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Recensione: ”Quando l’amore chiama, io non rispondo” di Anna Zarlenga

Titolo: Quando l’amore chiama,io non rispondo
Autore: Anna Zarlenga
Editore: Newton Compton Editori
Genere: Romance
Pagine: n°288
Prezzo Cartaceo: € 9,40
Prezzo Ebook: € 4,99
Asin:B0856WNG78

Data di pubblicazione: il 28 Maggio 2020

Dall’autrice del bestseller Spiacente, non sei il mio tipo
Aida è un’idealista nata e non ha paura di lottare per le cose in cui crede. Per questo ha deciso di difendere i diritti dei suoi colleghi accettando di diventare la rappresentante sindacale dell’azienda in cui lavora. Una mattina, mentre sta correndo per non arrivare tardi al lavoro, una distrazione la fa scivolare e cadere. E proprio mentre tenta di alzarsi un affascinante sconosciuto appare al suo fianco per soccorrerla. Anche se non è disposta ad ammetterlo, Aida sente che quell’incontro ha lasciato in lei un segno… Peccato che, proprio durante la riunione, le venga presentato il nuovo responsabile delle risorse umane, che Aida aveva promesso di contrastare con tutte le forze: si chiama Dennis Castelli ed è la persona che l’ha soccorsa solo pochi minuti prima. Decisa a non ascoltare il proprio cuore, Aida si impegna nella sua battaglia, anche se l’atteggiamento di Dennis non fa che confonderla: cerca di prendersi gioco di lei o è possibile che abbia davvero a cuore gli interessi dei dipendenti? Tra pregiudizi, battibecchi, equivoci e codici di condotta autoimposti, Aida e Dennis dovranno trovare un accordo. Non solo per il bene dell’azienda, ma anche per il proprio cuore.
Lei lavora in un call center e diffida sempre dei suoi superiori.
Lui è il nuovo responsabile delle risorse umane.
E allora perché ne è così incredibilmente attratta?

I gruppi WhatsApp sono il male sceso in Terra. Lo so bene, ma non posso farne a meno, visto che dobbiamo sempre e comunque avere aggiornamenti. La notizia bomba è arrivata venerdì pomeriggio, ovviamente. L’azienda fa sempre arrivare le notizie bomba di venerdì, in modo da rovinarci il weekend. (Tratto dal libro)

Ciao a tutti, amanti della lettura!

Regola numero uno: mai storie d’amore al lavoro. Rischi di mandare all’aria l’amore o il lavoro. È stata la prima cosa che mi ha detto Ariel – che tutti prendevano in giro dicendogli che il suo nome sembrava quello di un Husky e lui se la rideva – quando mi fece da cicerone sul mio primo posto di lavoro.

L’importanza di non avere una relazione amorosa a lavoro è un principio imprescindibile su cui si basa anche la vita di Aida e Dennis, protagonisti di Quando l’amore chiama, io non rispondo.

L’osso duro è soprattutto Aida, operatrice di Call Center presso la società Hello Inspiration, addetta all’assistenza agli utenti che aprono reclami sulle bollette del gas, e rappresentante sindacale dei lavoratori. Aida in ufficio ha la precisione di un cecchino ed è il terrore dei piani alti con la sua conoscenza di ogni cavillo riguardante il capitolato del lavoro. Beh, diciamo che la sua precisione si ferma a questo perché sulla sua scrivania sembra sia esplosa una cassa di C4, eppure ciò non le impedisce di trovare tutte le pratiche su cui è richiesta la sua attenzione e di svolgere il suo lavoro in modo egregio, nonostante l’astio dei capi, iniziando da Margherita, sua team leader.

La donna è acida e invidiosa; quando ero una pischella, mia madre soleva raccontarmi che i maschietti nascevano sotto i cavoli e le femminucce sotto le rose. Ecco, probabilmente Margherita è nata sotto un cactus; dotata di lingua biforcuta e zanne velenifere così potenti da far apparire un cobra indiano come un serpentello di silicone, di quelli che si usano a Halloween per spaventare i tignosi che non ti danno il dolcetto.

