaticana.
Accanto a Tomas, persegue l’indagine anche Catherine, un’esperta di economia francese.
Poco dopo però le cose precipitano perché viene rapito il Papa, apparentemente per mano di integralisti islamici che, in un comunicato video, minacciano di decapitare il Vicario di Cristo se tutto il mondo non si convertirà all’Islam.
Nei tumulti che la notizia crea in tutto il mondo, Tomas e Catherine si lanciano in una corsa contro il tempo il cui scopo è quello di salvare il Santo Padre.
Ci riusciranno? Di sicuro scopriranno che nelle stanze vaticane nulla è come appare.
Devo dire che questo libro mi è piaciuto molto, anche se mi ha costretta a studiare parecchio perché gran parte del romanzo verte sugli scandali più epocali della storia recentissima della Chiesa, roba da far sembrare Rodrigo Borgia un timido scolaretto ma, dal momento che molti di questi avvennero prima della mia nascita, ammetto di esserne stata totalmente all’oscuro e ho voluto documentarmi prima di parlarvi di questo libro. Questi eventi immorali, sono tanto gravi da avermi indotta a credere che fossero un parto della mente dell’autore mentre invece, benché lui ne dia la versione più oscura, hanno comunque una solida base di realtà: il Banco Ambrosiano, la collusione dello IOR con mafia e massoneria, misteriosi omicidi e la stessa morte di Papa Giovanni Paolo I, sono solo alcuni degli eventi riportati.
Il romanzo, sebbene ricco di particolari “storici” sul funzionamento della legge e della finanza entro le mura leonine, mantiene un ritmo serrato ed è di piacevole lettura. Mi sento di sconsigliarlo soltanto a quei lettori, ferventi cattolici, che potrebbero restare turbati da una versione così cruda degli eventi del papato e da una descrizione tutt’altro che lusinghiera di un Papa amato come Karol Woytila.
A tutti gli altri, buona lettura!