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Recensione: “Quando accadrà dillo alle api” di Diana Gabaldon- Outlander Series#16-

Titolo: Quando accadrà dillo alle api

Autore: Diana Gabaldon

Genere: Romance storico

Serie: Outlander

Editore: Mondadori

Data di uscita: 30 Agosto 2022

1.Outlander, New York, Bantam Dell, 1991.
La straniera, Milano, Corbaccio, 2003.
2.Dragonfly in Amber, New York, Dell Publishing, 1992.
L’amuleto d’ambra, Milano, Corbaccio, 2004.
Il ritorno, Milano, Corbaccio, 2004. .
3.Voyager, New York, Dell Publishing, 1994.
Il cerchio di pietre, Milano, Corbaccio, 2005.
La collina delle fate, Milano, Corbaccio, 2005.
4. Drums of Autumn, New York, Delacorte Press, 1996.
Tamburi d’autunno, Milano, Corbaccio, 2006.
Passione oltre il tempo, Milano, Corbaccio, 2006.
5.The Fiery Cross, New York, Delacorte Press, 2001.
La croce di fuoco, Milano, Corbaccio, 2007.
Vessilli di guerra, Milano, Corbaccio, 2007.
6.A Breath of Snow and Ashes, New York, Delacorte Press, 2005.
Nevi infuocate, Milano, Corbaccio, 2008.
Cannoni per la libertà, Milano, Corbaccio, 2008.
7.An Echo in the Bone, New York, Delacorte Press, 2009.
Destini incrociati, Milano, Corbaccio, 2010.
Il prezzo della vittoria, Milano, Corbaccio, 2010.
8.Written in My Own Heart’s Blood, New York, Delacorte Press, 2014.
Legami di sangue, Milano, Corbaccio, 2015.
Prigioniero di nessuno, Milano, Corbaccio, 2015.
9.Go Tell the Bees That I Am Gone, 2021.
Quando accadrà dillo alle api 2022

 

1779.

Claire e Jamie sono finalmente riusciti a ritrovarsi e ora vivono con la figlia Brianna, suo marito Roger e i loro bambini a Fraser’s Ridge. Avere tutta la famiglia riunita è un sogno che i Fraser avevano sempre ritenuto irrealizzabile. Ma in North Carolina si sentono risuonare i tamburi di guerra. Le tensioni sono sempre più feroci; Jamie sa che tra i suoi coloni ci sono divisioni, ed è solo questione di tempo prima che la loro serenità ne venga intaccata. Anche Brianna e Roger hanno di che preoccuparsi: la loro fuga dal Ventesimo secolo potrebbe non essere stata senza conseguenze, e non sono certi di avere compiuto la scelta giusta per la loro famiglia… Non molto lontano, il giovane William Ransom sta ancora facendo i conti con la scoperta della vera identità di suo padre – e, di conseguenza, anche della sua. E lo stesso Lord John Grey deve affrontare riconciliazioni e pericoli… per il figlio e per se stesso. Nel frattempo, le colonie del Sud si infiammano e la Rivoluzione si avvicina a Fraser’s Ridge. E Claire non può fare a meno di chiedersi quanto del sangue che sarà versato apparterrà a coloro che ama…

 

 

“Nessun uomo è proprietario della propria vita. Una parte di te è sempre nelle mani di qualcun altro. Puoi soltanto sperare che le mani siano soprattutto quelle di Dio.”

(Tratto dal libro)

Dopo sette anni, Diana Gabaldon ci regala il nono e penultimo libro della serie Outlander, un successo che ha ispirato anche la serie TV su netflix, trovando molto consenso di pubblico.

Io personalmente lo attendevo con trepidazione e a conclusione della lettura confermo il mio giudizio sull’autrice che ammiro moltissimo per lo stile di scrittura accurato e l’originalità unica che la contraddistingue.

L’incipit ci riporta dove ci eravamo lasciati, a Fraser’s Ridge, e non preoccupatevi se non ricordate i dettagli, i nomi del protagonisti secondari e tutta la compagnia di personaggi che hanno accompagnato i nostri beniamini, perché sarà premura della Gabaldon ricordare chi sono attraverso piccoli frammenti di ricordi che tramite i discorsi ricompongono il tutto.

Se vi state chiedendo se il rapporto fra Jamie e Claire è sempre passionale dopo tanto tempo e “spazio di tempo” allora vuol dire che non avete fiducia nella coppia collaudata da mille peripezie!

In realtà l’attenzione dell’autrice  è più concentrata su tutta la grande famiglia dei Fraser, cosicché le varie situazioni e le dinamiche fra i vari protagonisti si susseguono nei vari capitoli catapultandoci da un luogo all’altro via via.

Questo libro è un po’ diverso dagli altri, si respira un’aria nuova e gli accadimenti storici riguardanti la Guerra d’indipendenza americana, danno un sapore più palpabile alla vicenda, forse perché questa parte della storia è più conosciuta al pubblico.

La sensazione alla fine è quella di essere arrivati al capolinea, una sorta di ricomposizione dei tasselli mancanti ma con ancora sempre tanto da aggiungere e la solita e infinita aspettativa per il finale agognato.

Non vi svelerò nulla perché non mi sembra corretto, ma vi dirò chi ha catturato tutta la mia attenzione. Il podio indiscusso è quello della progenie dei Fraser, i fratellastri Bree e William degni figli dei loro genitori. Il ragazzo è in pole position per fascino e caparbietà, un personaggio cresciuto nelle mani della Gabaldon e capace di far palpitare il cuore come suo padre. Mentre Bree è una guerriera, una donna forte e bellissima, capace di attirare l’attenzione e la simpatia di pubblico.

Il caro Roger si barcamena come meglio può ma il suo destino è prevedibile e condizionato dall’influenza del suo tutore e dagli eventi.

Ian e la moglie sono una coppia interessante e piena di sorprese, ma d’altronde i personaggi a cui la Gabaldon voleva dar credito erano già palpabili fin dai primi libri e così è stato.

L’inizio è più lento, quasi malinconico quando si fa riferimento a episodi passati. Fa piacere rivivere certe scene con dettagli inediti soprattutto perché introduce e ricostruisce la storia al lettore per poi esplodere in un tripudio di adrenalina e avventura, passione e violenza.

Dimenticavo il vecchio lord John Grey, alla fine sempre onnipresente, poliedrico e affascinante, un must irrinunciabile per la scrittrice e per i Fraser dopotutto.

Consigliatissimo, ma solo per i lettori che hanno letto i volumi precedenti.

 

 

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