Non illudiamoci! Aida non è certo un fiore delicato, anzi è perfettamente in grado di parare gli attacchi di quella serpe. Purtroppo il suo ruolo di sindacalista la rende invisa anche all’amministratore delegato, che la considera una megera. E si sa, quando tutti i tuoi superiori ti trattano come una pezza da piedi, nonostante i tuoi sforzi, non ti resta che alzare il mento e passare oltre perché anche solo difendersi rispondendo per le rime rischia di diventare un richiamo formale, con tanto di nota di biasimo sulla scheda personale.

Unica via di fuga da una vita lavorativa fatta di frustrazione è l’immancabile aperitivo del lunedì con Valeria, amica di Aida da molto tempo e sua collega a lavoro ma impiegata in un altro ufficio. Se nella professione Aida è rigida come il gelo siberiano, nella vita privata è uno tsunami e non solo perché il suo micro appartamento sembra sia stato colpito da un tifone, tanto è disordinato. La ragazza è una pazza scatenata, le piace sbevacchiare e l’alcol le scioglie la lingua e fa emergere il suo focoso carattere napoletano. Purtroppo slega anche la sua ugola per nulla d’oro dal senso del decoro e le sue entusiastiche interpretazioni al Karaoke hanno solo l’effetto di sfondare i timpani ai malcapitati di turno, condannati ad assistere impotenti alla distruzione di anni di buona musica.

Ciò che Aida ancora non sa è che il vento del cambiamento sta per portare nuovi usi e costumi nella società; dalla sede di Brescia sta per arrivare un nuovo capo del personale, ergo un nuovo nemico che Aida e i suoi colleghi non vedono l’ora di distruggere e rispedire al Nord per direttissima.

Il destino, che è un bastardello in combutta con Saturno, ha pensato bene di sconvolgere le carte in tavola alla nostra amica. Se regnasse la giustizia, il nuovo responsabile sarebbe una strega con la faccia consunta dalle rughe e dalla cattiveria o un vecchio scarpone bavoso con un’insegna lampeggiante sulla fronte che dice: “Pervertito!”

E invece no… da Brescia pensano bene di mandare il Dottor Dennis Castelli: giovane, vestito all’ultima moda, motociclista e… figo da paura!

Il nuovo capo del personale è nato al nord, ma ha Napoli nel cuore, quindi accetta con grande entusiasmo il nuovo posto. Dennis è solare, ha una stimata carriera alle spalle come innovatore ed è convinto di poter risollevare anche le sorti della sede napoletana. Peccato che sulla sua strada troverà Aida che metterà a dura prova la sua buona volontà e proverà a boicottarlo in tutti i modi.

Questo romanzo è una ventata d’aria fresca! Una storia tutta da ridere dalla prima all’ultima pagina, e l’ho divorata in neanche un paio d’ore. L’incontro-scontro tra i nostri protagonisti crea dei meravigliosi teatrini, complici anche i personaggi di contorno che aggiungono un bel po’ di peperoncino. Ho adorato Salvatore – cugino invadente ma molto perspicace di Dennis – e la loro nonna – che perseguita tutti a colpi di parmigiana di melanzane e carboidrati. Volete provare un’esperienza extra corporea? Andate a mangiare dalla nonna a Napoli.

Dennis ha un’incrollabile fiducia in se stesso e cerca sempre di allungare una mano amica verso Aida che però la morde come un cagnaccio affetto da rabbia. La ragazza è prevenuta verso tutti a causa delle reiterate delusioni ricevute in passato e si trincera nella sua convinzione che superiori e sottoposti, non solo non possano, ma non debbano collaborare. Sono nemici naturali, come un coyote e un cervo.

Pur comprendendo il punto di vista di Aida e la sua frustrazione, ci sono stati dei momenti in cui mi sono detta: “Mamma mia, se continua così, s’inacidirà come Margherita”.

Durante la lettura aleggia sempre sulle nostre teste la nuvoletta del dubbio. Riusciranno o no i nostri eroi a trovare un punto d’incontro? La spasmodica necessità di scoprire come andrà a finire tiene incollati fino all’ultima riga.

Sono stata proprio contenta di aver scelto questo libro. Anna Zarlenga ci accompagna con una scrittura semplice ma stilisticamente appetibile, in una dimensione, dove impariamo un po’ di sana autoironia, pur non dimenticando le oggettive difficoltà di quella giungla che è il mondo del lavoro.

Buona lettura

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