Recensione: Quando sei tra i corvi di Veronica Roth
Serie: Curse Bearer #1

Serie: Curse Bearer #1
Autrice: Veronica Roth
Genere: Fantasy
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione:21 gennaio 2025
La serie Curse Bearer è composta da:
- Quando sei tra i corvi vol.1
Il dolore è la vocazione di Dymitr. La sua famiglia appartiene a un’antica stirpe di cavalieri che sacrificano la propria anima per poter uccidere i mostri che popolano il mondo. Ora è chiamato a un’altra missione, più rischiosa, forse mortale: trovare la leggendaria Baba Jaga. Ma per riuscirci sarà costretto a stringere un’alleanza proprio con una delle creature che ha giurato di cacciare. Il dolore è l’eredità di Ala, una zmora abituata a cibarsi della paura degli umani. Ormai non le resta altro che arrendersi alla maledizione che l’ha colpita anni prima e che, insinuandosi nelle sue giornate, le sta rubando la vita, attimo dopo attimo. Quando Dymitr le offre una cura in cambio del suo aiuto, non ha molta scelta né molto da perdere. Insieme, costretti a una corsa contro il tempo, dovranno affrontare un mondo sotterraneo insidioso. Eppure saranno i segreti di Dymitr – e le sue vere motivazioni – ciò che potrebbe davvero mettere a rischio la loro missione. E la loro vita. Con Quando sei tra i corvi, Veronica Roth costruisce una storia sorprendente e che scorre rapida, attingendo al generoso bacino del folklore slavo. Una storia che fa perno su una domanda fondamentale: è possibile per noi trovare redenzione ed espiazione abbracciando proprio ciò che più temiamo?
Quando sei tra i corvi di Veronica Roth è una di quelle letture che non riesci a mollare. In formato novella, poco più di cento pagine, l’autrice riesce a costruire una storia che affonda le radici nel folklore slavo e la proietta nel cuore pulsante di Chicago. È la combo perfetta tra il magico e il quotidiano, con un’ambientazione che sembra avere vita propria.
La città non è solo uno sfondo, ma un vero e proprio personaggio, vivo, misterioso, che cela nel suo cuore ombre soprannaturali.
I protagonisti, Dymitr, Ala e Niko, sono fra le cose che rendono questa storia così speciale.
Dymitr è un cacciatore tormentato dal suo passato, alla ricerca di una redenzione che sembra sempre sfuggirgli. Gli altri due, Ala e Niko, sono misteriosi e avvolti nel proprio dolore e nei propri segreti, ma non c’è mai forzatura nel modo in cui Roth li sviluppa.
Ognuno di loro ha una profondità che ti fa affezionare fin dalle prime righe, e l’autrice riesce a bilanciare il lato più oscuro delle loro missioni con attimi di tenerezza che rendono la storia ancora più coinvolgente.
In particolare, la relazione fra Dymitr e Niko è un elemento che mi ha davvero colpito. Non è mai invadente, non sovrasta la trama principale, ma aggiunge una sfumatura romantica che rende il tutto ancora più umano e vero. È il tipo di connessione che cresce lentamente, senza forzature, ma che ti fa desiderare di vedere dove andrà.
Uno degli aspetti che più mi ha affascinata è stato sicuramente il worldbuilding. La Roth attinge alla mitologia slava, ma lo fa con una tale maestria che le creature che popolano il suo mondo, come le zmory e gli strzygoń, non sembrano mai fuori posto. Il soprannaturale è parte integrante della storia, ma mai invasivo. La magia non è solo qualcosa di affascinante e misterioso, è anche un modo per esplorare temi più profondi come l’immigrazione, l’identità culturale e la colpa religiosa. Un contrasto che crea un senso di realismo in questo mondo fantastico, come se queste creature e storie appartenessero davvero a una cultura concreta.
La scrittura di Veronica Roth è scorrevole e la sua capacità di trasportarti in un mondo dove i confini tra il reale e il magico sono sottilissimi è incredibile. “Quando sei tra i corvi” è una lettura che ti prende e ti lascia con una sensazione di completa soddisfazione, nonostante la sua brevità.
Se siete amanti delle storie che mescolano folklore, introspezione e un pizzico di romance, vi consiglio vivamente questa novella. È una storia che vi accompagnerà, e che spero possa avere un seguito – Spoiler: ce lo avrà! -, perché non sono ancora pronta a dire addio a Dymitr, Niko, e le affascinanti atmosfere che la Roth ha saputo creare.